AttualitàBasilicata

CRISI, ALLARME TRA GLI AGENTI DI COMMERCIO

La Fnaarc reputa insufficienti le misure del “Cura Italia” per l’intermediazione commerciale


Le misure contenute nel decreto legge “Cura Italia” da sole risultano ampiamente insufficienti ad aiutare migliaia di agenti di commercio in difficoltà e necessitano di chiarimenti. E’ il commento del presidente provinciale di Fnaarc (Federazione Agenti e Rappresentanti di Commercio aderente a Confcommercio) Angelo Lovallo riferendo che «la Fnaarc, insieme ad altre associazioni di categoria, ha richiesto al Premier Conte precisazioni. L’atteso decreto legge contiene, tra l’altro, misure di sostegno economico alle imprese e a varie categorie del lavoro autonomo e, in particolare, all’art. 28, dispone una indennità per i lavoratori autonomi, tra cui si devono annoverare gli agenti e rappresentanti di commercio». Alberto Petranzan, Presidente FNAARC,  commenta le prime misure prese dal Cda di Enasarco: «Riteniamo il primo stanziamento di 8,4 milioni di euro una misura tempestiva. Enasarco ha messo a disposizione dei suoi iscritti tutte le risorse, ad oggi, disponibili. Sappiamo che è un primo stanziamento e siamo fiduciosi che il Governo accolga la nostra proposta di consentire alla Fondazione di utilizzare parte dell’avanzo di bilancio 2019 per un ulteriore sostegno. Siamo certi – conclude Petranzan – che Enasarco troverà una modalità snella e veloce per l’erogazione delle risorse stanziate».

Fnarc ricorda che circa 50.000 agenti hanno perso il proprio lavoro in questi ultimi 10 anni, a causa della disintermediazione commerciale e l’affermarsi dell’e-commerce.« In Basilicata si compone di circa 1200 lavoratori autonomi -evidenzia Lovallo- e pesa un calo medio degli ordinativi del 25- 30% e una riduzione annua del numero di agenti».

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