Cronaca

ILVA, CHIESTA ARCHIVIAZIONE ACCUSE SUI RIVA

Sotto accusa erano finite 17 persone tra esponenti della famiglia proprietaria e professionisti

Mentre da un lato Arcelor Mittal, con il deposito al Tribunale di Milano dell’atto di citazione con cui chiede il recesso del contratto, rende ufficiale l’addio all’ex Ilva, dall’altro la Procura di Milano chiede l’archiviazione del fascicolo ‘contenitorè da cui sono nate le varie indagini sui Riva e sui professionisti che li hanno assistiti nelle vicende che riguardano il Gruppo un tempo proprietario del polo siderurgico.

La richiesta, firmata dai pm Stefano Civardi e Mauro Clerici, riguarda 17 persone, tra esponenti della famiglia Riva e una serie di professionisti, che erano finiti indagati a vario titolo per bancarotta, appropriazione indebita, riciclaggio e reati fiscali in alcune vicende che hanno riguardato il Gruppo, compresa la Riva Fire, e per le quali gli accertamenti hanno portato gli inquirenti a ritenere che debbano essere scagionati.

Tra i nomi che compaiono nella istanza di archiviazione della Procura, oltre a quello dell’allora vice presidente Fabio Arturo, per altro assolto lo scorso luglio nella tranche dell’inchiesta che riguardava il crac della holding ma condannato, con altri, nel caso che riguarda la truffa allo Stato, ci sono anche quelli di Claudio, Nicola, Daniele, Cesare Federico e Angelo Massimo Riva, di Alfredo Lo Monaco, ex presidente della finanziaria svizzera Eufintrade, dove transitavano i soldi, Agostino Alberti, consigliere delegato della società svizzera Ilva Sa e di altri che hanno affiancato gli imprenditori nella loro attività. Ora sulla richiesta dovrà decidere il gip Raffaella Mascarino.

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