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“CHIAMATI A UNA SFIDA REMOTA, MA ALLO STESSO TEMPO MODERNA”

L’intervista all’Au di Egrib racconta i primi mesi di gestione dell’Ente che amministra i servizi idrici e dei rifiuti

È uno dei più importanti Enti sub-regionali. Si chiama Egrib, Ente di Governo per i Rifiuti e le Risorse Idriche della Basilicata.
In pratica, è la cabina di regia sulla gestione dei servizi idrici (acquedotto, fognatura e depurazione delle acque) e rifiuti (raccolta, avvio a recupero e smaltimento). Qui avviene la pianificazione
degli investimenti, la determinazione tariffaria e il monitoraggio e controllo delle gestioni.
Il 22 novembre scorso è cambiato il vertice con la Regione che ha affidato il ruolo di amministratore unico all’architetto Canio Santarsiero. Un professionista entrato in punta di piedi che, invece di rispondere alle tante polemiche che hanno accompagnato la sua nomina (come tutte quelle effettuate da Bardi) ha preferito dimostrare con i fatti perchè il governo di centrodestra ha preferito lui agli altri “concorrenti”. Idee chiare e progetti che guardano ad una rinnovazione tecnologica e che sia al passo con i tempi.
È questa in sintesi l’idea che l’architetto Santarsiero ha per rilanciare l’Egrib. Ma oltre al lato amministrativo, di indubbia capacità professionale, su Cronache del Mezzogiorno, Santarsiero mostra anche il suo lato umano, che appare di una sensibilità fuori dagli schemi per chi riveste questi ruoli.

Per far comprendere l’importanza della sua mission arriva a citare San Francesco e Voltaire, lanciando un messaggio fondamentale: «Siamo chiamati ad affrontare una sfida remota ma allo stesso tempo moderna. Siamo i “controllori” di qualcosa di prezioso che ci è stato donato e dobbiamo prendercene cura al meglio».
Ma per non anticiparvi altro vi invitiamo a leggere l’intervista, e a farvi una idea proprio come ce la siamo fatta noi. Buona lettura.
Dottor Santarsiero quale è la mission dell’Ente che amministra? «L’Egrib si occupa di programmazione e controllo delle due principali componenti ambientali, l’acqua ed i rifiuti. Sovraintende alla fornitura di un’acqua potabile che vogliamo sia “eccellente”. Garantire che l’acqua sia appellabile sempre come nel 1200 “Nel Cantico delle Creature San Francesco”:umile, preziosa e casta. Umile, dal latino humus, cioè terreno: l’acqua proviene dalla terra e ad essa ritorna ciclicamente; Preziosa, perché vitale, centrale per la vita di ogni essere vivente ed inoltre Casta, ossia incontaminata, pura. Una descrizione che ha sulle spalle mille anni, ma che nonostante il progresso risulta ancora attualissima.
Potrebbe essere così riassunta la mission voluta dal Presidente Bardi per l’ente di governo del servizio idrico integrato. Una sfida remota e nello stesso tempo moderna.
Noi siamo i controllori del gestore del servizio Idrico integrato, è il controllore che permette di offrire a tutti l’acqua, bene comune, vigilando sulla sua qualità e, con rinnovata attenzione alla
sostenibilità, grazie allarinnovata sinergica collaborazione istituzionale, tecnologica e professionale con l’Ente deputato alla gestione AL, amministrata dall’ing. Giandomenico Marchese. La rete di laboratori ad alta tecnologia responsabili del controllo – dal punto di captazione (pozzo, sorgente) fino al consumatore finale – della qualità di questo bene comune, umile ma prezioso è sicuramente un vanto per la Regione ed ad AL va il mio ringraziamento e plauso per gli sforzi che effettua per erogareun servizio di qualità,che Egrib intende far migliorare costantemente, a quasi 600.000 lucani, su di un territorio di oltre 10.000 km con circa 13.800km di reti mantenendo una tariffa medio bassa.

