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ARLAB: MISTERO SUL NUOVO DG

Dal 2019 c’è il Commissario ad Acta solo per individuare il nuovo direttore generale, ma non viene nominato

Una “strana” vicenda coinvolge l’Arlab, l’Agenzia Regionale per il Lavoro e l’Apprendimento della Basilicata e punta direttamente alle “stanze dei bottoni”. Il 30 dicembre, con deliberazione n. 1047, il governo regionale nomina commissario ad acta dell’Arlab Rocco Coronato, dirigente già in servizio all’interno dell’azienda regionale con un contratto a tempo determinato, «al fine di assicurare la funzionalità e la continuità dell’azione amministrativa». Nello specifico, così come recita la deliberazione, la nomina si è resa necessaria «stante l’imminente chiusura del corrente esercizio finanziario 2019» per «procedere al compimento di urgenti ed indifferibili adempimenti d’ufficio quali, ad esempio, di quelli afferenti ai procedimenti in materia di implementazione, assestamento ed attuazione del bilancio, di implementazione ed attuazione della contrattazione collettiva» oltre che della «proroga dei contratti di lavoro di collaboratori esterni». Coronato ha sostanzialmente sostituito l’ex dirigente, Antonio Fiore, nominato nel settembre del 2016 dall’ex presidente della Regione Pittella, individuato sulla base di un avviso pubblico e sulla base delle caratteristiche professionali, dei titoli di studio, delle competenze e delle esperienze emerse dal suo curriculum, e che è sostanzialmente “scaduto” proprio alla fine del mandato dell’ex Giunta regionale. Una nomina, come detto, “d’emergenza” che, però, “emergenziale” non avrebbe dovuto essere: infatti, con il Decreto del Presidente della Giunta Regionale n° 244 risalente allo scorso 10 ottobre 2019, era stato pubblicato un Avviso pubblico proprio orientato alla nomina del Direttore Generale dell’Arlab, con tanto di criteri burocratici e formali da rispettare e, annessi, i requisiti in termini professionali e in titoli di studio. Ma cosa ne è stato dell’Avviso Pubblico? Qui spunta il “mistero”: il Governo regionale non procede alla nomina, lasciando “incompiuto” de facto l’iter dell’Avviso pubblico di ottobre ma, come specificato, opta per una nomina “emergenziale” di un commissario ad acta. Ciò si traduce, sostanzialmente, nell’Arlab come unico Ente ancora sprovvisto di un direttore generale definitivo. Parrebbero esser giunte diverse candidature per il ruolo dirigenziale e che, addirittura, ci sarebbero stati anche dei candidati idonei e con i “giusti” requisiti, tra cui, si dice, anche lo stesso dg uscente. In sostanza, in base a quanto si apprende, mancherebbe unicamente una decisione finale e la conseguente nomina definitiva. Ma, come detto, l’Avviso si è “arenato” anche se non pare chiaro il motivo dell’empasse. Sulla questione, il presidente della IIª Commissione consiliare permanente regionale, Luca Braia (Italia viva) ha inviato una missiva al presidente della Giunta regionale Bardi, chiedendo di «conoscere le ragioni per le quali non si è ancora provveduto alla nomina del Direttore generale dell’Arlab».

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