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Un Paese, che deve mettere sotto scorta, la 90enne Liliana Segre, quanto realMENTE è sprofondato in basso ?

“Ogni minuto della nostra vita va goduto e sofferto. Bisogna studiare, vedere le cose belle che abbiamo intorno, combattere quelle brutte e non perdere tempo a scrivere a una 90enne per augurarle la morte. Tanto c’è già la natura che ci pensa”

LILIANA SEGRE in Senato
Un Paese, che deve mettere sotto scorta, Liliana Segre, quanto realMENTE è sprofondato in basso ?
I carabinieri garantiranno la scorta alla senatrice a vita, LILIANA #SEGRE

Da oggi, i carabinieri del Comando provinciale di Milano garantiranno la scorta alla senatrice a vita Liliana Segre, deportata nel gennaio del 1944 dal binario 21 della stazione Centrale al campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau, e sopravvissuta all’Olocausto.

I carabinieri garantiranno la scorta alla senatrice a vita, LILIANA #SEGRE che attraverso i canali dei social network riceve in media ogni giorno 200 messaggi di odio

 

La misura di protezione, da tempo sotto esame, è stata disposta nel pomeriggio di mercoledì, durante il Comitato per la sicurezza e l’ordine pubblico presieduto dal prefetto Renato Saccone e con al tavolo i vertici cittadini delle forze dell’ordine.

Mai avrebbe pensato che a 90 anni, sopravvissuta ai campi di sterminio, si sarebbe ritrovata a doversi muovere sotto scorta per questioni di sicurezza nella sua città, nel suo Paese. Da oggi due carabinieri “veglieranno” su di lei. Stupidità, ignoranza, antisemitismo: fate voi

Ha visto di tutto nel corso della sua lunga vita, ha vissuto l’orrore.

Forse mai avrebbe pensato che a 90 anni, sopravvissuta ai campi di sterminio, si sarebbe ritrovata a doversi muovere sotto scorta per questioni di sicurezza nella sua città, nel suo Paese.

Come può avere nemici una figura specchiata come quella di Liliana Segre?

E invece dalla giornata di oggi due carabinieri “veglieranno” su di lei.

La misura di protezione è stata ratificata mercoledì mattina dal prefetto di Milano Renato Saccone.

Il provvedimento è dovuto principalmente all’escalation vergognosa di insulti e minacce contro la senatrice.

La misura di protezione, era da tempo sotto esame per i tantissimi messaggi di insulti e le minacce, soprattutto via web, che la Segre riceve.

Negli ultimi giorni c’è stata una decisa accelerazione.

Liliana Segre è (e sarà sempre) impegnatissima nel diffondere la sua testimonianza di vita di deportata nel 1944 nel campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau e sopravvissuta alla Shoah.

ILIANA SEGRE in SENATO

L’ultimo episodio 48 ore fa.

Uno striscione di Forza Nuova è apparso martedì mattina di fronte al Municipio 6, poco prima che iniziasse l’incontro di Liliana Segre e di don Gino Rigoldi con gli studenti del quartiere.

Aveva commentato Roberto Cenati, presidente dell’ANPI provinciale di Milano

“Manifestiamo la nostra profonda indignazione per questa ulteriore provocazione che offende le tradizioni antifasciste della nostra città. Esprimiamo la nostra solidarietà a Liliana Segre, instancabile testimone della Shoah e delle nefandezze del nazifascismo, oggetto di vili attacchi sui social e di vergognosi insulti antisemiti che quotidianamente le vengono rivolti. Liliana è per tutti noi riferimento fondamentale per il suo continuo richiamo a non essere indifferenti di fronte alle ingiustizie, alle discriminazioni e alla deriva xenofoba e antisemita che sta investendo l’Europa e il nostro Paese”

 

Quanto è sprofondato in basso un Paese che deve mettere sotto scorta Liliana Segre?

Liliana Segre sotto scorta

La scorta alla senatrice Segre segna un punto molto basso del nostro vivere civile.

Che Paese è diventato quello costretto a mettere sotto scorta un’anziana donna la cui unica “colpa” è ricordare a tutti, con le sue parole, di essere stata deportata dai nazisti in un campo di concentramento 75 anni fa?

Il livello del dibattito pubblico oggi è così basso, e l’ignoranza così pervasiva da essere mostrata come un trofeo, che la notizia della scorta a Segre per assurdo scatenerà altri insulti, altro antisemitismo.

