Politica

LEGA: IN BASILICATA ARRIVA IL COMMISSARIO

Liti e opportunità: Salvini invierà un suo parlamentare in Lucania

In Basilicata per la Lega arriverà il Commissario. Un commissario ad acta elettorale che avrà il compito di traghettare il “Carroccio” lucano fino al famigerato ritorno alle urne tentando di armonizzare l’azione aggregativa sul territorio, in contrapposizione a quella disgregativa come emerge dalla costante e frenetica attività del segretario regionale Cappiello, intento quotidianamente in purghe e “fuoco amico” nei confronti degli alleati di coalizione. L’atto deciso dai vertici del partito, tra cui il leader nazionale Matteo Salvini, è, allo stato attuale delle cose, una scelta quasi necessaria. In Basilicata per la Lega di pari passo con la crescita del consenso politico tra gli elettori, non c’è stato uno sviluppo delle qualità “manageriali” da parte del segretario regionale Cappiello. Che continua a condurre la Lega di Basilicata come fosse “cosa personale” dispensando purghe e stilettate contro tutto e tutti, compreso i suoi “colleghi” e alleati di coalizione, senza distinzione alcuna nè per le persone nè per le tematiche. Da Roma hanno deciso di intervenire. E lo faranno con una manovra cerchiobottista che risponde al nome di Commissario elettorale. Il quale sarà un esponente parlamentare della Lega inviato in Basilicata da fuori regione. Quello che arriverà in Basilicata dovrà tenere uniti capre e cavoli. Nel senso che a Cappiello e ai suoi sarà motivato come una figura imprescindibile dato l’importante impegno elettorale con la destra che ha la reale opportunità, dopo ventanni, di sorpassare il Pd e vincere le regionali. A maggior ragione il Commissario sarebbe necessario se si considera, in attesa di sviluppi anche giudiziari amministrativi, vedi i ricorsi al Tar contro il decreto Fraconi che ha fatto slittare le regionali a maggio, che in Basilicata ci sarà l’election day. Mentre alle altre anime lucane della Lega, quelle in rotta con Cappiello, il Commissario sarà motivato come un intervento voluto per arginare il potere del segretario regionale che non ha ancora dimostrato di saperlo usare con coscienza.

Ferdinando Moliterni

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