BasilicataCronaca

PLASTICHE MELFI: OMBRE DELOCALIZZAZIONE FIAT

Il tavolo in Regione non convince i sindacati sui livelli occupazionali

Nonostante l’incontro in Regione con l’azienda Plastiche Melfi del Gruppo Sapa e l’assessore regionale Cupparo, i sindacati sul futuro dell’impianto che produce componentistica per la Fca-Sata non si fidano. Lo “scotto” del blitz notturno per portare via gli stampi dei pezzi in produzione è ancora forte. Palpabile il timore degli operai per la paventata delocalizzazione fuori dalla Basilicata. Plastiche Melfi rappresenta una sorta di presidio ideologico contro lo “smontaggio” dell’indotto Fiat in Basilicata per esportarlo, al fine di ridurre i costi, altrove. I lavoratori sono in cassa integrazione perché lo stabilimento è chiuso per lavori dopo l’incendio che l’estate scorsa si è sviluppato all’interno della fabbrica. Con l’incontro due cose hanno chiesto i sindacati a tutela dei 40 lavoratori: conoscere la data di riapertura della fabbrica e avere garanzie sui livelli occupazionali. Sul primo tema l’azienda ha dichiarato che la data di ripresa attività è il 20 aprile prossimo. Servono 7 settimane, di cui 3 per la pulizia e lo smaltimento dei materiali bruciati e 4 per lo smantellamento e la ricostruzione del muro divisorio danneggiato dall’incendio. Sul secondo tema, invece, permangono dubbi. Le organizzazioni sindacali, però, come da verbale dell’incontro « ritengono fondamentale la presentazione da parte dell’azienda di un cronoprogramma dettagliato in merito alle attività produttive da realizzare al fine di salvaguardare tutti i livelli occupazionali, ripristinando in tal modo tutti gli impianti di sito»

 


 

 

 

 


 

 

Ferdinando Moliterni

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