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IL Dottore CARLO TREROTOLA è la RICETTA giusta per la BASILICATA

Nel corso di una conferenza stampa svoltasi a Potenza nel pomeriggio di martedì 20 febbraio il presidente uscente Marcello Pittella ha annunciato che sarà Carlo Trerotola, farmacista potentino, a rappresentare la coalizione di centrosinistra.

AntichiMestieri Quando il farmacista preparava le medicine

di Luigia Ierace su La Gazzetta del Mezzogiorno
L’arte di preparare i farmaci, la galenica, #CarloTrerotola non l’ha appresa solo nelle aule dell’Università.
«Ce l’ho nel sangue e questo lo devo a mio padre, mio maestro sul campo». Parla di #NicolaTrerotola classe 1929, che ha aperto nel 1954, la prima farmacia di Balvano e dal 1977 si è trasferito poi a Potenza.
E oggi il figlio ripete quell’arte antica. Una storia che parte dai primi dell’Ottocento con Nicola Giulio Di Bari, medico condotto a Giovinazzo
{articolo del #02Marzo2011}

L’arte di preparare i farmaci, la galenica, Carlo Trerotola non l’ha appresa solo nelle aule dell’Università. «Ce l’ho nel sangue e questo lo devo a mio padre, mio maestro sul campo».
Parla di Nicola Trerotola, classe 1929, che ha aperto nel 1954, la prima farmacia di Balvano e dal 1977 si è trasferito poi a Potenza. Farmacista per 50 anni, fino a qualche giorno prima di morire. Anni in cui tra farmacista e medico c’era una grossa interazione anche per l’antica tradizione medica esistente in famiglia. Quattro generazioni di medici e farmacisti.

Una storia che parte dai primi dell’Ottocento con Nicola Giulio Di Bari, medico condotto a Giovinazzo e con il figlio, Carlo Trerotola, capitano medico e direttore dell’ospedale militare di Bairaragh a Mogadiscio.
Il rigore del militare medico non si sposa bene con lo spirito libero ed eclettico di Nicola Trerotola, forse più incline a seguire le orme del nonno medico condotto nel paese pugliese. Sceglie di fare il farmacista, come la sorella Giuseppina Trerotola, che vive a Taranto, ma non esercita. Dopo la laurea fa pratica nella farmacia di una dottoressa di Giovinazzo, poi a Solofra. Ma quando si tratta di scegliere la sede, a Bari preferisce Balvano.
«Non amava la città», dice il figlio Carlo mostrando la fotografia del papà seduto davanti alla sua farmacia nel piccolo paese.
«Il padre doveva mandargli sempre i soldi, all’epoca il guadagno era davvero molto modesto in una farmacia di paese. Ho trovato vecchie lettere in cui nonno Carlo gli scriveva quasi redarguendolo. “Se volevi andare in vacanza, almeno potevi scegliere un posto più ameno” »

Poi Nicola Trerotola è arrivato a Potenza, vincitore di concorso nel 1977. La prima farmacia in un locale di poco più di 20 metri, di fronte all’attuale sede di parco Tre Fontane. Poi gli anni difficili del terremoto, l’acquisto del prefabbricato pesante che ancora oggi ospita la farmacia. Diventa subito il riferimento per tutto il rione, tanto che i bambini della scuola per l’infanzia hanno voluto intitolargli il cortile della loro scuola dopo la sua morte. La farmacia cresce, ma lui è rimasto sempre un farmacista d’altri tempi, come quelli del nonno Nicola, il medico della gente. Una filosofia che ha portato nella sua farmacia e ha trasmesso ai figli #Carlo e #Antonella, alla nuora #Silvana che si è sempre occupata della parte amministrativa e contabile.
«L’attenzione al paziente, la consulenza che non abbiamo mai tralasciato. Da due siamo diventati 13, di cui 9 farmacisti. Tanti i settori che seguiamo: dagli integratori alimentari, alla veterinaria, al cosmetico, la celiachia, senza mai trascurare il galenico». E quando si chiude al pubblico, Carlo prende spatoline, pestelli e mortaio, becker e il vecchio cucchiaio in osso di papà Nicola, i quaderni ingialliti con la copertina nera, le ricette scritte a mano, alcune degli anni Cinquanta, e prepara i farmaci efficaci come un passato che continua a vivere.

Lo faranno anche le prossime generazioni?
«I miei figli, Gabriella, 14 anni e Nicola 11, – dicono Carlo e Silvana – per ora vivono la loro vita da adolescenti.

Il futuro? Si vedrà». Ma con una storia così, difficile seguire altre strade.

Il centrosinistra ha scelto il suo candidato alla presidenza della Regione Basilicata in vista delle elezioni che si terranno il 24 marzo.

