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CHI È IL “VIAGGIATORE”? BARDI INDAGHI

Giallo sulle missioni “anomale” a Roma di un dipendente della Regione Basilicata: auto blu e rimborsi per incontri inesistenti

Missioni verso Roma autorizzate per partecipare a Conferenze Stato Regioni che non risultano essere avvenute, con spese lasciate comunque a carico dei contribuenti. È questo il nuovo giallo che imbarazza il governo Bardi. A sganciare la bomba, Controsenso. Un articolo che con dovizia di particolari riporta di ben due viaggi fatti a Roma da un dipendete della Regione Basilicata, lasciato volutamente anonimo e soprannominato dal giornalista il “viaggiatore”. I FATTI. Il viaggiatore si sarebbe fatto autorizzare nei primi mesi del 2020 due missioni nella Capitale per partecipare alla Conferenza Stato- Regioni (come riporterebbero le carte in possesso del giornalista) sennonché alcuni dati e informazioni non sembrano collimare come dovrebbero. Controsenso pur in possesso delle autorizzazioni (come specifica nell’articolo) presentate per chiedere l’utilizzo dell’auto blu per missioni lavorative con annesso rimborso spesa non fa nomi. Eppure, fornisce una serie di indizi che portano a comprendere come il soggetto in questione non è un dipendete di vecchia data della Regione Basilicata ma sarebbe entrato a far parte dell’Ente solo agli inizi del 2020. Fatto che si evincere da una serie di “errori” che il viaggiatore avrebbe cpmmesso nel comilare le autorizzazioni: in un documento come data era riportato un giono degli inizi del 2020, in un atro documento alla stessa data veniva invece indicato il 2019. Per poi essere cancellato a penna e riportato “correttamente” al 2020. L’indicazione del 2019 sarà stata una svista, sia per la cancellazione dell’errore e l’indicazione successiva della data corretta che per il fatto che lo stesso viaggiatore (come sottolineato da Controsenso) nel 2019 in quel particolare mese non risulta in servio presso la Regione Basilicata. Non solo. Si comprende bene come nessuno abbia mai realmente controllato i motivi di viaggio del dipendente in questione. Nella prima trasferta il viaggiatore avrebbe sì partecipato a una Conferenza Stato- Regioni ma nonostante la stessa fosse fissata per le 17 e 30 (con una durata di circa due ore) ha pensato bene di ritirarsi il giorno successivo alle 15 e 30. Un viaggio durato 24 ore per una rappresentanza istituzionale di sole due ore. Per la seconda trasferta, invece, il giallo si infittisce. In quanto alla data indicata dal viaggiatore sempre con oggetto la Conferenza Stato Regioni non risulterebbe nessun tipo di riunione di questo tipo nella Capitale. Eppure si fa assegna re un auto blu, con autista e permesso Ztl per il Centro di Roma e parte alle 7 per ritornare alle 19 e 30 del giorno stesso. LE DOMANDE. Un giallo che solleva molteplici domande: chi è il viaggiatore? Come mai Controsenso pur in possesso delle carte non fa il nome? Cosa c’è di grosso che bolle dietro questa vicenda? Perché se è vera, il presidente della Regione Bardi deve indagare, approfondire e riferire ai lucani prendendo le consequenziali decisioni su questo personaggio. Anche perché dall’articolo, pur non essendoci il nome, si capisce che è una persona che lavora da poco in Regione e nominata da questa nuova governace regionale.

 

 

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