Attualità

Giallo bilancio alla Lucana Film Commission

IL RETROSCENA La Fondazione è senza presidente e in attesa che il Bilancio venga definitivamente approvato. Ecco cosa c’è dietro…

Da una parte le luci delle Giornate del cinema lucano di Maratea finite sui media nazionali, in contraltare le ombre sulla Fondazione paralizzata da maggio scorso quando è venuto a mancare il presidente Luigi di Gianni, celebre documentarista, che nel corso di due mandati ha sempre governato tutti gli atti nel rispetto di Statuto e regolamenti. E proprio lo Statuto ha assegnato le funzione di presidente a Salvatore Verde, maestro elementare in pensione e giornalista pubblicista, in qualità di consigliere anziano del Cda che vede come altro membro Antonella Pellettieri. Una gestione molto notarile quella che conduce Verde a partire dall’atto propedeutico del Bilancio consuntivo 2018 che da Statuto va approvato entro giugno dell’anno successivo. Le diverse convocazioni avvenute tra Matera e Potenza non hanno mai raggiunto il numero dei soci necessari all’approvazione del documento contabile che ha regolarmente ricevuto l’approvazione del Collegio dei revisori. Alla prima riunione di Matera era presente solo la Provincia di Matera, alla seconda solo il Comune di Matera. Le ultime due convocazioni a Potenza sono andate deserte con la presenza del Consigliere anziano Verde e del direttore Leporace che assolve a funzioni di segretario verbalizzante. Un direttore che dovrebbe essere più stringente nelle comunicazioni con i soci e con l’opinione pubblica per spiegare quello che accade dietro le quinte dei festival e dei film in lavorazione a partire dal prossimo 007 che arriva a giorni in Basilicata. Ma le responsabilità più rilevanti da quello che apprendiamo sono imputabili al Consigliere anziano che soprattutto negli ultimi giorni, ha fatto barriere alte contro chi ha deciso di sbloccare la situazione a differenza della consigliere Pellettieri, che si è molto adoperato con le sue relazioni personali a far andare avanti la vita della Fondazione. Infatti, la regione Basilicata, avuto il tempo di guardare il dossier Lucana Film commission, ha dato via libera a partecipare al Consiglio generale, dove la sua presenza risulta determinante come spiega lo Statuto pubblicato dal sito della Fondazione, con la sua quota maggioritaria del 60% e la quasi totalità dei fondi stanziati ogni anno e che Leporace ha anche illustrato dal palco di Maratea con il suo piglio da profeta sopra le righe, facendosi accompagnare da musiche di Moricone. Forse un ruolo l’ha giocato nello sblocco anche il consulente marketing Nicola Timpone, uno dei tanti già passati allo schieramento opposto a quello che l’ha protetto in questi anni, che con evidente “captatio benevolentiae” dei nuovi potenti ha fatto arrivare a premiare sul palco di Maratea l’assessore Gianni Rosa e il presidente Vito bardi, prodigo di belle parole per l’attività in corso. Chi si pone palesemente di traverso è il Consigliere anziano Salvatore Verde che, trovatosi lo scettro del comando in mano, non media, non risolve, fa ostruzione forse per calcolo o per inadeguatezza di ruolo. Infatti è stata assegnata dal presidente Bardi una delega ad un funzionario, che però ieri era impegnato in altra riunione improrogabile a Matera, e che aveva chiesto la cortesia istituzionale di rinviare ad altra data l’importante riunione. Ma Verde, pur sollecitato da Leporace ad accettare l’invito della Regione, non ha inteso sentire alcuna ragione non accogliendo alcuna motivazione e non cercando nessun contatto. Anzi, alla nuova riunione deserta ha fatto muro alle comunicazioni del direttore generale di poter convocare la riunione in pochi giorni, come prevede il regolamento per questioni straordinarie. Non c’è stata discussione, anzi sbraitando ad alta voce, ha fissato la prossima riunione a dopo le ferie estive. Perché Verde, nominato in quota Pd e presidente per caso, punta sulla paralisi istituzionale? Tra Tursi e Nova Siri le voci lo danno in trattativa con il nuovo poter per far ritornare come presidente il amico Franco Riina, costretto alle dimissioni per conflitti d’interesse con la manifestazione Cinemadamare che danni riceve contributi milionari per esiti poco utili alla Basilicata. Per il momento tutto fermo: niente nuovo presidente, niente nuovo Bilancio. La buona disponibilità della Regione a ben iniziare sono fermate da un Consigliere anziano che da pochi giorni è in pensione.

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