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LUCIANO BELLI LAURA: A TOR DI VALLE ARRIVERA’ UNA NUOVA MANDRAKATA

Orbene, se il giornalista può non sapere che il lemma trattative non possa essere utilizzato per definire la variante urbanistica, ma solo ed eventualmente per definire la “convenzione” per realizzare opere d’un “progetto” approvato, l’architetto-professore dovrebbe sapere che non si lavora in contraddittorio con interlocutori privati per definire il testo (sic!) della variante urbanistica. E costui non può ignorare che l’adeguamento delle carte progettuali doveva essere fatto PRIMA della loro pubblicazione, in quanto variante urbanistica. Dal resoconto dell’incontro dei rappresentanti dell’Osservatorio TdV con Luca Montuori, alla presenza di Cinzia Esposito (responsabile della pubblicazione del “progetto” in quanto “variante urbanistica“) emerge financo che la colossale disparità di condotta procedimentale sulla variante urbanistica imposta dalla Regione, poi attuata ed ora prevista dal Comune, non sia ascrivibile a mera ignoranza.

Arch. Luciano Belli Laura
A Tor di Valle, arriverà ‘na nova mandrakata?

Domenica, la stampa mainframe evidenziava il “giallo” del parere secretato, concludendo che il “parere” pervenuto il 31 gennaio dal Politecnico di Torino non fosse ancora stato letto e, pertanto, che la lettura dovesse avvenire solo alla presenza del Sindaco, in un giorno imprecisato della settimana entrante.

Ieri, 4 febbraio, “il Tempo” ha svelato quanto disposto dal Direttore Generale del Comune Franco Giampaoletti, affinché l’odierna Commissione Trasparenza dedicata alla relazione definitiva del Politecnico di Torino sulla mobilità pubblica e privata del progetto Stadio della Roma di Tor di Valle debba andare deserta [1] … lo scoop si conclude evidenziando addirittura un conflitto tra poteri in Campidoglio, laddove Fernando M. Magliaro sostiene: «C’era una volta il Movimento dello streaming, della trasparenza e dell’onestà-tà-tà, dei cartelli in Aula Giulio Cesare, delle contestazioni fatte con la gente in Aula. Ora c’è la cancelleria segreta, senza Bismarck, però.

Ci sono le sedute del Consiglio comunale dove non viene ammesso il pubblico, e, adesso, anche delle Commissioni boicottate. Legittimo chiedersi: è davvero così tragica la relazione di Torino da richiedere di armare tutta questa cagnara ponendo in discussione le regole fondamentali del funzionamento della democrazia elettiva?».

Abbiamo sempre sostenuto che dal POLI TO non potesse arivare un “parere” idoneo a far procedere o meno l’Amministrazione Capitolina nell’iter (o procedimento) che adesso le compete, giacché adesso dovrebbe essere chiaro che le MODIFICHE PROGETTUALI (riproposizione ad es. del Ponte di Traiano), eventualmente introdotte nel “progetto“, lo renderebbero comunque non approvabile dall’Amministrazione procedente sul “progetto” (ch’è la Regione), né nulla avrebbe a che fare con la VARIANTE URBANISTICA, che non deve arrivare in Assemblea Capitolina, poiché se arrivasse, sarebbe per colpa indelebile di Virginia Raggi! … Con sommo gaudio del “satrapo” presidente di Regione che, pilatescamente, ha congegnato la rete nella quale ora cadrebbe lo “ingenuo” Sindaco.

Da sempre, infatti, abbiamo ritenuto che Civita-Zinga abbiano IMBUCATO (come si dice in romanesco per chi s’intrufola ad una festa alla quale non sia invitato) nel procedimento d’approvazione del “progetto” il procedimento di definizione della “Variante Urbanistica“.

O viceversa, cioè imbucando la procedura di variante urbanistica nella procedura di modifiche progettuali da farsi onde arrivare all’eventuale approvazione del “progetto”. E da sempre abbiamo ritenuto l’azione suddetta esser stata escogitata da un satrapo e contemporaneamente messa in atto da un Ponzio Pilato.E, così, da tempo abbiamo ritenuto che la Regione avesse passato la patata calda al Comune … ch’era tuttavia consenziente a riceverla.

E già, consenziente al cento per cento! Visto che ha permesso che il “progetto da adeguare e NON adeguato” dal Proponente, come disposto dalla Regione fin dal 25 gennaio 2018, fosse pubblicato all’Albo Pretorio di Roma Capitale, in quanto “variante urbanistica” al Piano Regolatore vigente … compiendo una nuova mandrakata.

