Politica

M5S, REGIONALI: RICONTEGGIO SHOCK, GIORGETTI OUT

Interviene la scientifica: ipotesi manomissione, Carlucci nuova consigliera


Le elezioni regionali non sono ancora finite. Il Consiglio regionale avrà una donna eletta in più: Carmela Carlucci. I posti in Consiglio, però, rimarranno invariati. Per cui Carlucci “soffierà” il posto a un collega. Collega che corrisponde al nome di Gino Giorgetti. Le rimonte “storiche” si sa , regalano grandi gioie a qualcuno e immensi dispiaceri ad altri. Sul campo da gioco, la sezione elettorale numero 9 di Rionero in Vulture, i due pretendenti si sono contesi la carica su un differenziale di sette voti di scarto con dieci preferenze “ballerine” in palio su un totale di 202 schede. È sull’asse Vulture- Melfese-Movimento 5 stelle che si è sviluppato l’ultimo scossone. Aveva perso la battaglia, ma non la guerra. Guerra che adesso è praticamente vinta. Con una “remuntada” politica, da aiutante infermiera presso la casa di riposo Kreisspital Pfaeffikon di Zurigo in Svizzera, nonchè da infermiera in sala medica presso Lear Corporation San Nicola di Melfi, e ancora da insegnante madre lingua in conversazione di lingua tedesca e da segretaria presso scuola di danza classica “Li Greci” a Rionero in Vulture, la prossima carriera professionale che Carlucci intraprenderà sarà quella del politico. Si sono svolte, ieri, in Regione le operazioni del riconteggio delle schede elettorali. Come fosse una “scena del delitto”, politicamente inteso e con i dovuti distinguo, in loco, al quarto piano, c’era anche la Polizia scientifica. I presenti incaricati di procedere al riconteggio hanno notato delle difformità sul pacco contenente le buste che non sarebbe stato trovato, a distanza di mesi dal voto del 24 marzo scorso, idoneamente sigillato. Una presunta manomissione del pacco si ripercuoterebbe a cascata sull’eventuale manomissione del suo contenuto: le schede elettorali. Di qui l’intervento della scientifica che ha fotografato lo stato dell’arte prima che l’istruttoria di verificazione avesse inizio e dopo, a operazione conclusa, ha sequestrato pacco e schede elettorali.A riconteggio ultimato, il verdetto. Quel meno sette della Carlucci nei confronti di Giorgetti si è trasformato in più 3: i dieci voti in palio della sezione 9 di Rionero in Vulture le sono stati “assegnati” tutti. Proprio sulle dieci preferenze che non facevano tornare i conti, Carlucci, impugnando la proclamazione degli eletti, avvenuta il 16 aprile scorso, aveva fatto ricorso al Tribunale amministrativo regionale (Tar). I giudici aveva accolto l’istanza della prima dei non eletti, incaricando il Prefetto di Potenza di procedere al riconteggio delle schede per quell’unica sezione. Contestualmente la data della sentenza era stata fissata al prossimo 12 febbraio. Come sostenuto da Carlucci in udienza, il numero delle preferenze assegnate a Giorgetti erroneo: non 36 come risultava agli atti, ma 26. Di qui l’«errore nella trascrizione delle preferenze assegnate a Giorgetti» che avrebbe alterato l’esito delle elezioni in riferimento specifico alla “lotta” elettorale interna al Movimento 5stelle tra Carlucci e Giorgetti. E di conseguenza l’incombente istruttorio: «Dovranno essere nuovamente scrutinate le 202 schede, recante il voto alla Lista Movimento 5 Stelle, ed accertato l’effettivo numero di voti riportato da Giorgetti». Tutto questo salvo nuovi colpi di scena dalle indagini sulle presunte manomissioni al contenitore delle schede elettorali.

Ferdinando Moliterni

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