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IN DIE NATALIS. TRA STORIA E MITO

Fu lo stesso Federico II a scegliere il 26 dicembre come data di nascita. Di certo solo il luogo: Jesi

DI LEONARDO PISANI

Era una fredda notte di un Natale di tanto tempo fa, c’era un castello e una regina rimasta sola perché il suo regale marito era partito in guerra, e che aspettava un bimbo, figlio dell’Imperatore e decise di farlo nascere in una tenda, al freddo e al gelo davanti a tutto il popolo.  Può sembrare l’inizio di una fiaba per bambini, invece no, tutto vero quasi: in questo modo forse nacque Federico Ruggero Costantino di Staufen, che passò alla storia come lo Stupor Mundi. Un evento dove mito e realtà, storia e leggenda, si fondono. Di certo si ha solo il luogo di nascita Jesi e l’anno 1194, per il resto  ci sono diverse ipotesi a partire dal giorno e dove effettivamente il futuro imperatore nacque, la tradizione vuole il 26 dicembre e una delle fonti fu Riccardo di San Germano nella sua Chronica descrivendo la ricorrenza che l’Imperatore istituì nel 1233 in tutto il Regno per celebrare il suo genetliaco mutuando un’antica usanza degli imperatori romani: «Imperator diem natalis sui per totum Regnum suum mandat in festo beati Protomartyris Stephani magnifice celebrandum». Così anche la nascita in una pubblica piazza di Jesi fa parte della tradizione.

La madre, Costanza  D’Altavilla, figlia del grande  Re Ruggero II il normanno pur se in età avanzata  con sorpresa di tutti aspettava un figlio, lontana dal suo regno di Sicilia  e lontana dal consorte Enrico IV  nella piazza di Jesi  partorì il suo unico figlio, che divenne, Imperatore e Re di Gerusalemme. Ripetiamo, non è un racconto per bambini, ma fu realtà, era l’anno 1194, Costanza D’Altavilla, era una figlia postuma, nata dopo la morte del padre,  il grande Ruggero II il Normanno, colui che unificò tutti i possedimenti normanni conquistati – partendo dalla vicina Melfi durante l’epopea dei figli cadetti di Tancredi D’Hauteville, Drogone, i due Guglielmo, Roberto il Guiscardo e Ruggero il Gran Conte, stava scendendo dalla Germania per giungere in Sicilia, ove lo attendeva il marito Enrico IV Staufen, l’imperatore del Sacro Romano Impero. Costanza la Normanna era incinta, portava in grembo l’erede dei troni di Svevia e di quello degli Altavilla; nel freddo inverno di quel dicembre del 1194 fu costretta a fermarsi a Jesi, territorio marchigiano sotto la tutela imperiale.  Lì, onde evitare voci calunniose che dicevano che in realtà la sua era una falsa gravidanza, fece montare una tenda nella piazza principale di Jesi e aspettò, finché in pubblico partorì  il 26 dicembre colui che poi fu chiamato Stupor Mundi. Federico di Svevia, erede e nipote di due leggendari monarchi Federico Barbarossa e Ruggero di Altavilla. Al bambino quasi profeticamente fu battezzato con i nomi  Federico Ruggero Costantino, “Federico” per indicarlo a futura guida dei principi germanici quale nipote di Federico Barbarossa, “Ruggero” per sottolineare la legittima pretesa alla corona del Regno di Sicilia quale discendente di Ruggero II e Costantino quasi a indicare il mai sopito sogno dei Normanni d’Italia di andare a Oriente sulle orme del Guiscardo e di Boemondo E Tancredi D’Altavilla.

Alla ormai conosciuta descrizione di questi festeggiamenti che Riccardo di San Germano narra nella sua Chronica: descrivendo la ricorrenza apprendiamo che «Il giorno natalizio dell’imperatore fu la prima festa che prese parte tutto il popolo di Sicilia: saraceni e greci, ebrei e cristiani».

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