Cronaca

OMICIDIO GRIECO: FERMATO UN SECONDO UOMO

Potrebbe essere il complice che con D’Elisa ha ucciso il 56enne a Montescaglioso

Nuova svolta nel caso dell’omicidio di Antonio Grieco avvenuto lunedì 27 maggio a Montescaglioso. Dopo il fermo di Giuseppe D’Elia il quale durante l’udienza di convalida ha confessato di aver sparato al pregiudicato Grieco nella pineta di Difesa San Biagio a Montescaglioso, gli agenti della Squadra Mobile di Matera hanno fermato una seconda persona, ritenuta complice di D’Elia e accusata di omicidio.

Anche il secondo uomo fermato sarebbe affiliato al clan Zito-D’Elia. Personaggio, dunque, già noto negli ambienti della criminalità montese. All’uomo si sarebbe arrivati grazie ai nomi scritti sui muri di un casolare dal super testimone, amico della vittima. L’uomo, una volta individuato, è stato trasferito in cella di sicurezza in attesa di convalida.

Il cerchio, dunque, sull’omicidio di D’Elia si stringe anche se gli agenti starebbero cercando una terza persona, proprio perché i colpi che hanno ucciso Grieco sono numerosi, come le armi tra fucili e pistole presenti sul luogo del delitto quel giorno. Armi adesso in mano alla Scientifica, e tra cui potrebbe esserci quella che ha sparato a D’Elia.

L’omicidio dell’uomo di 56 anni, secondo gli inquirenti potrebbe avere collegamenti con il traffico di sostanze stupefacenti e con la conseguente pretesa, da parte dei clan criminali, di controllare il territorio. Infatti il procuratore Curcio durante la conferenza stampa aveva addirittura ipotizzato che il 27 maggio si sarebbe potuti assistere ad una vera e propria carneficina.

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