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PADULA: “NON MI DIMETTO”

Comune di Potenza: la sfiducia di IDeA contro l’assessora si allarga ma lei contrattacca

Le fiamme ideologiche che “bruciano” all’interno del Consiglio Comunale dopo la questione legge Zan e le “intemperanze” fuoriuscite dal successivo dibattito, continuano ad ardere vigorosamente: ieri, oltre alla citata questione, ha tenuto banco anche l’attuale situazione relativa all’assessore Marika Padula, da tempo sfiduciata apertamente dal gruppo consiliare del suo partito, Idea. Nell’edizione di ieri, vi avevamo parlato della situazione “dietro le quinte” fatta, secondo le indiscrezioni, da un vero e proprio confronto durissimo tra le parti, all’apparenza, inconciliabili. Ma ieri, la situazione seppur sulla carta immutata, è divenuta più chiara: l’assessore Padula, infatti, ha discusso con Cronache proprio delle motivazioni che si nascondono, secondo l’esponente della Giunta, dietro i ripetuti attacchi dei membri del partito che anche ieri, attraverso le parole del senatore Quagliariello e del consigliere comunale Di Giuseppe, hanno rinfocolato la polemica.

LA VERITÀ DI PADULA

 L’assessore Padula, ascoltata ieri dalla nostra redazione, ha esternato la sua verità sulla lunga diatriba. L’assessore ha dapprima sottolineato la sua assenza durante l’infuocato consiglio comunale di ieri che, seppur dietro le quinte, si lega a doppio filo con la questione inerente gli screzi tra l’esponente di Giunta e il gruppo consiliare di Idea: «Durante una sospensione del consiglio – ha dichiarato Padula – in una riunione di maggioranza, il gruppo consiliare di Idea, ovverro i consiglieri Di Giuseppe, Beneventi e Rotunno, hanno chiesto al sindaco di estromettermi dalla seduta. Il motivo è che erano infastiditi dalla mia presenza e in modo indiretto, avevano fatto intendere che se non mi avessero allontanato, loro non avrebbero supportato l’attività della maggioranza in Consiglio, abbandonando l’aula. Al che, per senso di responsabilità, ho deciso di abbandonare l’aula per non mettere in difficoltà nessuno: ed è per questo il motivo della mia assenza nel dibattito sulla mozione Zan. In altra situazione – ha dichiarato la Padula – fossi stata in aula avrei subito risposto a Napoli direttamente». Sulla questione delle dimissioni chieste da Idea, la Padula a Cronache Lucane «smentisce tutto»: «Da parte mia, non arriveranno mai le dimissioni perché reputo strumentale tutto quello che si sta facendo sulla mia persona. Il gruppo consiliare di Idea sta agendo in questo modo per una questione di regolamento di conti interno. Il loro intento è sfilare la poltrona e prenderne possesso, ed è di chiara lettura all’intera cittadinanza. Loro stanno facendo leva sul sindaco affinché possa revocarmi l’incarico: se fosse davvero un problema etico e morale relativo al caso Bonus Covid, il gruppo consiliare di Idea punterebbe il dito contro tutti coloro che ne hanno usufruito. Invece, l’attacco è di natura personale». «Io posso anche ammettere, col senno di poi, di aver commesso un atto di leggerezza, ma pensare che io sia l’unico e solo caso ad esser costretta ad abbandonare il ruolo istituzionale che rivesto per la questione relativa al Bonus Covid, ebbene, qualcosa non torna. A fare richiesta ci sono state anche altre persone, ma su di loro nulla si è detto: perciò, ancora una volta, i consiglieri di Idea non stanno agendo in nome di un principio morale ed etico» ha concluso Padula.

