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CORLETO, DALLE ASSUNZIONI AGLI AFFIDAMENTI

Dopo i contratti a go go, i lavori del campo sportivo a una ditta del posto col ribasso dell’1,50%

Il nuovo fronte di quelle che hanno tutto l’aspetto delle classiche prebende da campagna elettorale, a Corleto Perticara dopo il caso dell’esercito di assunti, oltre 50, con funzioni di utilità sociale, per poche settimane, pagato, a distanza ravvicinata dal ritorno alle urne delle amministrative del 20-21 settembre, con i soldi delle royalties petrolifere, pare essere quello degli affidamenti diretti. Come quello in favore della ditta Idraulica Stoppelli Mario, che ha proprio a Corleto Perticara. Mentre l’attuale sindaco Antonio Massari è impegnato, alla ricerca di voti per la riconferma, a girare le vie del paese maggiormente interessato dall’attività estrattiva petrolifera della Total, e pertanto anche quello a cui vengono e verranno riconosciute le maggiori “royalties”, gli Uffici comunali continuano a elargire, senza sosta, denaro pubblico senza sosta a privati. A gennaio il decreto legge che attribuisce ai Comuni dei contribuiti, in base alla consistenza numerica della popolazione residente, per investimenti destinati ad opere pubbliche in materia di efficientamento energetico e sviluppo territoriale sostenibile per gli anni 2021 al 2024. Fino a 5mila abitanti, come Corleto Perticara, la misura del contributo assegnato è di 50mila euro. Il Comune, non casualmente, ha puntato sui lavori di sostituzione dell’impianto di climatizzazione invernale e produzione di Acs a servizio degli spogliatoi del campo sportivo Comunale e del Palazzo degli Uffici, «per gli scopi di cui alle assegnazioni ministeriali per l’importo complessivo di 49mila e 977 euro». Da questo punto in poi la linearità dell’iter si perde. C’è un fattore importante da considerare: per affidamenti di importo pari o superiore a 40mila euro e inferiore a 150mila euro, si può ricorrere alla procedura negoziata previa consultazione di almeno dieci operatori economici per i lavori. Oppure «di almeno cinque operatori economici individuati sulla base di indagini di mercato o tramite elenchi di operatori economici». L’Ufficio tecnico si è mosso con la modalità “un piede, in due scarpe”. Sarebbe avvenuta una «indagine preliminare di mercato effettuata tramite comparazione di siti web», ma poi nulla più. Perchè l’importo complessivo a base d’asta dei lavori in questione è stato fissati in 36mila e 896 euro. Sotto soglia, affidamento diretto. «È stata interpellata» la ditta di Corleto che ha offerto un ribasso dell’1,50%: lavori affidati. Incluso Iva non compare mai il valore totale dell’appalto, anche se, da un calcolo indiretto, non pare essere di «49mila euro e 727 euro » come «la spesa» imputata. Vero è che il Comune beneficiario del contributo deve iniziare i lavori entro il «15 settembre di ciascuna annualità», 2021-2024, ma a Corleto Perticara hanno atteso di trovarsi nel clou della campagna elettorale per procedere all’affidamento per via diretta. Tanto che un profilo di urgenza, non è neanche paventato nell’atto di aggiudicazione. In questo periodo da parte dell’amministrazione uscente, c’è l’obbligo di astenersi, «al fine di assicurare una competizione libera e trasparente», da ogni intervento legislativo che possa essere interpretato come una forma di captatio benevolentiae nei confronti dei cittadini votanti. Sembra però, che a Corleto stia accadendo altro. A breve, poi, dato che c’è anche il fiume di denaro delle royalties dell’Eni, quello che sgorga dalla sorgente P.O Val d’Agri, a Corleto anche le gare per rifare il look al paese: dal rifacimento dei marciapiedi rione Gersa, ai lavori di sistemazione di via Boldoni e via don Sturzo, fino a quelli che interesano le strade Acqua della Conserva e Valloni.

Ferdinando Moliterni

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