Eventi e Cultura

LA CAVA DEI DINOSAURI APRE AL PUBBLICO

La cava delle orme di dinosauro di Altamura, il geosito è stato scoperto nel 1999


Arriva subito una risposta positiva per numero di presenze e richieste Illustrati primi risultati degli studi scientifici dell’Università di Bari: circa 20.000 orme. Circa 150 persone, oltre a gruppi di autorità locali e di docenti universitari, hanno preso parte alle due mattinate del 17 e del 19 ottobre di apertura straordinaria di Cava Pontrelli, la cava delle orme di dinosauro di Altamura, in occasione della settima edizione della “Settimana del Pianeta Terra”.

Si è trattato del secondo evento pubblico di comunicazione dello stato di avanzamento degli “interventi urgenti di protezione e conservazione delle impronte di dinosauro e della paleosuperficie” (Progetto finanziato con Programma triennale ai sensi dell’art.1, commi 9 e 10, della Legge n.190 del 23.12.2014 – D.M. del 28.01.2016).

Si ricorda, infatti, che il sito è ancora cantiere: la cava è interessata da un profondo intervento di ripulitura, documentazione e analisi e conservazione della superficie a impronte e di messa in sicurezza dei fronti di cava, per volere del Segretariato Regionale Mibact per la Puglia, la Soprintendenza Archeologia belle arti e paesaggio per la Città Metropolitana di Bari e il Comune di Altamura.

Per tale ragione la partecipazione è stata limitata a piccoli gruppi di persone che hanno potuto conoscere anche lo stato di avanzamento delle attività nella cava grazie alle visite guidate da parte di esperti. Il numero di richieste di prenotazione è stato elevatissimo. Pertanto a novembre e dicembre sono previste altre iniziative di coinvolgimento delle scuole e del territorio, con accesso alla cava.

Il geosito è stato scoperto nel 1999. La paleosuperficie è vincolata dallo Stato mentre la proprietà dell’area di cava è del Comune di Altamura. Solo a seguito di tale acquisizione è stato possibile avviare le preliminari operazioni di protezione e conservazione delle impronte, così come previste dal progetto redatto dalle strutture periferiche del Mibact: il Segretariato Regionale Mibact per la Puglia e la Soprintendenza Archeologia belle arti e paesaggio per la Città Metropolitana di Bari.

 

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