La seconda mission dell’Egrib è sovraintendere alla gestione integrata dei rifiuti. Quel complesso delle attività volte ad ottimizzare l’intero processo dei rifiuti, dalla loro produzione fino alla loro destinazione finale coinvolgendo quindi la fase di raccolta, trasporto, trattamento e smaltimento(o riciclaggio) fino al riutilizzo dei materiali di scarto, solitamente prodotti dall’attività umana, nel tentativo di ridurre i loro effetti sulla salute umana e l’impatto sull’ambiente naturale. Il Presidente Bardi l’Assessore Rosa e la Giunta tutta, intendono portare finalmente al centro della politica sulla materia la riduzione dei pericoli e delle esternalità negative per l’ambiente e la salute dei lucani, attivando ogni azione virtuosa per risparmiare e recuperare risorse naturali
dall’intero ciclo di gestione e, dove possibile, ridurre la produzione di rifiuti stessi. L’Egrib vuole dal 2020 attuare il suo ruolo di unico “cervello” che governa l’intero sistema, le diverse fasi e le diverse opzioni tecnologiche ed organizzative, avendo bene in mente fin dal principio che cosa fare del rifiuto: cosa recuperare, quanto riutilizzarne, dove mettere la frazioneche ne avanza e che non può essere riciclata.C’è molto da fare. Stiamo anche attivando diversi progetti europei in sinergia con varie università(Basilicata,
Politecnico di Milano, università delle Marche) diretti alla ricerca.

In particolare vogliamo da subito attivare studi diretti alla riduzione degli imballaggi, prodotti composti da materiali facilmente separabili e riutilizzabili, già pensati, insomma, per raggiungere un giorno l’obiettivo di azzerare i rifiuti indifferenziabili». Come prevede il futuro del governo di queste risorse ai tempi del Covid-19? «È ormai risaputo “il meglio si costruisce con intenzione e fatica” ed aggiungo intelligenza. Fino ad oggi siamo stati tutti panglossisti, noi tutti abbiamo creduto di vivere nel miglior mondo possibile come il dott Pangloss tutore del Candido di Voltaire. Questo periodo emergenziale deve essere anche l’occasione per approfondire l’analisi delle criticità del sistema adottato sino ad oggi per il governo delle risorse e del territorio. Se il costo della pandemia in termini di vite umane è doloroso, gli effetti sull’economia globale e sullo sviluppo sostenibile possono essere ancora più gravi.
Secondo studi accreditati lo scenario si profila devastante proprio sui territori poveri. Morire per colpa del coronavirus senza mai essere stato contagiato. In questo mondo interconnesso
che collega tanti esseri a mo di anelli, la tenuta del sistema dipende sempre dall’anello più debole. Abbiamo l’occasione di ripartire. È il tempo di Ripartire. Dobbiamo ripartire dalla percezione della nostra realtà, e capire più di ogni cosa: cosa ci manca, cosa non vorremmo perdere o di cosa potremmo fare a meno ed ancora riflettere sull’utile ed inutile.
Dobbiamo coscientemente e consapevolmente costruire un futuro che dialoghi con la nostra storia. A volte medito che oltre a scriverlo nessuno pensi che tutto andrà bene e che tutto sarà come prima. È necessità immutabile per tutti noi approfondire,ancora di più d’ora in avanti, i temi vitali della sostenibilità ambientale. Temi che ho promosso sin dal mio insediamento avvenuto sul finire del 2019 come fulcro della mission dell’ente. Con il Presidente Bardi e con l’Assessore all’ambiente Gianni Rosa abbiamo iniziato la costruzione di un percorso mirato. I passi che ci attendono per il futuro sono la vera sostenibilità ed economia circolare». Dottor Santarsiero, ci spieghi meglio cosaper sostenibilità ed economia circolare in rapporto all’ente di governo.
«La sostenibilità è tra gli elementi fondamentalidell’acqua, l’acqua è vita. L’acqua è ritenuto l’elemento fondamentale del cosmo sin da Talete.

