Politica

ALUNNI DISABILI: MISURA COLMA, È SCIOPERO

Le “toppe ” dell’assessore Cupparo non convincono: negato diritto allo studio


Assistenza scolastica alunni con disabilità: il punto di rottura è stato superato e il 7 novembre prossimo ci sarà un grande sciopero da parte dei lavoratori del settore nelle scuole dell’infanzia primaria e secondaria. Sulla mancata presenza nelle classi lucane degli operatori di assistenza e addetti alla comunicazione per alunni con disabilità di tipo fisico, con conseguenti problemi di autonomia, e per scolari con disabilità sensoriale, dalla Regione non arrivano risposte e soprattutto dall’assessore regionale Franco Cupparo, che ha la delega al sistema scolastico, e dal Dg del Dipartimento politiche di sviluppo, lavoro, formazione e ricerca, Marika Panetta, non vengono sbloccati tutti i fondi necessari. In Basilicata la prima campanella del nuovo anno scolastico 2019-2020 ha suonato l’11 settembre scorso. Lo stesso giorno i lavoratori del settore avevano già proclamato lo stato di agitazione a favore degli alunni disabili frequentanti le scuole dell’infanzia primaria e secondaria. Nel tavolo svoltosi in Prefettura a Potenza, lo scorso 2 ottobre, tra sindacati, Comune, Regione e cooperative del settore, le stesse società cooperative aveva comunicato la volontà di applicare il livello B1 a tutte le lavoratrici nonostante l’impegno di inquadrare il personale nel giusto livello di appartenenza. Da allora, però, nulla è cambiato. In Basilicata continua a persistere una grave lesione del diritto allo studio in danno degli alunni con disabilità. La misura è più che colma e lo sciopero annunciato dalla Uil, Cisl e Cgil è soltanto uno dei molteplici sbocchi di un allarmante climax di protesta che dall’assessore Cupparo è, invece, pressoché ignorato. «Ad aggravare la situazione – ha spiegato il sindacalista della Uiltucs Basilicata, Donato Rosa – il dato che tutte le parti sociali siano venute a conoscenza durante la riunione da parte dell’Assessore al ramo, che le ore richieste dagli Istituti scolastici ammonterebbero a circa 90mila ore a fronte delle 34mila ore previste dal bando di gara». Sarebbe, pertanto, coperto circa solo un terzo del totale. «Per questo – ha sottolineato Rosa – non abbiamo nessuna certezza che verrà garantito il diritto allo studio». In tema di assistenza scolastica, quando agli alunni con disabilità viene assegnato per il sostegno scolastico un numero insufficiente di ore settimanali, come puntualmente continua a ribadire il Tribunale amministrativo regionale (Tar) «il provvedimento finale dell’Istituto scolastico attributivo di un determinato numero di ore di insegnamento di sostegno non si può basare su un vincolo derivante dalla carenza di risorse economiche che non possono, in modo assoluto, condizionare il diritto al sostegno sino a esigere e sacrificare il diritto fondamentale allo studio e all’istruzione». Per questo e altri motivi, la Regione Basilicata, e nello specifico l’assessore Cupparo non ha alternative all’unica strada percorribile: reperire e sbloccare tutti i fondi necessari a coprire l’intera richiesta oraria così come avanzata dalle scuole lucane. Che dal duo Cupparo-Panetta fosse in arrivo, nella migliore delle ipotesi, una sorta di “toppa a colori”, emergeva con evidente chiarezza dai numeri economici trionfalmente sciorinati, a ragione non veduta, dallo stesso assessore. Limitatamente alla sola città di Potenza, per esempio, l’assessore ha detto che sarebbero stati sbloccati 452mila euro quando, invece, ne servirebbero 1milione e 600mila euro

Ferdinando Moliterni

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