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COMUNICAZIONE E LEGA, IL BUCO NERO CHE HA INGOIATO GUARENTE E CICALA

Nè “Re” Carmine nè il sindaco risolvono la grana. Il contratto per la santarsierana Mancusi, pronto da dicembre, la selezione in Regione da ancor prima: che succede?

Comunicatori, soldi pubblici e Lega lucana: il presidente del Consiglio regionale, Carmine Cicala, e il sindaco di Potenza, Mario Guarente, seppur avendo percorso strade divergenti, si ritrovano uniti dallo stesso inconcludente destino. Al Comune di Potenza, riguardo la vicenda dell’addetto alla comunicazione da assegnare all’Ufficio di staff del sindaco, vicenda che già all’epoca, tra il novembre e il dicembre scorso, aveva suscitato clamore e polemiche, il tempo sembra essersi fermato al 23 dicembre. Tra le 23 domande ricevute dall’Ente in risposta all’avviso pubblico, il sindaco leghista del capoluogo scelse colei che Cronache Lucane, ancor prima della pubblicazione dell’avviso stesso, aveva già indicato come vincitrice della procedura concorsuale: Donatella Mancusi. Ex segretaria dell’ex presidente del Consiglio regionale, in quota Pd, Vito Santarsiero, ma non sua parente, nonchè vicinissima al consigliere comunale, già santarsierano e del Pd, questa volta rieletto con Idea di Benedetto, Antonio Di Giuseppe. A dicembre, la dirigente dell’Unità risorse finanziarie, ricevuta la nota del primo cittadino che comunicava di aver «individuato la dottoressa Donatella Mancusi, quale candidato da assumere a tempo pieno e determinato» nel suo Staff, alla vigilia di Natale, ritenuto di «dover dar corso all’assunzione» precisò di far «decorrere la suddetta assunzione dal 31 dicembre 2019 fino alla data di scadenza del mandato amministrativo del Sindaco». Necessaria, però, per finalizzare l’operazione «cambiamento», la sottoscrizione del relativo contratto di lavoro. Di qui il giallo. Il conferimento dell’incarico per la comunicatrice del sindaco c’è, ma Mancusi non frequenta, per i motivi professionali del ruolo affidatole, il Municipio. Anche perchè, da quanto si è potuto ufficiosamente apprendere, il contratto non c’è. Pare che il sindaco Guarente, smascherato sulla parvenza formale della natura comparativa dell’avviso pubblico, abbia propeso per la pausa di riflessione. Sul bilancio 2019- 2021, per le ultime due annualità sono stati anche stanziati, per lo stipendio della Mancusi circa 65mila euro. Il temporeggiare del sindaco dura a tutt’oggi. Alla velocità dell’Avviso pubblico, approvato il 12 dicembre con tempo 7 giorni per rispondere, il 23 Guarente aveva già scelto tra 23 candidati, è seguito, più causalmente che casualmente, un perdurante stallo. Chi per un motivo, Guarente, chi per un altro Cicala, entrambi i leghisti lucani sono persi nel vuoto sulla comunicazione. Anche “Re” Carmine ha da mesi in stand by la nomina del capo Ufficio stampa del Consiglio regionale. Soltanto che il primo, Guarente, formalmente l’ha scelta, il secondo, Cicala, ha acquisito i curricula e poi nulla più. Tra le varie particolarità che emergono dal confronto dei diversi operati dei due leghisti, la circostanza che l’addetto stampa del sindaco guadagnerebbe tanto quanto un suo superiore che, nel caso specifico, è per l’appunto il capo Ufficio stampa del Consiglio regionale. Che a sua volta, guadagnerà due terzi in meno del suo omologo in Giunta regionale. Mentre Cicala, poi, specificando che l’incarico «è conferito, senza il ricorso a procedure di selezione o comparazione», ha propeso per un concorso mascherato da non concorso, Guarente ha scelto la strada dell’«intuitu personae previa acquisizione di curriculum». Ad ogni modo a distanza di mesi, sia per Cicala che per Guarente, in casa Lega sul fronte comunicazione è curiosamente tutto fermo. Il Consiglio regionale non ha il suo capo Ufficio stampa e Guarente non ha la sua portavoce

Ferdinando Moliterni

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