Attualità

POTENZA-MELFI, PIOVONO RICORSI PER LE MULTE

Non si arresta il flusso delle contravvenzioni rilevate dall’atovelox del Comune di Potenza

Nonostante siano passati 20 giorni dalla riunione in Prefettura per chiedere la sistemazione dei segnali sulla Potenza-Melfi l’Anas rimane inerme. Nonostante il Prefetto Cagliostro abbia avviato un tavolo
per adottare misure adeguate
contro l’esplosione di multe per superamento della velocità avvenuto in soli tre mesi dall’ installazione degli autovelox.
Ma ad oggi nulla è avvenuto.
È vero che il numero delle multe è in diminuzione. Si è passati dalle quattrocento alle cento giornaliere, ma anche 100 sono tante, perchè mettono in seria difficoltà lavoratori e pendolari, i cui salari ultimamente sono utilizzati soprattutto per pagare le sanzioni.
I cittadini stanchi stanno ipotizzando di metter su una class action, un ricorso collettivo per dimostrare l’assurdità della segnaletica installata solo all’ingresso del distributore del carburante, che ovviamente si confonde con le indicazioni commerciali e con l’illuminazione dell’impianto.
Al Comune dicono che
esiste anche un altro segnale che avverte sulla presenza del controllo di velocità circa due chilometri prima, ma sfugge. E così i. questi giorni, piovono i ricorsi in Prefettura, il cui esito favorevole non è affatto scontato. Anzi. Le percentuali di accoglimento dei ricorsi degli automobilisti sono basse e rare. Per loro i punti in cui sono stati istallati gli autovelox non sono quelli in cui avvengono a Tiera i maggiori incidenti. E così gli automobilisti sono stufi di versare il singolare ”pedaggio” al Comune di Potenza e il pericolo che si possano avere dimostrazioni popolari è alquanto reale.

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