BasilicataCronaca

M5S: CARLUCCI NUOVA CONSIGLIERA REGIONALE

Riconteggio fatale: Giorgetti out. Il Tar dà ragione alla neo eletta


Il Tribunale amministrativo regionale (Tar) della Basilicata ha corretto «il risultato elettorale, sostituendo nella carica di consigliere regionale per la lista “Movimento 5 Stelle” la signora Carlucci al signor Giorgetti». Da meno 10 voti a più 3 preferenze: remuntada in differita, ma comunque effettiva e storica. Gino Giorgetti non è più un consigliere regionale del Movimento 5stelle. Il Tribunale amministrativo regionale della Basilicata ha accolto il ricorso dell’allora prima dei non eletti Carmela Carlucci, che alle regionali del 24 marzo scorso aveva visto il progetto dell’ingresso tra i banchi del Consiglio regionale scontrarsi contro uno scarto, tra lei e il vincitore all’epoca, di soli 7 voti. Adesso Carlucci è la vera «ultima degli eletti alla carica di consigliere regionale per la lista “Movimento 5 Stelle”». La partita interna al Movimento 5stelle era finita 2977 preferenze per Giorgetti a 2970 voti per Carlucci, risultata così la prima dei non eletti. Se uno vale uno, come da principio morale vigente in teoria tra i pentastellati, il cambio in Consiglio regionale non dovrebbe rappresentare un evento infausto per il Movimento pentastellato lucano. Quantomeno però dal punto di vista personale, il diretto interessato Giorgetti potrebbe non averla presa bene. Il suo collegio difensivo che lo ha rappresentato dinanzi ai giudici amministrativi lucani , costituito dagli avvocati Luigi Petrone, Angela Bisogno e Franco Gagliardi La Gala, non alzerà facilmente bandiera bianca. Da ambienti vicini all’ex consigliere regionale Giorgetti era trapelato come nell’ipotesi di un verdetto sfavorevole, come poi è accaduto, l’appello al Consiglio di Stato sarebbe stato quasi scontato. Ad ogni modo il seggio rimane nel Vulture-Melfese, Carlucci, rappresentata e difesa dall’avvocato Virgilio Di Lonardo, è, infatti, di Rionero in Vulture, mentre Giorgetti è di Melfi. La neo eletta consigliere regionale è stata premiata proprio dalla sua cittadina. Il ricorso vinto è stato deciso dal riconteggio dei voti della sezione numero 9 di Rionero in Vulture. Carlucci ha impugnato la proclamazione degli eletti perchè, come sostenuto nel ricorso, le preferenze da assegnare a Giorgetti non dovevano essere 36, ma 26. Di conseguenza quei 10 voti in più avevano comportato una «modifica dell’esito elettorale». Già dal giorno del riconteggio, avvenuto a settembre, contestualmente alle operazioni Giorgetti ha anche presentato denuncia alla Digos, intervenne la scientifica, per presunta manipolazione del pacco contenente le schede elettorali, era trapelata l’indiscrezione che il controllo disposto dal Tar si fosse risolto con un risultato che ribaltava l’esito del 24 marzo. Il Tar si è pronunciato anche sulla denuncia alla Digos. In relazione «alla supposta manomissione del plico contenente le schede», è stato rilevato che «impregiudicati gli accertamenti demandati alla competente Autorità giudiziaria», il verbale delle operazioni di verificazione, pur dando atto che «il plico risulta danneggiato in alcuni punti, alquanto sbiadito in alcuni tratti», attestava che il pacco «comunque risulta essere stato timbrato, siglato e chiuso con un nastro adesivo, anche se alquanto sconnesso». Oltre la denuncia, per il resto il passaggio è stato dall’ufficiosità all’ufficialità. L’esito della verificazione, espletata da un vice Prefetto designato dal Prefetto di Potenza, come si apprende dalla sentenza, e svoltasi presso gli uffici regionali, «ha confermato la fondatezza dell’assunto ricorsuale». Poichè «entrambe le tabelle di scrutinio della sezione elettorale numero 9 del Comune di Rionero in Vulture, relative alla lista “Movimento 5 Stelle” espongono 26 preferenze in favore del candidato Giorgetti», e non 36. Il «riconteggio delle 202 schede recanti il voto in favore della lista “Movimento 5 Stelle” – hanno scritto i giudici – ha confermato il medesimo minor numero di preferenze in favore del predetto candidato». Di conseguenza le prove «convergono» nel dimostrare «l’erroneità del numero di preferenze riportate nel verbale delle operazioni dell’ufficio elettorale di sezione» in favore di Giorgetti e all’epoca a lui assegnate. L’anticipazione dell’udienza, originariamente fissata a febbraio, chiesta e ottenuta da Carlucci, è stato un altro elemento che, alla vigilia della sentenza, aveva fatto prevedere che per la rionerese il vento fosse favorevole. Un altro mese di mandato irregolare è stato evitato all’ex consigliere regionale Giorgetti. Adesso, tra le altre cose, si aprono scenari anche economici e relativi alle retribuzioni non incassate, in questi mesi di legislatura, da Carlucci, ma da Giorgetti. Un ultimo dettaglio riguarda un’altra delle contromosse attuate da Giorgetti. A sua volta l’ex consigliere regionale ha denunciato incongruenze dei voti di preferenza assegnati a Carlucci presso altre sezioni elettorali, come a San Fele e a Montemilone. Nel merito il Tar ha spiegato che «è sufficiente evidenziare che dette contestazioni sono inammissibili in quanto non formulate attraverso motivi di ricorso e, dunque, estranee all’odierno thema decidendum». Per questi e altri motivi il ricorso è stato accolto e Carmela Carlucci è da ieri sera la nuova consigliera regionale del Movimento 5 stelle.

Ferdinando Moliterni

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