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CONSIGLIO COMUNALE STRAORDINARIO TRA MIGRANTI E COVID

Botta e risposta tra maggioranza e opposizione ad un mese e mezzo dal focolaio esploso tra i 50 bengalesi ospiti a Potenza

Se durante il lockdown la città di Potenza è stata toccata in modo relativo dal virus, seppur purtroppo il Covid abbia comunque fatto diverse vittime, il peggio non è passato, anzi. Nel mese di luglio, come ricorderete, venne riscontrato un focolaio del virus, con decine di positivi, tra i i 50 bengalesi ospiti in due centri di accoglienza di Potenza. Un tema fondamentale che è stato ieri affrontato, un mese e mezzo dopo, in Consiglio comunale convocato in forma straordinaria, proprio per discutere sul generale tema dei migranti, dell’emergenza sanitaria e dell’accoglienza e sulle misure da sostenere per arginare eventuali focolai. Primo intervento è stato quello del consigliere di ‘Potenza civica per Guarente’ Giuliano Velluzzi, che ha espresso la necessità del «rilascio di un sistema di visti, un cambiamento radicale del modo di vedere l’emigrazione, un fenomeno naturale che riguarda una parte importante delle popolazioni mondiali e che va governato attraverso politiche diverse da quelle fallimentari adottate sino a oggi ». Opinione per certi versi dissonante con il primo intervento dell’opposizione, con il consigliere Smaldone che parla di una assise voluta «per offrire una chiave di lettura diversa sul tema dell’immigrazione. Potenza è un luogo di passaggio. Rispetto alle regolarizzazioni, l’80% delle istanze è stata avanzata da persone che svolgono assistenza di altre persone». Smaldone ha altresì sottolineato, con dei dati, l’importanza di una soluzione alla questione: «Coldiretti a maggio ha aperto una piattaforma sulla quale manifestare la propria disponibilità a svolgere la propria attività lavorativa nel settore agricolo. Si sono iscritti 5 utenti per la provincia di Potenza e una decina per la provincia di Matera. 600 lavoratori vengono impiegati per la raccolta per il solo Alto Bradano». Ma non è solo un tema sanitario: Ilaria Telesca, capogruppo di ‘Lista civica per la Città’, ha sottolineato che l’immigrazione «serve a costruire un ‘esercito industriale’ dimenticando le esigenze dei ceti medi e dei ceti popolari. Il sistema di chi nasconde tutto questo dietro una presunta accoglienza, crolla quando le nostre città si svuotano di competenze, con i nostri giovani che emigrano e persone costrette ad accettare il giogo che vuole essere loro imposto pur di giungere alla mera sussistenza». Pressapoco dello stesso avviso, concettualmente parlando e in riferimento al non necessario rapporto tra sbarchi e Covid, anche la capogruppo di ‘Insieme per Bianca’ Angela Blasi che ha sottolineato come « l’aumento di arrivi di migranti ha alimentato paure del binomio migranti e Covid-19. Il tasso di contagiati all’interno delle persone sbarcate in Italia è inferiore a quello riscontrato mediamente nelle popolazioni del Nord Italia ». Un tema quello dell’immigrazione, su cui il consigliere comunale del Pd Falotico sottolinea la necessità che si rinvii la discussione di qualche mese per «affrontare organicamente il tema» che, al contrario, la maggioranza tende a legare inestricabilmente all’allarme sanitario: «Noi non siamo contro nessuno, non siamo contro i ragazzi del Bangladesh – ha dichiarato il capogruppo della Lega Blasi – ma difendiamo i lucani e i potentini, tutelare la salute dei nostri concittadini. L’incapacità del ministro Speranza ha determinato la realizzazione di un capannone tra mille proclami di ospedale da campo Covid, e lasciarlo allo stato embrionale. Chiediamo che si adotti una politica dei tamponi e non dei semplici test sierologici ». Dello stesso avviso anche il capogruppo di Fratelli D’Italia Napoli, che sottolinea come qualcuno «paventa agli occhi dell’opinione pubblica che questa è una città razzista. Il razzismo non appartiene a questa nostra comunità. Altre sono le questioni che interessano Potenza, occorre assumere un comportamento pragmatico. Come evitare che questa città, sulla scorta di quanto accaduto a luglio, possa vivere di nuovo quello che si è verificato». A riassumere concretamente il pensiero della maggioranza, ci ha pensato il sindaco Guarente che, dopo aver sottolineato il senso stesso del consiglio convocato («nasce da un’emergenza registratasi a luglio, che nulla a che vedere con il razzismo»). «Non è grave – ha detto Guarente – che siano giunti migranti in città, è grave che siano giunti positivi per più della metà, rispetto al numero di coloro che erano stati trasferiti. E’ legittimo chiedere di essere interpellati rispetto a una questione importante come questa. L’arrivo di queste persone non è stata preceduta neppure da una telefonata. Chi ha autorizzato lo sbarco di persone, trasferite pur in condizioni di contagiati, ritengo debba rispondere di quanto deciso. Non c’è distinzione tra un migrante positivo e un italiano tornato dalle vacanze positivo, però i secondi sono stati considerati untori da tanti». Durante il consiglio comunale, è intervenuto anche il vicepresidente della Giunta regionale Fanelli che ha rimarcato quanto detto dal primo cittadino, sottolineando che «il tema dell’accoglienza non ritengo non c’entri nulla. Qui si parla di sicurezza sanitaria e se si parla di sicurezza sanitaria è innegabile che ci siano stati errori. Far viaggiare migranti con test sierologici che si sono rivelati non attendibili. 50 migranti trasferiti in Basilicata, sono risultati positivi per più della metà al virus, e il razzismo non c’entra nulla». Fanelli, ricordando che oggi si aprirà anche il centro d’accoglienza di Palazzo San Gervasio, ha ricordato che la «la Regione Basilicata nel periodo di Ferragosto abbiamo disposto la chiusura di locali da ballo e discoteche, anticipando quella che di lì a breve è la decisione che il governo nazionale prese. Per le scuole sarà effettuato a tappeto il tampone al personale docente e non docente e poi replicato, così come su due studenti per classe, con verifiche che saranno ripetute nel tempo. In relazione alla sicurezza sanitaria non ci sono colori politici e auspico che ci sia piena sinergia tra i diversi soggetti istituzionali coinvolti». Dopo una breve pausa, il presidente del consiglio comunale Cannizzaro avvia la votazione, approvata dall’assise con la sola astensione del consigliere pentastellato Falconeri, al fine di dare «mandato al Primo cittadino di farsi portavoce presso gli organi di governo, regionale nazionale, della necessità di garantire il massimo della tutela del diritto alla salute e alla sicurezza».

 

 

 

 

 

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