Va da sé che sia risultato necessario presentare, nel pubblico interesse, una serie di “osservazioni” argomentanti la NON PROCEDIBILITÀ della Variante Urbanistica, impropriamente ed erroneamente adottata dalla Regione con Determina G18433 e poi maldestramente pubblicata – con cento file compressi raffiguranti il “progetto da adeguare e non adeguato” – in Comune con la responsabilità procedimentale dell’arch. Esposito.

Pochi giorni fa, il giornalista de il Tempo ha poi intervistato il responsabile del Dipartimento PAU dell’assessorato all’urbanistica, il quale ha svelato di voler controdedurre alle suddette “osservazioni” rigettandole, onde portare all’approvazione dell’Assemblea Capitolina la mandrakata adottata in Regione pubblicata in Comune, rendendo così evidente, ancora una volta, che la mandrakata consista nel considerare un ronzino (“progetto” da adeguare e giammai adeguato), come un caval di razza, (“Variante al P.R.G. vigente”), da approvare però alla chetichella, con la “Convenzione” atta a realizzare delle opere progettate e mai approvate [2].

Una mandrakata all’ennesima potenza! Che non deve assolutamente andare in porto, così come pare architettato negli uffici dell’assessorato all’urbanistica, ovvero così come il delegato dal Sindaco Raggi a gestire l’urbanistica di Roma pare voler fare, esplicitandola alla fine della suddetta chiacchierata tra intervistatore ed assessore:

Ferdinando Magliaro: «A che punto sono le trattative per variante e convenzione urbanistica? Tempistiche?»

Luca Montuori: «Abbiamo continuato a lavorare, anche in contraddittorio con i nostri interlocutori, ai testi di variante e convenzione urbanistica, quest’ultima particolarmente complessa perché mette insieme Enti diversi – Comune, Regione per la Roma-Lido e Città Metropolitana per la via del Mare/Ostiense. Dopo il voto in Consiglio comunale, c’è da fare l’adeguamento delle carte progettuali delle opere di interesse pubblico che vanno a gara europea da fare prima della firma della Convenzione. Tutto poi andrà in Regione la cui determina, che non dipende dal Comune, costituisce il titolo edilizio. Quindi, gare europee per le opere pubbliche e, se tutto fila liscio, entro l’anno possiamo avere la prima pietra. Tempistica che non può tener conto degli eventuali ricorsi sulle gare europee».

Orbene, se il giornalista può non sapere che il lemma trattative non possa essere utilizzato per definire la variante urbanistica, ma solo ed eventualmente per definire la “convenzione” per realizzare opere d’un “progetto” approvato, l’architetto-professore dovrebbe sapere che non si lavora in contraddittorio con interlocutori privati per definire il testo (sic!) della variante urbanistica. E costui non può ignorare che l’adeguamento delle carte progettuali doveva essere fatto PRIMA della loro pubblicazione, in quanto variante urbanistica. Dal resoconto dell’incontro dei rappresentanti dell’Osservatorio TdV con Luca Montuori, alla presenza di Cinzia Esposito (responsabile della pubblicazione del “progetto” in quanto “variante urbanistica“) emerge financo che la colossale disparità di condotta procedimentale sulla variante urbanistica imposta dalla Regione, poi attuata ed ora prevista dal Comune, non sia ascrivibile a mera ignoranza.

Infatti:

La Regione invita il Proponente a trasmettere il progetto definitivo assentito in CdS ed adeguato alle prescrizioni, osservazioni, raccomandazioni ed indicazioni richieste dagli Enti e contenute negli atti, a Roma Capitale che provvederà alla pubblicazione all’Albo dell’intero progetto, onde completare la procedura di Variante Urbanistica semplicemente adottata in Conferenza di Servizi [3].
Roma Capitale ammette la pubblicazione come Variante Urbanistica del progetto non adeguato e lascia intendere che, “solo dopo l’approvazione di Variante Urbanistica” con Convenzione, Atti d’Obbligo, Protocolli, ecc., il Proponente “aggiornerà disegni e documentazione di Progetto” [4].

[1] http://fmmagliaro.blogspot.com/…/stadio-diktat-dellamminist…

[2] http://fmmagliaro.blogspot.com/…/stdio-montuori-ass-urbanis…

[3] http://www.regione.lazio.it/…/NOTA-PRESIDENTE-CDS-REGLAZIO.…

[4] https://www.lecronachelucane.it/…/stadio-della-a-s-roma-a-t…/

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