Riportiamo a titolo di esempio un messaggio pubblicato su Twitter stamane (per privacy e decenza vi risparmiamo il nome dell’autore):

“Da Saviano a Segre tutta la sinistra gira con la scorta. Di onore. Nessuno li minaccia. Noi paghiamo e la polizia per difenderci manca. A Milano non vedi una pattuglia se non in certi luoghi centrali e raramente”

Stupidità, ignoranza, antisemitismo: fate voi.

Meglio dare spazio alle parole della stessa Liliana Segre:

“Ogni minuto della nostra vita va goduto e sofferto. Bisogna studiare, vedere le cose belle che abbiamo intorno, combattere quelle brutte e non perdere tempo a scrivere a una 90enne per augurarle la morte. Tanto c’è già la natura che ci pensa”

Pochi giorni fa le opposizioni si sono astenute al Senato sulla mozione Segre per l’istituzione di una Commissione straordinaria per il contrasto ai fenomeni dell’intolleranza, del razzismo, dell’antisemitismo e dell’istigazione all’odio e alla violenza.

Se nemmeno in parlamento, il luogo in cui “si fa” la democrazia, si riescono a evitare pelosissimi “distinguo” sull’antisemitismo, non c’è da stupirsi di eventuali rigurgiti della parte peggiore del Paese.

ALCUNI COMMENTI A CALDO

Alessandra Angeli:

“Sono basita dalla notizia, per garantire la libertà a una donna, ottuagenaria, una sopravvissuta a cui è già stata tolta una volta, quando era una bambina, le si deve togliere nuovamente, affidandola a una scorta. Un paese senza memoria è un paese senza un futuro”

Iacopo Melio

“L’assegnazione della scorta a Liliana Segre, a 89 anni, è una sconfitta vergognosa. Una Donna che in un Paese civile sarebbe dovuta essere protetta da tutti i cittadini, riconoscendo sia il suo valore umano che le atrocità subite dall’ombra che qualcuno, in quell’odio rivoltole, continua a sostenere (per di più, talvolta, negando). Che adesso possa portare in giro la sua testimonianza con più forza e serenità: per noi, i nostri figli, chiunque speri in un domani più umano”

Emanuele Cavallaro Sindaco di RUBIERA

“Liliana Segre da oggi è sotto scorta. Lo ha deciso il Prefetto. E’ veramente terribile. Un onore per chi si troverà a proteggerla: ma l’idea che chi è sopravvissuto al campo di sterminio oggi debba vivere blindato fa semplicemente orrore. La mia solidarietà, senatrice”

Nicola Zingaretti

“A pochi mesi dagli anni 20 di questo nuovo secolo, a una donna straordinaria come Liliana Segre viene assegnata una scorta: potrebbe essere vittima di attacchi razzisti. Di fatto in qualche modo si limita o si vincola la sua possibilità di vivere libera. Non laviamocene le mani. Dobbiamo difenderla tutte e tutti facendo scudo con la forza delle idee e l’impegno civile. Ogni giorno. Affinché gli anni 20 del 2000 siano anni di riscatto della dignità umana, di libertà e democrazia”
LILIANA SEGRE

 

La scorta a Liliana Segre dimostra che tutto quello per cui si sta battendo, dall’odio all’antisemitismo, è ancora vivo e va sconfitto. Cara Liliana, non sarai sola. Nelle tue battaglie, contami sempre al tuo fianco
Laura BOLDRINI con Liliana SEGRE

Liliana Segre a braccetto di due uomini della scorta, che da oggi saranno con lei, nel cuore della sua Milano.

È la prima immagine della sua nuova quotidianità dopo la decisione presa mercoledì, in base alla quale a garantire tutela alla senatrice a vita, 89 anni, superstite e testimone della Shoah, saranno i carabinieri del Comando provinciale di Milano.

Il provvedimento è stato disposto durante il Comitato per la sicurezza e l’ordine pubblico presieduto dal prefetto Renato Saccone e con al tavolo i vertici cittadini delle forze dell’ordine.

E così, il giorno dopo, Liliana Segre è arrivata alla Scala, dove era previsto un evento pubblico, accompagnata da due carabinieri che la proteggono dal clima di insulti e minacce che si è di recente aggravato (di Alessia Rastelli)

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