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“CON RABBIA E AMORE” PER ANGELA

In ricordo della poetessa Angela Ferrara, vittima di femminicidio

Con rabbia e con amore, appena letto il titolo mi è partito una analogia con il Francesco De Gregori di qualche anno fa,  e qualcosa di poetico e musicale c’è nella nuova raccolta di racconti di Dino De Angelis, sia per la passione per la musica dell’autore, sia perché nella sua prosa si trova poesia nei ritmi, sia perché la poesia come elemento umano, di ricordi, di passione e di umanità, entra da protagonista. Lui invece protagonista non vuole essere, ho dovuto insistere con De Angelis, amichevole insistenza, per avere dopo le confidenze private, anche quelle da poter scrivere. Abbiamo detto il libro si chiama “Con rabbia e con amore”, l’autore è Dino De Angelis, e sarà presentato il 26 febbraio alle ore 18,30 al Teatro Stabile. Dino quasi a scusarsi come me, sulla scelta del Tempio Culturale di Potenza, mi ha confidato: «Non abbiamo trovato un altro posto». Vera e sincera modestia, ma ha fatto bene, assieme alla libreria Sognalibro di Potenza e alla Terza A del Liceo Scientifico “P.P. Pasolini” con la quale la libreria ha portato avanti un percorso di Alternanza Scuola-Lavoro della durata di 30 ore, a scegliere lo Stabile.

Precisiamo che la presentazione rientra nelle iniziative dell’Anno Gerardiano, a 900 anni dalla morte del Santo Patrono di Potenza.  Poi chiamiamolo evento, termine fin troppo usato anche quando eventi non lo sono, ma questa volta è adeguato, vi parteciperanno anche l’Arcivescovo Salvatore Ligorio., il Prefetto di Potenza  Giovanna Stefania Cagliostro, il Questore di Potenza Alfredo Anzalone, il  sindaco Dario De Luca,  assessore alla cultura Roberto Falotico e anche alcuni Sindaci della Val Sarmento. Poi la presenza di artisti potentini e di qualità, come l’attrice Monica Palese di Abito in Scena, il trio de La Ricotta, Leonardo Chiorazzi e Nicola Porfido. Tutto questo per un libro di De Angelis? Tra l’altro l’autore è defilato, perché poi il protagonista non è lui, non è il suo libro ma i veri protagonisti saranno la poesia, la solidarietà e il ricordo di una anima lirica, spezzata crudelmente dalla violenza, sarà il ricordo di una poetessa, vittima di femminicidio. Una vicenda che sconvolse la Basilicata. Ce ne parla Dino De Angelis: «Questo libro è in realtà un grande pretesto. Sì, nasce come omaggio al novecentenarioGerardiano, ma nasconde un altro scopo, che è poi una funzione alla quale questa città si sta caratterizzando in positivo: la solidarietà. Si fa presto ad esprimere delle belle parole di solidarietà. Questo libro invece vorrebbe farlo con fatti concreti. La Basilicata, una regione con sempre meno abitanti, per quanto mi riguarda, è un’unica grande città con tante circoscrizioni, che nella fattispecie sono i suoi 131 comuni. E in una città, quando accade qualcosa di brutto, i suoi cittadini cercano di fare qualcosa. Il ricavato delle vendite di questo libro andrà al figlio di Angela Ferrara, la poetessa uccisa il 15 settembre scorso in una delle piccole circoscrizioni di cui questa regione è formata: Cersosimo. Angela era una ragazza bellissima fuori ma ancor di più dentro. Quando la follia di un uomo, che era suo marito, decide di privare il mondo di questa rarità, lei ha appena 31 anni. Ha già scritto alcuni libri di poesie per i bambini di ogni età e, tra le cose che l’hanno contraddistinta, c’è l’invio di 100 copie di uno dei suoi libri ai bambini del Comune di Amatrice dopo il terribile terremoto. Tanto per far capire chi era Angela. Dopo averla uccisa, il marito si è tolto la vita, lasciando il loro piccolo di 8 anni alle cure dei nonni materni. Da cittadino di questa terra, con questa pubblicazione cerco solo di dare il mio piccolo contributo a questa triste faccenda, cercando di far capire indirettamente al bambino che intorno a lui c’è una comunità che gli si stringe intorno. Se poi, a questo segnale, altri sentiranno di dare una mano, quel bambino crescerà un po’ più felice, nonostante l’incolpevole dolore che prova. Ecco perché bisogna essere presenti martedì sera. Perché cercheremo di far capire, con l’aiuto di tanti amici provenienti ancheda quella zona, chi era Angela ai pochi che non la conoscono.

Ci sono storie che restano nelle pagine di un libro, ed altre che meritano di essere raccontate e tramandate affinché tanto dolore non si abbia più a verificare. La storia di Angela Ferrara è una di queste».

De Angelis è un cantore che utilizza la scrittura per esprimersi, potentino verace e lucano doc, nei suoi racconti si respirano gli angoli delle terre di Basilicata, e “Con rabbia e amore” è una miscellanea  di racconti, pensieri distratti e suggestioni, frutto del grande amore che lo scrittore potentino nutre nei confronti della cittànatìa e della sua regione. Gli episodi della pubblicazione spaziano dagli anni del terremoto dell’80 e si dispiegano neglidecenni successivi fino ad arrivare ai giorni nostri. Nel libro sono contenute foto di Nicola Figliuolo che ha interamente condiviso il progetto dell’autore lucano. Dal libro è stato realizzato anche un booktrailer che sarà presentato nella serata di martedì. La prefazione e la postfazione del libro sono state curate da Rocco Sampogna e Mariano Paturzo.

Foto di Nicola Figliuolo

Che altro dire?  Lasciamo la parola a De Angelis: «Questo libro non saprei come meglio definirlo se non come un diario emozionale visto attraverso gli occhi di un cittadino che la città l’ha interamente vissuta, respirata, amata e anche sofferta. Già perché quando combatti per qualcosa, quello è il segnale che a quella cosa tieni. E io, per queste quattro strade, per questa serie interminabile di scale (mobili e non), per questi quattro o quattrocento palazzi, e tutto quello che c’è dentro, ho sempre avuto un occhio di riguardo. E nel corso del tempo, anno dopo anno, ho sempre appuntato qualcosa. Ora con gli occhi del cuore, ora con la spada della rabbia, ora con l’abbraccio del figlio che continuo ad essere di una città che, indubbiamente, vorrei vedere diversa. Vorrei vedere una città che abbia maggior rispetto di sé, che sia in grado di capire quali sono i suoi punti di forza (perché secondo me non li ha ancora capiti appieno), e sappia intervenire su quei punti di debolezza talmente evidenti che ormai non li vediamo più nemmeno noi che l’abitiamo, perchè ci abbiamo fatto l’abitudine. È un diario emozionale ma non è un’apologia di un miope. Io questa città la guardo con i miei occhiali e sconti non gliene faccio. Come non ne faccio a me stesso.Mi fermo qua se no tra un po’ faccio “Con rabbia e con amore – atto secondo”. E non è arrivato ancora il momento. Termino con una metafora che puoi trovare nell’aletta della copertina che recita più o meno così: Potenza è come un aquilone che sbanda controvento e noi cittadini di questo luogo siamo quel filo sottilissimo che tenta di guidarlo nonostante le traiettorie improvvise e imprevedibili. Hai capito bene. Mi sento un filo che tiene stretto un aquilone in balìa del vento. Ed è un vento che a volte lo porta dove non dovrebbe».

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