L’acqua è l’archè, il principio ordinatore del mondo! cosa c’è più sostenibile dell’acqua? Pensateci a differenza del petrolio che va perforato, l’acqua è uno degli elementi della natura che si rigenera naturalmente. Tutti noi, e dico proprio tutti, abbiamo un obbligo dobbiamo coscientemente e consapevolmente costruire un futuro che dialoghi con la nostra storia. Abbiamo in questa regione le risorse più importanti
che una comunità può desiderare: risorse idriche, architettura, archeologia, ambiente sano e paesaggi che tolgono il fiato. Per l’acqua si combatte: finora sono documentati
dalla Banca Mondiale ben 507 conflitti legati al controllo delle risorse idriche. Tra tanti, l’esempio della guerra civile in Siria, dove secondo molti esperti la sequenza di molti anni di siccità ha certamente contribuito allo scatenarsi della crisi. Entro il 2030 – lo dicono i dati delle Nazioni Unite – addirittura il 47% della popolazione mondiale vivrà in zone a elevato stress idrico. E perfino la CIA, in un suo documento, ha affermato che “le questioni idriche sono principalmente una questione di stabilità mondiale”. E di questo passo, in un pianeta sovrappopolato e il cui equilibrio climatico sta cambiando in una direzione sfavorevole, c’è il rischio che per la sempre più strategica Nel concreto l’Egrib come reagirà al post Covid? «Nel periodo post pandemico implementeremo per le amministrazioni locali progetti che riguardano il riuso, la rigenerazione urbana, l’abitare, lo spazio pubblico urbano, un piano scuole, e soprattutto un piano mirato di opere pubbliche. Il tutto guardando come dicevo alla sostenibilità ambientale. Come Egrib di concerto con la Regione Basilicata e con i Gestori abbiamo già messo in atto diverse azioni. Azioni proposte per i rifiuti in considerazione delle emergenze verificatesi nei primi giorni dal mio insediamento che hanno messo in evidenza la totale assenza di una strategia gestionale su tutto il territorio regionale, rispondendo alla mission affidatami, mi sono dedicato in maniera preponderante, ed in accordo con l’Assessore all’ambiente Rosa e con il Presidente Bardi, all’avvio della programmazione e pianificazione del nuovo modello gestionale del servizio. Abbiamo in pochissimi mesi già in corso: progetti per la realizzazione di centri di trasferenza che hanno lo scopo di convogliare piccole quantità rifiuti in punti poco distanti dai centri di produzione per poi trasferirli negli impianti di trattamento con mezzi con una capacità notevolmente maggiore; interventi per il trattamento della
frazione umida prevedendo anche la produzione di biogas che parteciperebbe ad aumentare gli introiti e quindi a diminuire notevolmente il rapporto costi per la gestione e quindi le tariffe per i cittadini. Stiamo valutando, inoltre, con l’Assessore Rosa ed il Presidente Bardi la definizione del modello di gestione e l’individuazione di uno o più soggetti per la gestione del sistema integrato dei rifiuti sul tutto il territorio regionale sulla stessa linea utilizzata per il Sistema idrico Integrato. Da gennaio l’Egrib, attraverso i progetti CIS (Contratto istituzionale di sviluppo),haprovveduto a colmare l’assenza di un sistema informativo territoriale finalizzato alla telemisura degli Schemi intercomunali e distrettualizzazione della rete idrica ponendo come base di tutta la programmazione la riduzione delle perdite e la realizzazione del bilancio idrico. Basti pensare che il sollevamento della risorsa idrica potabilizzata costa circa 19 milioni di euro con circa 13800 km di reti distribuitesu una superficieterritoriale regionaledi oltre 10.000 kmq. Sono state da subito valutate nuove strategie da attuare per la sostenibilità finanziaria del Gestore ed evitare l’incremento della tariffa) in confronto continuo con il gestore. Anticipando le politiche di supporto alle famiglie disagiate, di concerto con la Presidenza della Regione Basilicata e l’ambiente Gianni Rosa, già nel mese di dicembre 2019 si è proposta la modifica dell’importo ISEE per l’accesso al bandoper lo sconto sulla bolletta dell’acqua, innalzatosu sollecitazione dell’Egrib, per garantirel’accesso ad una maggiore platea di utenti. La politica, non ha inciso sugli altri utenti ed ha consentito il pieno utilizzo delle risorse comunitarie. L’investimento della Regione Basilicata ammonta a € 2,8 milioni per il biennio 2019 e 2020. Grazie all’impulso decisivo del Presidente Bardi e dell’Assessore Rosa, si è anche garantito un’iteramministrativo spedito che consentirà di pubblicare il bando nei primi giorni di luglio, con la collaborazione dei centri CAAF per la raccolta delle domande sul territorio a cui va il mio ringraziamento per la disponibilità mostrata l’efficienza e l’efficacia degli incontri, la Regione sarà in grado di venire incontro a quasi a tutte le famiglie lucane della I fascia ISEE.