Dopo il passo indietro di Marcello Pittella, presidente uscente, la scelta è ricaduta sul farmacista di Potenza Carlo Trerotola. Pittella ha deciso di fare un passo indietro “per unire il centrosinistra” e il nome di Trerotola è stato preferito ad altri anche per il suo essere “esterno alla politica vissuta istituzionalmente”.

Sul nome ci sarebbe anche la convergenza di Mdp. Pittella, prima del suo annuncio, ha voluto parlare di “questi cinque anni: un lungo viaggio, da me vissuto senza sosta e senza respiro, spesso da solo, a volte in compagnia di temerari. Ho commesso alcuni errori, sicuramente, ma ho fatto anche tante cose buone, alcune ottime. Avrei dovuto dire qualche no in più e sugli atti amministrativi avrei dovuto avere una posizione più netta. Ma di cose importantissime ne ho fatte tante”. Pittella ha parlato anche dell’inchiesta giudiziaria che lo ha portato prima agli arresti domiciliari e poi al divieto di dimora a Potenza. Prima di tornare a parlare della scelta del candidato: “La decisione sui nomi non è stata facile, me ne erano stati fatti tanti, di rilievo. Ma alla fine abbiamo condiviso la scelta di un nome esterno alla politica, che non ha mai ricoperto ruoli istituzionali ma che ne ha ricoperto di importanti nella società civile: quello di Carlo Trerotola, a cui auguro con stima buon lavoro”.

Gli altri candidati alle regionali in Basilicata     

Trerotola si affianca ai candidati già certi per le regionali del 24 marzo: per il centrodestra c’è il generale della guardia di finanza Vito Bardi e per il Movimento 5 Stelle Antonio Mattia. Solo ieri la giornalista Carmen Lasorella, che si era presentata con il movimento ‘Luci’, ha deciso di rinunciare alla sua candidatura. Così come Franco Vespe, per la Lega sud. Nel centrosinistra, invece, erano circolati fino a poche ore fa alcuni nomi che avrebbero potuto far ritrovare l’unità: quelli dell’ex assessore regionale alla Sanità, Rocco Colangelo, e dell’assessore uscente Roberto Cifarelli.

Pittella, la cui ricandidatura era data per certa fino a pochi giorni fa, ha detto di aver fatto un passo indietro per riunire le diverse anime del centrosinistra. Trerotola è stato scelto in una rosa di nomi in virtù del suo essere “esterno alla politica vissuta istituzionalmente”.

Trerotola l’ha spuntata su altri nomi che circolavano nelle ultime ore tra cui quello dell’assessore uscente Cifarelli, dell’ex presidente Coldiretti Piergiorgio Quarto e dell’ex assessore Rocco Colangelo. Il farmacista potentino dovrà vedersela ora con Mattia, candidato presidente per il Movimento 5 Stelle, e Bardi, a capo della coalizione di centrodestra.

Il centrosinistra lucano scioglie le riserve e indica chi sarà in candidato governatore alle prossime elezioni regionali del 24 marzo.

Nel corso di una conferenza stampa svoltasi a Potenza nel pomeriggio di martedì 20 febbraio il presidente uscente Marcello Pittella ha annunciato che sarà Carlo Trerotola, farmacista potentino, a rappresentare la coalizione di centrosinistra.

Mario Polese: Con Carlo Trerotola un centrosinistra competitivo e compatto. Marcello, un grande uomo

“Abbiamo dimostrato ancora una volta di essere capaci di trovare soluzioni unitarie e innovative. Non era affatto semplice in questa fase – e sfido chiunque a sostenere il contrario – ma ci siamo riusciti. Il risultato è che il centrosinistra si presenta per la sfida elettorale competitivo e compatto”. Così il segretario regionale del Partito democratico, Mario Polese. “Sono convinto che nel contesto attuale, la candidatura di Carlo Trerotola rappresenti un valore aggiunto straordinario per il centrosinistra dal punto di vista umano e sociale per una politica che si apre alle comunità democratiche e alla società più vasta possibile”, prosegue Polese che poi sottolinea: “Va dato atto a Marcello Pittella di aver compiuto una grande azione politica nonché di profonda caratura umana e personale. Il passo indietro, che in realtà per me è uno straordinario atto di amore verso la Basilicata e un passo avanti verso il raggiungimento dell’obiettivo elettorale della vittoria, di Marcello offre plasticamente la cifra delle qualità non solo politiche, naturalmente, di quello che è e resta un protagonista della nostra regione e non solo”. “Non è stata una resa – conclude il segretario regionale del Pd – ma è l’avvio della narrazione della vittoria che ci consentirà di stoppare le derive populiste e sovraniste che sono destinate a restare ai confini della nostra Basilicata meravigliosa”.

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