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“DECRETO ENORME, MISURE CONCRETE PER I CITTADINI”

L’intervista. Fase 2, parla la senatrice Gallicchio (M5S)

Senatrice Gallicchio, lei è componente del Movimento 5 Stelle nella commissione Bilancio del Senato. Finalmente questo Decreto Rilancio è pronto, ci dica. È un testo imponente, oltre 400 pagine e 250 articoli.
«Il Decreto Rilancio è ormai in dirittura d’arrivo. C’è voluto un po’ di tempo, ma si tratta di un provvedimento enorme, che vale ben 55 miliardi di euro, come 2 finanziarie. 25 miliardi per i lavoratori, 16 miliardi per le imprese. È la più grande manovra economica della storia del nostro Paese».

Una cifra di certo importante. Ma come verrà spesa?
«La norma rappresenta uno sforzo eccezionale di sostegno alle famiglie, ai lavoratori e alle imprese, con tanti interventi mirati e di impatto immediato, subito percepibili dai cittadini. Penso ad esempio al Reddito di Emergenza, che va ad aiutare le persone più bisognose. Ma penso anche ai contributi a fondo perduto per le imprese, al taglio dell’IRAP, 4 miliardi, una soluzione importante e concreta, che a giugno avrebbero dovuto versare e non lo dovranno fare. O la sospensione delle tasse fino al 16 settembre, la riduzione delle bollette, con l’azzeramento dei costi fissi. O ancora: la norma per gli affitti, la proroga sullo stop ai licenziamenti, la cassa integrazione da 9 a 18 settimane, il congedo parentale da 15 a 30 giorni, il bonus babysitter, le indennità di 600 euro che a maggio saliranno a 1.000 euro. Con questo decreto poniamo le basi per la ripartenza del Paese. E non solo».

Cosa intende?
«Tante delle misure contenute nel decreto hanno un orizzonte più ampio, puntano a incentivare il Paese a immaginare un futuro nuovo, all’insegna dell’innovazione, della semplificazione e della sostenibilità, economica e ambientale. Penso ad esempio allo smart working, che diventerà sempre più diffuso nei prossimi anni, penso agli incentivi per la mobilità elettrica, ma soprattutto alla norma sulla riqualificazione energetica e sismica. Una delle novità più significative del decreto viene infatti proprio dal fronte energia, con il potenziamento degli incentivi sismabonus ed ecobonus, che porterà la detrazione fiscale al 110%. Un “superbonus” che permetterà di realizzare lavori di efficientamento e messa in sicurezza delle abitazioni a costo zero per i cittadini. Si tratta di una misura straordinaria, che potrà avere un impatto enorme sul settore dell’edilizia e sull’economia italiana in generale, dando il via a un grande processo di efficientamento e modernizzazione del nostro Paese. Non vogliamo solo ritornare alla vita pre-crisi, alle nostre vecchie abitudini, ma riconvertire, creare nuove attività, nuovi lavori, rinnovare metodi e tipologie di servizi, cambiare il modo di pensare la nostra società».

Veniamo anche agli aspetti regionali. Per la Basilicata cosa c’è?
«Con il nuovo Decreto abbiamo pensato anche al problema dei trasporti e della mobilità regionale e abbiamo previsto il potenziamento della rete ferroviaria nel Sud, di cui beneficerà anche la nostra Basilicata. Con uno stanziamento di 25 milioni di euro per l’anno 2020 e 15 milioni per il 2021 diamo il via al finanziamento delle procedure per la progettazione e la realizzazione del sistema AV/AC, la cosiddetta Alta velocità. Un’opera strategica fondamentale, che la Basilicata aspettava da troppo tempo. La tratta ferroviaria in questione è la Taranto-Metaponto-Potenza-Battipaglia e ad occuparsene sarà Rete Ferroviaria Italiana SpA.
È già in corso un piano di interventi di potenziamento della linea Battipaglia-Potenza, che consentiranno un significativo miglioramento del servizio e dei tempi di percorrenza tra Napoli e Potenza. E adesso in programma abbiamo una serie di importanti interventi tecnologici ed infrastrutturali fino a Taranto, per aumentare la velocità della linea e ridurre i tempi di percorrenza, potenziare le prestazioni della rete per permettere la circolazione di treni più performanti e garantire un’offerta quantitativamente più alta. Finalmente un intervento strutturale per rinnovare il sistema ferroviario nella nostra regione, segno del nostro impegno verso il Mezzogiorno e che significa colmare il divario infrastrutturale delle regioni del Sud e migliorare i collegamenti con il resto del Paese, andando a recuperare un ritardo cronico, una frattura tra nord e sud che non è più accettabile».

In generale, come giudica la risposta della politica e del Paese all’emergenza?
«Penso che come MoVimento 5 Stelle, sia nel governo che nella maggioranza parlamentare, abbiamo prontamente messo in campo azioni mirate e concrete, dimostrando capacità di visione, coesione e unità di intenti, ma anche grande senso di responsabilità e spirito di servizio. Un comportamento ricambiato in maniera esemplare dai cittadini. Una reazione eccezionale, segno di grande maturità, solidarietà e senso del dovere. Grazie al duro lavoro e l’impegno quotidiano per il bene della comunità, tutti insieme supereremo questo momento critico e torneremo alla normalità, ma una normalità nuova, migliore».

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