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MORTE DI MARIA UNGUREANU, AVVOCATO SALVATORE VERRILLO: “L’INDAGINE SIA TRASFERITA ALLA PROCURA DI NAPOLI”

“sospetti molto inquietanti gravano proprio sui genitori della bambina, almeno per ciò che concerne gli abusi sessuali”

AVVOCATO SALVATORE VERRILLO: “L’INDAGINE SIA TRASFERITA ALLA PROCURA DI NAPOLI”

Il 19 giugno 2016, Maria Ungureanu, 9 anni, è stata trovata senza vita nella piscina di un casale a San Salvatore Telesino, sul suo corpo i medici legali hanno riscontrati gli esiti di violenze sessuali croniche.

L’avvocato Salvatore Verrillo, difensore di Daniel Ciocan, che è indagato ormai da tre anni, ha presentato un’istanza di avocazione dell’inchiesta sulla morte di Maria Ungureanu alla Procura generale di Napoli.

Nel gennaio scordo il GIP Flavio Cusani aveva archiviato la posizione della sorella di Daniel, Cristina Ciocan, imposto alla procura di Benevento il prosieguo dell’attività investigativa per altri sei mesi e l’iscrizione nel registro degli indagati dei genitori di Maria, Marius e Andrea Elena Ungureanu.

Secondo l’avvocato Verrillo, la procura ha disatteso in parte l’invito del GIP Cusani e quello del Tribunale del Riesame di Napoli che si era già espresso nel giugno 2017 e per questo motivo ha chiesto alla Procura generale di avocare a sé l’inchiesta.

Riguardo agli abusi sessuali, nel luglio 2016, i RIS di Roma hanno isolato lo sperma di Marius Ungureanu su una maglietta in uso esclusivo a Maria e sulla coperta del suo lettino e proprio in merito alla posizione dei genitori di Maria Ungureanu, i giudici del Tribunale del Riesame di Napoli si erano così espressi:

“sospetti molto inquietanti gravano proprio sui genitori della bambina, almeno per ciò che concerne gli abusi sessuali”

Mentre, nel dicembre 2017, i giudici della Corte Suprema di Cassazione avevano così concluso:

“(…) omissione da parte del PM della valutazione probatoria in relazione all’accertata presenza di liquido seminale del padre della vittima sulla maglietta/reperto 27 (…) il pregiudizio aveva ispirato l’indagine e che un “colpevole” era stato suggerito fin dall’inizio dalla madre della bambina che aveva espresso labili sospetti sul Ciocan; che anzi sospetti molto inquietanti gravano proprio sui genitori della bambina, almeno per quanto concerne gli abusi sessuali (…) come fossero state trascurate importanti ipotesi investigative e come ci si fosse fidati senza alcun controllo delle dichiarazioni rese da Marius Ungureanu, pur a fronte di elementi preoccupanti quali le tracce di sperma appartenenti al predetto rinvenute su una maglietta e su una copertina sequestrate e il tenore di alcune conversazioni registrate (…)”.

Marius e Andrea Elena Ungureanu sono difesi dall’avvocato Fabrizio Gallo, i cui consulenti sono la famosa biologa Marina Baldi e la ancor più famosa psicologa Roberta Bruzzone.

Del team difensivo di Daniel Ciocan fanno parte il medico legale Fernando Panarese e la criminologa Ursula Franco.

La dottoressa Franco, ormai da tre anni, sostiene che non solo le violenze che Maria subiva nulla hanno a che fare con la sua morte, che è stata accidentale, ma anche che il nome dell’autore degli abusi sessuali è agli atti da quasi tre anni, dal luglio 2016.

Nel giugno 2018, anche il professor Francesco Introna, medico legale chiamato ad esprimersi sul caso, ha escluso l’omicidio e proprio in seguito alla sua consulenza la Procura di Benevento ha chiesto l’archiviazione per i fratelli Ciocan.

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