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ANCORA UNA FIAMMATA ANOMALA A TEMPA ROSSA

I residenti di Corleto e Gorgoglione svegliati all’alba da un fuoco alto e da un fumo nero e denso


Da quanto il centro oli di Tempa Rossa ha aperto i battenti i riflettori sono tutti puntati per verificarne un perfetto funzionamento. In questi mesi, per, le segnalazioni dei residenti della zona sulle fiammate anomale non sono mancate. Anzi. Molto spesso, grazie alle loro foto o video si è potuto chiedere conto a Total del perché di quella anomalia. Solo qualche settimana fa vi avevamo riportato un episodio degno di attenzione che anche la Regione Basilica, nella persona dell’assessore all’Ambiente Rosa, ne ha chiesto conto. L’ultima fiammata anomala è sopraggiunta all’alba di ieri. Una fiamma alta e densa si vedeva addirittura al di là della collina. Dopo poco un fumo denso e nero si sarebbe sprigionato dalla “torcia”. A filmare l’accaduto dei residenti che inviando il video alla nostra redazione e non solo, hanno voluto riaccendere i riflettori su un fenomeno che purtroppo accade spesso ultimamente. La Total nonostante abbia già acceso i morti del Centro Oli di Corleto in realtà non sarebbe ancora in produzione. Ricordiamo che a regime si prevede l’estrazione di 54mila barili al giorno.

Tempa Rossa è un grande giacimento di petrolio scoperto 30 anni fa dalla compagnia petrolifera belga Fina sotto la montagna che divide la cittadina di Corleto Perticara (Potenza) dall’abitato di Gorgoglione (Matera). Oggi la francese Total ha ereditato la concessione della Fina ed è operatrice con il 50% (Shell e Mitsui hanno il 25%) e in questi anni sulla montagna a circa 1.100 metri di quota ha costruito il centro oli più alto d’Europa, sotto il quale ci sono sei pozzi che aspirano un greggio sempre più denso, pastoso e solforoso a mano a mano che si scende fino ai 6mila metri di profondità. Il centro oli è una specie di raffineria costata 1,5 miliardi che toglie dal greggio lo zolfo e l’idrogeno solforato e raccoglie il metano le cui bollicine frizzano nel petrolio. Dal punto di vista formale, il centro oli Tempa Rossa è ancora in fase di messa a punto. Però, nei fatti, da settimane le torce lampeggiano e fumano sulla cima della montagna e gli impianti lavorano il greggio che già sgorga da uno dei pozzi, il pozzo Gorgoglione Uno. Quanto petrolio? Secondo fonti regionali sono 10-15 mila barili secondo la stessa compagnia petrolifera 25mila (secondo quanto riportato nel peridoto della pandemia). Una stima verosimile la sia avrà quando il centro entrerà a regime, per molti è solo questione di settimane. Infatti, la deduzione arriverebbe proprio dal fatto che queste fiammate anomale sarebbero la messa in prova dell’impianto. Per molti, invece, già scottati da una “brutta” esperienza con il centro ili dell’Eni le guardano con disappunto. Lo scorso 25 luglio l’assessore regionale all’Ambiente aveva chiamato a rapporto sia Total che Eni, entrambe provenienti da accuse di “anomalie” nei giorni precedenti. Ma mentre dalla Regione e dalle stesse compagnie petrolifere si attestava una certa tranquillità oggi a distanza di neanche una settimana siamo nuovamente a porre l’attenzione sul tema.

 

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