Cronaca

ROMANIELLO: «SCANDALOSO L’AFFAIRE MAGLIETTA»

Il consigliere regionale: «Gestione sanità favorisce interessi privati»

«La notizia della specializzazione, pagata con soldi pubblici dalla Regione Basilicata, della figlia del Commissario del San Carlo, Rocco Maglietta nell’ospedale gestito dal padre lascia senza parole. È l’ennesima dimostrazione di come interessi privati prevalgono nella gestione della cosa pubblica».

È questo il commento rilasciato al Roma dal consigliere regionale Giannino Romaniello sul caso della Sanitopoli dei Maglietta all’ospedale San Carlo di Potenza.Come riportato in anteprima dal Roma anche quest’anno si è ripetuto il misfatto.  Alla figlia del Commissario Maglietta, Francesca, è stato assegnato, la delibera dirigenziale riporta la firma di Davide Falasca, indagato in Sanitopoli e tra quelli finiti ai domiciliari a luglio scorso, il «tirocinio professionalizzante» a Medicina legale. Tra l’altro per farla sbarcare al San Carlo, il padre Rocco ha dovuto attivare vie «extra», in quanto il nosocomio potentino presso l’Ateneo di Bari, dove Francesca è iscritta, «non risulta incluso nella rete formativa delle scuole di specializzazione in medicina legale». «Quest’atto – ha proseguito Romaniello – dimostra come la gestione della Sanità lucana è improntata al mantenimento del consenso politico e alla conservazione di determinati interessi politici e privati.C’è un serio problema di trasparenza, non stupisce che nelle intercettazioni di Sanitopoli i capaci, ma non raccomandati venissero considerati “inutili zavorre”, che ostacola la premiazione delle competenze». Dei 102 mila euro stanziati dalla Regione per la specializzazione in Medicina legale buona parte se li è intascati e continuerà a intascarseli, dato che starà al San Carlo almeno fino a luglio del 2020, proprio Francesca Maglietta. «Tutto ciò – ha concluso Romaniello – dimostra la necessità di chiudere un ciclo sia amministrativo che politico».

Ferdinando Moliterni

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