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EIPLI, CHI L’HA VISTO: CONCORSO DIRETTORE GENERALE, SCOPPIA IL CASO

All’Ente in liquidazione dal 2011, l’anomalia dei ritardi è la regolarità: il Commissario Guglielmetti impantanato sulla nomina

Iter burocratico-procedurale per il conferimento incarico di Direttore generale: all’Ente per lo sviluppo dell’irrigazione nella Puglia, Basilicata e Irpinia (Eipli) si sonnecchia. Se il Commissario straordinario Antonella Guglielmetti, che come si evince dagli atti che digitalmente firma da Domodossola, la città dello spelling, gestisce dal Piemonte un Ente del Sud con sede a Bari, fosse una studentessa, si potrebbe ricorrere al più classico dei giudizi scolastici: “può, ma non si applica”. Sarà che all’Eipli l’anomalia dei tempi dilatati è normale prassi amministrativa: l’Ente è commissariato dal 1979 e dal 2011 è stato soppresso e posto in liquidazione. Il caso Dg, tuttavia, seppur considerando lo sfondo contestuale della vicenda, rappresenta ugualmente una incognita che non mostra razionali giustificazioni. A maggior ragione che la questione si innesta, dato la status di naturale prosecuzione, su un’ulteriore circostanza per mesi uno dei vulnus dell’Eipli: quella del Dg sine die, tra l’altro contrattualmente regolarizzato con valenza retroattiva una notte, erano le ore 22 e 55minuti e 3 secondi, dello scorso aprile. Ad ogni modo, nonostante avesse ricevuto l’ultronea proroga dal Commissario Guglielmetti, a fine giugno, l’ex Dg Nicola Pugliese si è dimesso. Così, finalmente, quel «nelle more» dell’indizione dell’Avviso pubblico che ha plurime volte giustificato le proroghe per Pugliese, si è concretizzato. Dall’indizione della selezione, però, sono ormai trascorsi quasi 3 mesi e della nomina del nuovo Dg non c’è ancora traccia. Né all’Eipli, né a Domodossola. Come da informazione del Ministero dell’Agricoltura, che controlla l’Eipli, il termine «perentorio», e non ordinario, per la presentazione della domanda era il 30 luglio scorso. La selezione, per la cronaca, è per titoli e colloquio. Il primo grande ritardo ha iniziato ad accumularsi con la tardiva nomina della Commissione di valutazione. Guglielmetti “può, ma non si applica”, ha seguito quanto stabilito e così ha proceduto ai dettagli chiedendo alla Presidenza del Consiglio della Corte dei Conti la nomina di un Magistrato per la funzione di Presidente della Commissione e via discorrendo. Il relativo decreto, con i nominativi dei componenti, Guglielmetti lo ha firmato, rigorosamente da Domossola, questa volta dopo pranzo alle 13 e 53, soltanto il 18 settembre. Ieri, invece, alla sede di viale Japigia a Bari, l’insediamento e le attività propedeutiche alla selezione. Se l’ex Dg era sine die, anche il facente funzioni «una tantum», nominato il 1° luglio, ha iniziato ad incassare la prima proroga. Pugliese era stato nominato nel 2015 con successiva approvazione dello schema di contratto individuale di lavoro, per un anno, nel febbraio del 2016, ed è stato poi confermato anche nel 2017 e pure nel 2018, nelle more di una «eventuale procedura di selezione pubblica». Poi l’ultima proroga fino al 30 giugno scorso e il rifiuto dell’ennesima deroga, «per ragioni di carattere personale». Al suo posto la facente funzioni Franca Favia per la quale, coerentemente, in linea teorica, in quanto all’Eipli accade sovente il contrario, con i tempi dell’Avviso pubblico, il Commissario Guglielmetti aveva disposto che la durata dell’incarico non avrebbe potuto «superare la data del 30 settembre 2020». Guglielmetti, però, “può, ma non si applica”, così l’altro ieri ha decretato di «prorogare la nomina», nelle more, ormai famose, «dello svolgimento della procedura ad evidenza pubblica per la nuova figura di Direttore Generale». A questo giro, nessun limite temporale. Dati i tempi, il mandato del Commissario scade dicembre prossimo, lo stesso ha precisato che se entro la fine dell’anno in corso ci sarà il nuovo Dg è bene, altrimenti comunque Franca Flavia decadrà dalla carica di facente funzioni alla «scadenza naturale dell’attuale mandato commissariale». Di ritardo in ritardo, anche la proroga alla Dg f.f. contiene una “chicca”. Il tema, in questo caso, è il «trattamento economico». Il 17 luglio, il Responsabile del trattamento economico trasmetteva al Commissario dell’Eipli i conteggi relativi al «compenso differenziale spettanti alla stessa in ragione dell’incarico conferitole per la relativa approvazione», che in forza delle osservazioni del Collegio dei Revisori indicate nel verbale del 31 luglio scorso, Guglielmetti, dopo i chiarimenti, trasmetteva, a sua volta, «al fine di richiedere apposito parere di competenza in merito agli stessi». «Ad oggi», inteso come 30 settembre, due giorni fa, «non è ancora pervenuto il relativo parere richiesto». Ritardi, semplicemente, ritardi su ritardi. Ad ogni modo, la proroga del Dg facente funzioni, Guglielmetti l’ha firmata, sempre da Domodossola come la tradizione vuole, verso l’ora del tè: alle 16 e 23. Si è partiti dal fatto che dato che la soppressione dell’Eipli «comporta comunque la necessità di provvedere a garantire la piena funzionalità dei servizi dell’Ente», fino, per l’appunto, a soppressione realmente avvenuta, c’era dunque «la necessità di dover attivare con sollecitudine procedure ad evidenza pubblica tese ad individuare idoneo e qualificato professionista cui conferire l’incarico di Direttore generale». Ciò al fine di «assicurare lo svolgimento delle attività operative e per portare a completamento le attività di liquidazione dell’Ente». Sollecitudine, piena funzionalità, completamento del processo di liquidazione e via discorrendo: queste le indicazioni al 1° luglio. All’Eipli, dopo 3 mesi, del conferimento dell’incarico di Direttore generale non c’è traccia. Nè a Bari, nè tantomeno a Domodossola. E l’orario, fino a prova contraria, non centra.

Ferdinando Moliterni

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