Attualità

MALTEMPO: AL VIA LA STIMA DEI DANNI

A Matera e nel Metapontino danni ingenti a coltivazioni, edifici e infrastrutture

Pioggia torrenziale, quattro ore di tromba d’aria e fiumi d’acqua e fango che hanno attraversato vie, viuzze e danneggiato case: sarà tristemente indimenticabile il nubifragio occorso nei giorni scorsi a Matera e nel Metapontino. Una situazione disastrosa per un territorio già in condizioni difficili. E, dopo che il furore naturale si è calmato e l’allerta è rientrata, non resta che l’impietosa e mesta conta dei danni. Policoro è stato il centro più vessato e devastato in assoluto: le zone più periferiche del paese sono senza elettricità, perché la tromba d’aria ha divelto decine e decine di palizzate della luce. Un ritorno alla normalità che sarà difficile e complicato, anche perché il nubifragio ha ridotto a brandelli anche una serie di strade dell’entroterra. Una tromba d’aria con raffiche che hanno toccato i 120 km/h e che hanno ridotto in macerie tante strutture agricole del territorio, assieme a case coloniche e, addirittura, danneggiato seriamente strutture in cemento. Per ripristinare uno status di normalità, da ieri mattina si sono attivate diverse squadre tecniche dell’Enel e Telecom, le quali sono alacremente al lavoro per ripristinare l’erogazione di corrente elettrica e l’accesso alle linee telefoniche. Mentre, per quanto concerne strade e boschi, il sindaco di Policoro Mascia ha fatto riferimento al Consorzio di Bonifica per procedere alla “pulizia” dai detriti delle principali arterie di comunicazione locali. In tutto questo, data la gravità e l’estensione del violento fenomeno atmosferico, sono ancora in corso le stime dei danni effettivi all’economia agricola locale. Anche se, a prim’occhio, sembrano irrimediabilmente compromesse le produzioni in atto di agrumi, frutta e olive, queste ultime in fase di raccolta. Sulla questione è intervenuta Coldiretti Basilicata, che descrive una situazionedifficile: «Le serre per le colture di pregio del metapontino in queste ore sono messe a durissima prova, – spiega il presidente provinciale, Gianfranco Romano – in particolar modo nelle zone a ridosso della strada statale 106 jonica battute da venti di burrasca. Quasi tutte sono andate distrutte. Al momento è impossibile stimare i danni di questo ulteriore fenomeno meteorologico eccezionale, ma si teme che ancora una volta il settore agricolo sia costretto a ricostruire sulle macerie». Ed è proprio per questo che l’associazione di rappresentanza e assistenza dell’agricoltura italiana, ha sottolineato la necessità di «verificare le condizioni per lo stato di calamità nelle zone investite dal maltempo che ha colpito le coltivazioni di stagione in un momento in cui è in pieno svolgimento la raccolta delle olive e sono state fatte o si preparano i terreni per le semine autunnali». Nel buio totale, c’è qualche flebile fiammella di luce: «Grazie alle segnalazioni fatte nelle settimane scorse agli organi competenti da parte di Coldiretti Matera, con la richiesta di attuare un piano straordinario di pulizia dei canali e di manutenzione e potenziamento delle idrovore, la rete idrica del metapontino – prosegue Romano – sta reagendo discretamente alle piogge torrenziali di queste ore, con i canali che stanno facendo defluire le acque e dalle idrovore che stanno pompando l’acqua in eccesso» conclude Romano. E se purtroppo nella vicina Puglia si apprende con tristezza la notizia della morte di un anziano di Altamura, colpito da un ramo spezzato dalla furia del vento nel proprio giardino di casa, in Basilicata al momento non si contano fortunatamente vittime o feriti gravi. Anche a Matera, sommersa completamente da infiniti torrenti d’acqua e fango, la situazione sembra essersi placata, anche se la devastazione resta. Una situazione in città che sta tornando alla normalità. Venerdì mattina via Bruno Buozzi, in macerie dal nubifragio, tornerà pienamente fruibile e percorribile anche dalle auto negli orari non soggetti a restrizioni. Gli operai stanno al contempo lavorando al parziale rifacimento del basolato divelto dall’acqua. In piazza San Pietro Caveoso, invece, sono stati rimossi i numerosi detriti e oggi in mattinata si completerà la pulizia integrale. Squadre di operai sono al lavoro anche per rimuovere i tronchi e i rami degli alberi caduti in tutta la città.

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