Da nostre stime saranno coinvolte dalle 9000 alle 10.000 famiglie circa. Questa politica assume una importanza ancora maggiore oggi in considerazione della crisi legata alla pandemia ed a maggior ragione in una regione dove, in base ai dati Istat più recenti, relativi al 2017, la quota di famiglie in povertà assoluta, ovvero con un livello di spesa mensile inferiore a quello necessario per mantenere uno standard di vita minimo considerato accettabile, era pari al 7,4 per cento contro il 6,9 medio nazionale. La sensibilizzazione ed informazione sulla sostenibilità ambientale acqua e rifiuti. L’Egrib ha avviato anche una campagna di sensibilizzazione ed informazione sul tema dell’ambiente (acqua e rifiuti) negli istituti scolastici della regione, convinti della centralità delle nuove generazioni, della loro formazione e delle loro energie per il futuro della regione».

Quali ulteriori attività sta svolgendo l’Egrib? «Si sta portando a conclusione la transizione, che dura ormai da molti anni in attuazione di norme legislative emanate nel 2010 e 2017, delle competenze della gestione del servizio idrico potabile dal Consorzio di Bonifica e dal Consorzio ASI di Potenza al Gestore unico Acquedotto Lucano S.p.A. con il conseguente trasferimento del personale addetto che dal 1 luglio prenderà servizio in AL S.p.A. Sono stati candidati a finanziamento n. 3 progetti di ricerca da svolgersi in partenariato con enti ed istituti di ricerca nazionali ed internazionali volti alle nuove tecnologie di trattamento dei rifiuti e distrettualizzazione e telemisursa degli schemi idrici. Allo stato attuale è incorso un progetto (DECOST) sul compostaggio di prossimità svolto in collaborazione con l’Università degli studi della Basilicata, il Politecnico delle Marche, le università di Israele, Palestina, Giordania, Grecia e della Catalogna, il Comune di Potenza ed il Comune di Atella dove verranno installate delle stazioni di compostaggio. È stato approvato nell’ultima Assemblea dei Sindaci (a cui va il mio personale ringraziamento per la disponibilità dimostrata anche in questo difficile periodo) un progetto di adeguamento degli acquedotti rurali al fine di consentirne il passaggio di gestione ad AL S.p.A. nel pieno delle proprie funzionalità che sarà proposta ai competenti uffici regionali per il successivo finanziamento. È nella intenzione di questo EGA prevedere un intervento che consenta di trattare ai piccoli agglomerati rurali di trattare i propri reflui attraverso l’installazione di vasche imhoff comprensoriali (40-50 utenti) ed allargando la competenza sulla gestione delle stesse ad Acquedotto Lucano S.p.A. riconoscendo, ovviamente, i costi di gestione.

Tutto ciò è stato possibile anche cogliendo la disponibilità e la sinergia di acquedotto lucano a cui va il mio ringraziamento. Nel frattempo si sta provvedendo a risistemare tutta la situazione amministrativa dell’Egrib attraverso l’approvazione degli atti di programmazione amministrativi/finanziari ed al Piano di Fabbisogno con consentire all’Ente di dotarsi di una struttura operativa competente e pienamente funzionante».
Dottor Santarsiero, come valuta questi primi mesi da au di Egrib? «Sono sicuro che le azioni intraprese e gli sforzi profusi in questo breve periodo, caratterizzato in gran parte da
una attività svolta anche in smart working, consentiranno all’Egrib, con il supporto del Presidente Bardi, dell’Assessore Rosa e di tutta la giunta Regionale di poter rispondere alle sfide
che ci attendono a partire dalla prossima rideterminazione tariffaria del servizio idrico integrato per il periodo regolatorio 2020-2023 ed alla organizzazione di un servizio rifiuti
che renda la nostra regione autonoma nella gestione degli stessi in un’ottica di rispetto dell’ambiente. Queste sono alcune delle principali azioni poste in essere in questi primi
mesi, in coerenza con le direttive del Presidente Bardi, dell’Assessore Rosa e tutta l’amministrazione regionale, molte altre iniziative sono in programma per lo sviluppo ecosostenibiledella Basilicata. Tutte le azioni, in sinergia con il governo regionale, saranno rivolte sempre a favoridei più deboli, di chi quindi ha bisogno di un sostegno con l’auspicio che presto attraverso queste azioni possano camminare da soli. Penso al futuro post covid ad un vero e proprio nuovo rinascimento: Anche il sommo “alla fine intravede gli astri del cielo attraverso un pertugio tondo nella crosta terrestre e quindi i due escono, rivedendo finalmente le stelle. Ci sarà un nuovo servizio per la nostra terra».

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