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BARDI CHIUDE LE SCUOLE SUPERIORI E RIAPRE I CENTRI COMMERCIALI

Bardi emana una nuova ordinanza che annulla la precedente. Una scelta politica che accontenta Cariello che subito gongola

A partire dal 2 novembre solo didattica a distanza per le scuole superiori della Basilicata. È una delle disposizioni contenute nell’ordinanza numero 40 firmata dal presidente della Regione, Vito Bardi, allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus Covid-19, sull’intero territorio regionale. Non solo. Con l’aumento dei contagi il presidente aumenta le restrizioni come la chiusura alla visite nelle Case di riposo e negli ospedali. E ancor,a sono sospese le attività di palestre, piscine, centri natatori, centri benessere, strutture termali (fatta eccezione per quelle che erogano prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza o per quelli con presidio sanitario obbligatorio), centri culturali, centri sociali, centri e circoli ricreativi. E così via. Una serie di restrizioni necessarie le ha definite il governatore per prevenire nuovi contagi. Quello che inoltre viene indicato nella nuova ordinanza è che: dal tenore letterale del comma 2 dell’articolo 2 questa ordinanza (la numero 40) sostituisce la precedente (la numero 39).

Che fine fanno le chiusure nei fine settimana di tutti i centri commerciali? Nel lungo elenco delle attività sospese o ridotte che Bardi indica nella nuova ordinanza è sparito qualsiasi riferimento alle chiusure nei fine settimana dei centri commerciali che, invece, aveva inserito nella ordinanza precedente. Errore e altro? Per una persona attenta come Bardi viene difficile pensare all’errore. Infatti la scelta del presidente di annullare tutte le restrizioni sui centri commerciali è stata non di buon senso ma politica. Il governatore avrebbe così voluto “accontentare” il consigliere regionale della Lega Pasquale Cariello.

Il leghista da tempo nelle grazie del presidente è stato infatti uno dei primi a criticare in modo duro la scelta del presidente di chiudere i centri commerciali. L’assenza in questa nuova ordinanza di prolungare le restrizioni a queste attività sembra essere più che altro il frutto di una mediazione politica.

A darne conferma lo stesso Cariello che suvito dopo la pubblicazione della nuova ordinanza via social si intesta la vottoria: «Domani e domencia saranno aperti i negozi dei centri commerciali rispettando le norme previste per tutte le attività commerciali».

Un messaggio quello di Cariello che non lascia scampo agli equivoci: Bardi ha scelto di mettere fine al lungo braccio di ferro con i membri della maggioranza. Eppure la scelta sembra essere un paradosso. L’ordinanza dispone misure per l’accesso di parenti e visitatori alle strutture delle unità di offerta residenziali e di lunga degenza della rete territoriale, residenze sanitarie assistite, hospice, strutture riabilitative e residenziali per anziani, autosufficienti e non, stabilendo che è limitata ai soli casi indicati dalla direzione sanitaria. Vieta l’accesso ai familiari o ai visi tatori dei pazienti ricoverati in reparti delle strutture sanitarie regionali, salvo autorizzazione Stoppa anche le attività di sale giochi, sale slot, sale scommesse e sale bingo e le attività del gioco operato con dispositivi elettronici.

Chiude scuole, palestre e vieta numerose attività anche all’aperto per poi lasciare aperti i luoghi con maggiore possibilità di assembramento, secondo quanto scritto dagli uffici regionali.

Un dietrfront che con l’economia o con l’appello dei commercianti probabilmente ha poco a che fare e che speriamo non dia il via a nuovi focoali.

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