IDEA «PADULA NON GODE DELLA NOSTA FIDUCIA»

A conclusione di un incontro alla presenza dei massimi dirigenti di partito e rappresentanti istituzionali, ad iniziare dal Senatore Gaetano Quagliarello che si trovava a Matera per la campagna elettorale a sostegno del candidato sindaco Rocco Sassone e dal consigliere regionale Vincenzo Baldassarre, il partito Idea/cambiamo, attraverso un suo delegato nazionale, preso atto della posizione già assunta ed esplicitata dal gruppo consiliare, ha comunicato al sindaco Mario Guarente, che «l’assessore Marika Padula – hanno aggiunto da Idea – non gode più delle fiducia e del sostegno politico del partito e del gruppo consiliare. Siamo certi che l’assessora   Padula comprenderà che la politica è un percorso di crescita per se stessi e per i territori, ma essa non si esercita solo nelle istituzioni o attraverso ruoli di governo e di rappresentanza. Il valore e le capacità di tutti coloro che hanno deciso di spendersi per una nobile causa e per quella che è una missione come noi intendiamo la politica, possono essere esercitati in modi, forme e luoghi diversi dai palazzi del governo. Siamo altrettanto certi che la presenza di Idea all’interno della squadra di governo della città di Potenza, sarà rappresentata da una persona con capacità, esperienza e rettitudine. Confidiamo nel grande buon senso del Sindaco Mario Guarente, nei confronti del quale non abbiamo mai fatto mancare il totale sostegno politico e la nostra lealtà, nel comprendere il percorso di crescita e di evoluzione del nostro partito, attraverso il quale proveremo a migliorare e perfezionare anche l’azione di governo della nostra città!» ha concluso il senatore.

DI GIUSEPPE: «NON CI RAPPRESENTA POLITICAMENTE»

Durissimo intervento anche del consigliere comunale Di Giuseppe di Idea in relazione alla situazione. «Nell’ultimo consiglio comunale tenutosi ieri avevamo fortemente auspicato che l assessore Padula avrebbe colto l’occasione per formalizzare le proprie dimissioni, ma ancora una volta le nostre speranze sono state vanificate . Queste le parole del consigliere di idea al comune di Potenza Antonio Di Giuseppe. L’atteggiamento mostrato dall’assessore alle pari opportunità conferma quanto sia legata alla poltrona. Abbiamo più volte chiarito – ha dichairato il consigliere – che la stessa non ci rappresenta più politicamente ma nonostante ciò sembra che non si sia fatta scalfire dalle nostre parole, se con arroganza e presunzione continua, come se nulla fosse, a mantenere il suo ruolo istituzionale nonostante sia stata privata già da tempo del nostro sostegno. Un atteggiamento questo che ci ha visti costretti a decidere di non votare gli atti amministrativi presentati in consiglio ad eccezione di quelli politici come avvenuto per la mozione sul disegno di legge Zann ;questo non per esimerci dai nostri compiti e doveri, ma per voler dare un senso al nostro malcontento. La questione, spiega di Giuseppe, è stata infatti portata all’attenzione del primo cittadino e della stessa maggioranza ;nel corso di un incontro abbiamo sollevato i nostri malumori sul punto e manifestato la necessità, nostro malgrado, di “rinunciare” a fornire il nostro contributo politico e amministrativo se e fino a quando le cose non sarebbero cambiate». «Se ad oggi la situazione è ancora immutata è per colpa di chi non solo ricopre un incarico pur non avendo avuto il consenso dell’elettorato ma che , con supponenza , continua imperterrita a non rinunciarvi, pur sapendo, nascondendo la testa sotto la sabbia, che la sua nomina, a seguito di accordi, sarebbe stata a tempo. Elementi questi che avrebbero spinto chiunque con un briciolo di umiltà a fare un passo indietro non fosse altro nel rispetto di chi lavorando sul campo ha contribuito con i numeri a fare grande questa maggioranza di governo. Si vede che il nostro assessore è povera di principi e di morale se non ha riconoscenza verso chi al contrario ha fatto un passo di lato per consentirle di raggiungere questo incarico» ha concluso Di Giuseppe.

 

 

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