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INDAGINE SULLO STATO DI SALUTE DEL PONTE

Un drone, il cestello per calarsi dall’alto e tecnici al lavoro per analizzare lo stato di conservazione del Ponte Pianello, voluto da Nitti


Dopo diversi solleciti, incontri e proposte, con ordinanza provinciale n. 2 è stata predisposta la chiusura totale del transito sul pluricentenario Ponte del Pianello in tutta la giornata di ieri 4maggio -salvo eventuali proroghe- per consentire l’esecuzione di una campagna di indagini, prove di laboratorio e prelievi da effettuare in sito, ad un approfondimento finalizzato alla conoscenza dei dati essenziali sul quale basare lo studio e le verifiche strutturali dello stesso Ponte.

«Quella di ieri -spiega ai cittadini Giovanni Setaro- è una verifica che guarda alla sicurezza della nostra comunità ma, nello stesso tempo, ci restituirà dati storicamente importanti. Si tratta di una verifica tecnica più unica che rara, in quanto, questa attività ci permetterà di capire cosa succede al calcestruzzo dopo oltre 100 anni. In ogni caso, in attesa dei dati ufficiali, prendiamo sempre il meglio da ogni situazione».

Il percorso alternativo è stato la strada comunale San Biagio-Braida-Campo sportivo che collega la SP ex SS 7 Appia alla SP 17 di Capodigiano in prossimità dell’ospedale.

«La chiusura per l’approfondimento delle indagini -spiega la missiva dell’Ufficio Viabilità e Trasporti- si rende necessaria viste le comunicazioni del Comune di Muro Lucano, il sopralluogo effettuato da parte dei funzionari dell’Ente Provinciale, la necessità di procedere mediante una campagna di indagini, prove di laboratorio e prelievi effettuati un sito, ad un approfondimento finalizzato alla conoscenza dei dati essenziali sul quale basare lo studio e le verifiche strutturali sul ponte Pianello, la nota del responsabile dell’Area centro ingegnere Domenico Gerardo Tornincasa, rilevata l’esigenza e l’urgenza degli interventi di verifica dello stato di conservazione della struttura ed il ripristino degli elementi ammalorati» scrive l’Ufficio Viabilità e Trasporti».

«Finalmente –aveva già asserito in merito il sindaco di Muro Lucano- conosceremo lo stato di salute dell’importante manufatto in calcestruzzo armato nato nel biennio 1916-1918 sotto l’indirizzo politico di Nitti, ad opera dell’allora Sindaco Pistolese. Un momento importante per la nostra comunità in quanto il Ponte del Pianello è il simbolo che rappresenta la nostra storia, il nostro carattere, la nostra cultura. Monitoreremo le attività ed, insieme alla Provincia, decideremo il da farsi per garantire la massima tranquillità a tutti i cittadini, nel rispetto della stessa opera» conclude il primo cittadino.

Il ponte in cemento armato, ad arco parabolico, venne costruito nel biennio 1916-18, ad opera del sindaco commissario ingegnere Luigi Pistolese, con l’indirizzo e l’appoggio politico di Francesco Saverio Nitti. L’imponente opera congiunge l’abitato di Muro Lucano con la frazione di Capodigiano, distante dal paese circa 3 km, e sostituì il Sentiero delle Ripe. Fu il primo e più importante manufatto in calcestruzzo armato costruito in Lucania. Dati alla mano l’opera misura 76,30 metri di lunghezza e 5,20 di larghezza. La luce dell’arco parabolico è di 40m, e tra il piano stradale ed il fondo del sottostante burrone corre la vertiginosa altezza di 105 metri. Il progetto venne redatto dalla ditta Di Stefano-Gasparri-Mignucci di Milano, e la direzione lavori venne affidata all’ing. Domenico De Mascellis di Potenza.

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