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A MATERA AL CENTRO SINISTRA MANCA IL CANDIDATO

Il Pd continua con le interlocuzioni per allargare il perimetro della coalizione e raggiungere l’accordo con Italia viva

Matera il centrosinistra a un passo dalla quadra sull’individuazione del candidato sindaco alle prossime amministrative di settembre. Il tempo stringe, il prossimo week end è la dead line, ma già lunedì il nome potrebbe essere ufficializzato. La direzione del Partito democratico di Matera svoltasi ieri, è servita per limare strategie e programmi politici e per continuare quelle necessarie interlocuzioni finalizzate all’allargamento del perimetro della coalizione. Il Pd, nonostante il peso politico rispetto agli alleati, presunti o già acquisiti, avrebbe rinunciato a proporre un proprio candidato, fornendo, contestualmente, a vagliare tutte le proposte della comunità e degli altri partiti intenzionati ad aderire al progetto. Percorso più complesso e articolato, ma ritenuto vincente sia in termini di novità che di mano tesa per nuove alleanze. Snodo cruciale sono le prospettive che Italia viva nutre sulle Città dei Sassi.

Le “vivaci” personalità dell’ex parlamentare Antezza e del consigliere regionale Braia avranno un proprio ruolo nell’eventuale accordo col Pd e le altre forze di centrosinistra. Il processo della formazione delle liste, nonchè della scelta del candidato sindaco, è, anche forzatamente dati i limiti temporali, alle battute finali. Allo stato attuale delle cose, così come al Governo nazionale, anche a Matera, Pd e Italia viva, seppur con rapporti altalenanti e a volte movimentati, sembrano pronti a raccogliere la sfida di amministrare insieme. Appaiono cancellati, inoltre, certi retaggi del passato con riferimento ai clamorosi fatti delle ultime amministrative quando Adduce, il “Senatore dei Sassi”, subì un colpo basso dal “fuoco amico” con conseguente vittoria dell’ancora attuale sindaco De Ruggieri. Dietro la sconfitta del Pd, gli almanacchi, che la bollano di non casualità, riportano di certe intromissioni dell’allora presidente della Regione, Marcello Maurizio Pittella, il trinomia socialista era d’obbligo, il quale molto strategicamente avrebbe ordinato ai suoi di lanciarsi in massa su De Ruggieri.

Ciò per impedire che il “rosso” dell’area rossa del centrosinistra salisse sullo scranno più alto di Matera capoluogo di provincia, diventando così uomo forte e di riferimento per il Materano, nonchè in grado, da sindaco, di creare qualche problema proprio all’allora governatore. In pochi anni, gli stravolgimenti politici accaduti sono molti, a parte il Pittella oggi all’opposizione in Regione, e il centrosinistra per quanto riabilitato dalla gestione De Ruggieri, ha comunque di fronte l’ardua sfida di frenare in Basilicata l’ascesa della Lega che ha già trionfato a Potenza e in Regione.

 

 

 

 

 

 

 

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