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A.A.AVIGLIANO: SINDACO CERCASI

Nell’area progressista si cerca un candidato unitario e svincolato dai giochi potentini e romani

Vito Summa

di Leonardo Pisani
Nel 1946, il 2 giugno fu una comunità dove vinse la Repubblica e una delle prime giunte guidate da Pci, Psi, Partito di Azione e Repubblicani e dopo i periodi di maggioranze assolute democristiane di Vincenzo Verrastro e di Gerardo Coviello, un baluardo del centrosinistra lucano. Sarà ancora così? A.A.A., sindaco cercasi, dopo due consiliature a guida di Vito Summa, esponente di spicco prima dei laburisti, poi nei Ds e Pd, seguite al decennio delle giunte di Domenico Tripaldi, attuale direttore generale del Dipartimento Programmazione E Finanze della Regione Basilicata ma prima figura di rilevo dei giovani Dc, del Ppi, della Margherita e del Pd,. I giochi ad Avigliano erano già iniziati, per poi esser sopiti ma non troppo della pandemia, ma le elezioni arriveranno ora e la Città dalle cento frazioni resta una delle comunità più rilevanti in Basilicata, per tanti motivi, che esulano da questo articolo. Come l’ha definito il già deputato Vincenzo Folino, il risultato di Avigliano è una cartina tornasole: se il centrosinistra perde, significa che in Basilicata il centrosinistra è morto definitivamente. Tranne sorprese Vito Summa non si ricandiderà, ma una cosa è certa: dopo la vittoria di Bardi in Basilicata, anche se ad Avigliano il centrosinistra ha vinto con il 50%, qualcosa è cambiato. La più ovvia:nel centrodestra al governo ci sono due aviglianesi un consigliere regionale della Lega Tommaso Coviello e un assessore regionale di peso Gianni Rosa e specularmente il centrosinistra che faceva il bello e cattivo tempo è all’opposizione. Questo cambia molto, perché se i destini aviglianesi erano decisi a Potenza o a Roma, ora è diverso. Non a caso chi ha chiesto a Roma il commissariamento del Pd nel paese di Gianturco è rimasto a mani vuote. Una cosa è certa, nel 2020 le decisioni o saranno prese in loco o il centrosinistra sarà spazzato. Il primo toto-nomi dà in lizza Ivan Santoro di Articolo 1, Antonio Bochicchio dei Socialisti dal grande peso elettorale e l’attuale assessore Angelo Summa del Pd, insomma un centrosinistra che non ha ancora trovato una sintesi ma solo veti incrociati.

Donato Paolo Salvatore

Qualcuno faceva anche il nome di Carmine Vaccaro, già segretario regionale della Uil e di uno degli esponenti maggiori del socialismo lucano: il già Presidente della Provincia di Potenza e assessore regionale Donato Paolo Salvatore. Voci davano un suo incontro negli scorsi giorni con la segretaria provinciale del Pd Maura Locantore per un’eventuale candidatura. L’incontro ci è stato ma prima del Coronavirus ed ha avuto contenuti politici, non elettorali. Donato Salvatore è sempre stato un unitario a sinistra, sin da giovane consigliere comunale del Psi preferiva stare all’opposizione assieme al Pci e allo Psdi contro la Dc di Gerardo Coviello. Da rumors della sinistra aviglianese la riflessione è questa: «Un paese piegato umiliato disorientato che ha bisogno di ritrovare coesione sociale e coesione territoriale . Occorre un robusto segnale di discontinuità per rileggittimare funzioni e autorevolezza della politica . Invece c’è molta autoreferenzialità e persino doppiogiochismo politico. Non si può lavorare per il centrosinistra e fare il collaborazionista con il centrodestra, come diversi cercano. Il vero discrimine nel centrosinistra è fra chi ritiene che Avigliano debba assumere su di sé la responsabilità di costruire il suo futuro e fra chi ritiene che lo stesso debba dipendere da un ceto politico potentino sconfitto dal consenso e responsabile del degrado e della sconfitta del centrosinistra nel comune capoluogo. Senza un forte segnale di rinnovamento e di unità del centrosinistra il centrodestra prevarrà. Un centrodestra che sta attirando attenzioni e consensi importanti. Rinnovarsi o perire Terra di fede e di sapienza giuridica , di governo illuminato , di briganti e di giuristi , di artigiani e di artisti, di intraprendenza e di curiosità, di viaggiatori e laboriosità, di valori e di identità non può consegnare il suo futuro al caso o figure spente e prive di autonomia politica». Se ci può essere un centrosinistra unitario, forse un’ eventuale candidatura di Donato Salvatore ci potrebbe anche essere, ma è presto. Di certo è che il vento spira a destra, se le sinistre sono unite possono vincere, con difficoltà ma vincere, purché le decisioni siano prese ad Avigliano e nell’interesse della comunità. Nel centrodestra, simile situazione, con un nome che circola il giovane avvocato e segretario provinciale della Lega Giuseppe Mecca. Una vita nel volontariato e nell’associazionismo e il paese lo vive e lo conosce, per questo sta cercando di mentre in piedi una lista ampia come rappresentatività territoriale e sociale: di centrodestra ma oltre il centrodestra.

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