Cronaca

REGISTRO TUMORI BASILICATA: ENNESIMO RINVIO

Doveva essere pronto già dal 2017, ma dal Crob arriva ancora una proroga

L’Irccs Crob di Rionero ancora una volta non ce l’ha fatta a finire in “tempo” il progetto dell’Atlante Oncologico della Basilicata. Il progetto da 236 mila euro interamente finanziato con soldi pubblici che da via Verrastro vengono prelevati dai fondi europei 2007-2013 e girati nelle casse del Crob, doveva essere pronto già dal dicembre 2017. Era quello il termine ultimo per la conclusione previsto dal cronoprogramma dei lavori. E invece no. L’ultima proroga di gennaio, che derogava la scadenza al 30 giugno, non è bastata. Ora ne è arrivata un’altra «per mesi due». Ma già c’è la via di fuga per arrivare fino al prossimo dicembre. Non sono bastati, pertanto, i due collaboratori a progetto contrattualizzati quest’anno dal Crob e impiegati nell’attività di «supporto del progetto di ricerca per la realizzazione di un Atlante oncologico». Grazie alla proroga di altri due mesi entrambi guadagneranno altri 3mila e 300 euro ciascuno. L’Atlante Oncologico è un progetto approvato dalla Regione e assegnato al Crob non tramite bando, ma su “gentile” richiesta dell’ex direttore Generale del nosocomio rionerese, Giuseppe Cugno.  Considerando le proroghe, che continuano a fioccare, e i ritardi, che proseguono nell’accumularsi, e dato che i soldi vengono girati al Crob solo in base alla presentazione di apposita “Domanda di rimborso”, non si comprende come alla fine i conti, tra la spesa prevista e autorizzata, e quella effettivamente erogata, possano coincidere. Ad ogni modo il dottor Rocco Galasso, in qualità di direttore dell’Unità operativa di epidemiologia, biostatistica e registro Tumori, ha perso ancora un’altra volta la lotta contro il tempo per ultimare un progetto che il Crob avrebbe dovuto consegnare un anno e mezzo fa. Tra i recenti intoppi che non hanno consentito di centrare l’obiettivo uno in particolare: «L’attribuzione di coordinate geografiche agli indirizzi delle contrade del comune di Potenza». Al Crob di Rionero servono sia altri soldi che altro tempo: colpa delle contrade di Potenza.

Ferdinando Moliterni

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