AttualitàBasilicata

36 I MIGRANTI POSITIVI AL VIRUS

In totale 26 a Potenza e 10 nella provincia di Matera mentre montano le polemiche sui tempi di intervento

Come immaginabile non potevano essere solo tre casi isolati quelli dei cittadini bengalesi, migranti sbarcati a Lampedusa e trasferiti nella notte del 15 luglio con altri 70 soggetti in Basilicata, a risultare positivi al Covid-19. Come vi abbiamo mostrato infatti con le immagini esclusive di Cronache Lucane che vi riproponiamo, nella giornata di lunedì scorso 20 luglio, si era proceduto ad effettuare i tamponi rinofaringei sugli altri 40 immigrati che erano stati a contatto con i tre positivi.

Ricostruiamo in breve la questione per garantire maggiore chiarezza nella cronaca dei fatti. L’11 luglio scorso, 73 migranti bengalesi sbarcati a Lampedusa e provenienti dalla Libia, per volere del ministero dell’Interno venivano trasferiti in Basilicata con un certificato medico che ne attestava il buono stato di salute. Di questi: 50 venivano locati a Potenza, presso due diverse strutture di accoglienza; e glia altri 23 trasferiti a Matera. Venerdì scorso, 17 luglio, l’ASP procedeva a fare dei tamponi su 10 dei 50 migranti. L’indomani 3 di loro risultavano essere positivi al Covid-19. Da qui solo lunedì, come si diceva, si procedeva a effettuare i tamponi sugli altri 40 cittadini del Bangladesh nonché su 10 operatori che con loro erano entrati in contatto.

Nel frattempo, si procedeva a sottoporre a tampone anche gli altri 23 migranti bengalesi che sono stati accolti presso una struttura nelle vicinanze di Matera, a Irsina. Di loro ben 10 sono risultati positivi al Coronavirus su 12 tamponi, si attendono gli esiti sugli ultimi 11 residenti nel centro di accoglienza materano.

Dunque, in sintesi, parliamo di un numero cospicuo di nuovi contagi. Infatti su 73 migranti complessivi giunti in regione, sono attualmente positivi in 36: 26 su 50 a Potenza, 10 su 12 ad Irsina accertati e 11 in fase di elaborazione. Si può parlare pertanto di veri e propri focolai che allertano la popolazione lucana, se si considera altresì che uno dei due, quello di Potenza, è registrato nel capoluogo, città a livello regionale a più alta densità di popolazione.

Subito dopo l’ufficialità della notizia è arrivato un comunicato del presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, il quale ha affermato che dopo aver sentito i Prefetti di Potenza e Matera si è concordato di evitare gli spostamenti in uscita dalle strutture di Irsina e Potenza da parte degli immigrati giunti nelle ultime ore nella nostra regione. “Chiediamo con forza al Governo – ha aggiunto Bardi – di intervenire per monitorare i flussi che stanno avvenendo nel Sud Italia di persone arrivate nel nostro Paese senza adeguati controlli sanitari. Non vogliamo che tutti gli sforzi dei lucani di questi mesi, che ci hanno portato a essere la prima regione Covid free d’Italia, siano vanificati da test sierologici evidentemente inefficaci.

Si discute intanto sui motivi che non hanno portato da anticipare i test sugli altri ospiti delle due strutture di accoglienza.

 

 

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