Attualità

IL COMMENTO DI NAPOLI SUL GAP NORD-SUD

«Perché non utilizzare i fondi europei per ridurre la dispersione scolastica?»

«Se non si interviene sulle disuguaglianze profonde, tra nord e sud e tra territori diversi nelle stesse regioni continueremo sempre a trovarci di fronte alle insufficienze rilevate dalle prove Invalsi ed al contemporaneo persistere di elevatissimi tassi di dispersione e abbandono scolastico». Questo il commento di Michele Napoli, capogruppo al Comune di Potenza di Fratelli d’Italia.

«I dati Invalsi – continua – vanno letti con attenzione perché in realtà gran parte del divario Nord-Sud è un divario dovuto alla maggiore varianza nel Mezzogiorno, vuol dire che nel Sud abbiamo molta più differenza tra scuole di indirizzi diversi e tra alunni all’interno della stessa scuola. Vuol dire che la scuola fallisce soprattutto nelle aree più deboli. Come afferma il direttore Swimez, Luca Bianchi, questo è il paradosso: stiamo discutendo di come aumentare gli stipendi agli insegnanti del Veneto quando invece dovremmo pagare il doppio gli insegnati che vanno a lavorare nelle aree marginali del Paese. Perché è lì che abbiamo bisogno dei migliori insegnati. Il gap tra Nord e Sud in termini di opportunità lavorative, opere infrastrutturali e contesti sociali si ripercuote anche sui banchi di scuola».

«La preoccupazione per i dati Invalsi va trasformata in iniziativa politica e la via della regionalizzazione – continus – sarebbe una catastrofe per il sistema di istruzione: una scelta che accentuerebbe ancor di più le differenze e le disuguaglianze. A leggere il testo delle bozze di intesa fra il Governo e le tre Regioni del Nord sull’ autonomia differenziata vi è una sola considerazione da fare: il diritto all’istruzione non si tocca. Perché in quelle intese viene sancita la fine del nostro sistema educativo nazionale di istruzione e formazione che verrebbe sostituito da un fantomatico sistema educativo regionale, rafforzando di fatto le disuguaglianze tra le regioni».

«Perché non utilizzare – conclude Napoli – i fondi europei per ridurre la dispersione scolastica? La scuola deve colmare le distanze socio-culturali, deve tornare ad essere vero centro di aggregazione».

 

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