Cronaca

TURISTA FRANCESE: APERTA INCHIESTA

La Procura sta vagliando l’ipotesi di ritardi nella gestione dell’emergenza

Dopo il ritrovamento del corpo senza vita del giovane escursionista francese Simon Gautier, morto nei giorni scorsi per una caduta accidentale nei pressi di San GIovanni a Piro, montano le polemiche per quanto riguarda la reattività dei soccorsi. E, proprio nelle scorse ore, si sta procedendo alla ricostruzione certosina di quanto è avvenuto dopo la tragica chiamata ai soccorsi, al centro del fascicolo aperto dalla Procura del Vallo della Lucania. Il giovane si sarebbe agganciato alla cella lucana inizialmente, interloquendo con il 118 della Basilicata. L’ambulanza del 118 sarebbe poi partita da Lagonegro verso la costa tirrenica, un’ora e quaranta minuti dopo il primo contatto, come ha riferito il direttore della postazione lucana del 118 Serafino Rizzo, inizialmente diretta verso l’area di Maratea, dopo aver ricevuto una posizione approssimativa dalla geolocalizzazione, intorno alle 10:30, fatta dalla prima chiamata, che ha esteso le ricerche ad un’area vasta circa 140 km. Ma, dalle ultime ricostruzioni degli inquirenti, sembrerebbe che il giovane sia purtroppo spirato circa 40 minuti dopo la prima, tragica telefonata ai soccorsi, a causa dell’emorragia provocata dalla frattura occorsa.

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