AttualitàBasilicata

FAKE NEWS SU TRUFFATORI ARMATI

È circolata insistentemente negli ultimi giorni una notizia che riguarda un raggiro sulla consegna di mascherine: è una bufala

Continua la lotta di Cronache Lucane contro le fake news, pericolosissimi veicoli di panico sociale.
Questi i fatti: un presunto, allarmistico messaggio (in foto), è circolato nei giorni scorsi. Il messaggio parlava di una presunta coppia di truffatori che, con la scusa della «consegna di mascherine» avrebbe approfittato dell’ingenuità altrui per introdursi in casa e sgraffignare tutto, per giunta armati e pericolosi.
Ebbene, com’era lecito attendersi, la notizia è totalmente infondata: basta (anzi, basterebbe) utilizzare gli strumenti che la tecnologia ci ha regalato, gli smartphone, che hanno un’utilità sul serio, oltre che diffondere “buongiorni” e fare dirette con l’ennesimo, #iorestoacasa.
Le immagini non sono state catturate in Italia, bensì in Germania come riporta questo articolo pubblicato su Polizeiticker il 23 febbraio.
I due uomini hanno assaltato l’appartamento di quattro donne durante la notte del 20 dicembre 2019, nel quartiere Schützenstraße di Düsseldorf (le prove, nelle foto).
Una volta entrati nell’appartamento i due rapinatori hanno minacciato le donne con una pistola e le hanno derubate per poi darsi alla fuga.
Le immagini sono attribuite alla Polizia del capoluogo tedesco. Quindi, non ci sono rapinatori armati che girano per gli appartamenti con la scusa di consegnare mascherine donate dal Comune.
Ma, come detto, è il terzo caso nell’ultima decina di giorni: Cronache ha infatti smascherato una bufala riguardante Poggio Tre Galli, che sarebbe stata invasa da casi di congiuntiviti denunciate da una farmacia locale (che abbiamo contattato ed ha, naturalmente, confermato l’infondatezza della questione), ed una più chirurgica, che ha preso di mira un’azienda di ristorazione di Potenza annunciando la presunta positività al Covid-19 dei gestori. Ricordiamo a tutti i buontemponi che, secondo l’articolo 605 del Codice Penale, «chiunque pubblica o diffonde notizie false, esagerate o tendenziose, per le quali possa essere turbato l’ordine pubblico, è punito, se il fatto non costituisce un più grave reato, con l’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda fino a euro 309».

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