Politica

PITTELLA DEPOSITA L’ISTANZA DAL GIP

Il governatore riabilitato dalla Giustizia, ha il problema politico “grazie” al fratello

I legali difensori del governatore sospeso Marcello Pittella, i professori Donatello Cimadomo e Franco Coppi, hanno depositato l’istanza per chiedere al Gip di Matera, Rosa Nettis, la revoca della misura cautelare del divieto di dimora a Potenza. Misura che, come è noto, sorregge la sospensione dalla carica intervenuta in base all’applicazione della legge Severino. Essendo le indagini concluse da mesi, teoricamente resta in piedi come esigenza cautelare da valutare quella dell’eventuale pericolo di reiterazione del reato. Rispetto alla Cassazione,  il Gip di Matera si pronuncerà sulla stringente attualità. L’attuale legislatura è ufficialmente terminata settimane fa. La Regione, infatti, opera in regime di prorogatio. Si potrebbe avere un Pittella che ritorna sulla sua poltrona per amministrare l’ordinario e comunque con l’obbligo di legge di non fare atti che possano essere interpretati come una forma di captatio benevolentiae nei confronti degli elettori. Domenica c’è l’assemblea regionale del Pd. La prima dopo l’inchiesta Sanitopoli che di fatto per i dem non ha mai messo in discussione il Pittella bis. Le lancette Pd potrebbero tornare indietro di mesi. Rumors politici riportano che con Polese novello Marty McFly e Pittella in versione Doc sia tutto pronto per il ciak che darà il via a ritorno al futuro. Anzi no, al passato.  A creare qualche problema a Pittella suo fratello maggiore Gianni. «Non parteciperò – ha dichiarato – al congresso nazionale». L’affermazione pone sul versante lucano diversi interrogativi. Il 3 marzo prossimo si terranno le primarie nazionali del Pd, mentre il 2 febbraio si terrà la convention nazionale. In pole il governatore del Lazio, Zingaretti. Altro papabile l’ex segretario Maurizio Martina. Entrambi  i più quotati all’agognata poltrona sono contrari al Pittella bis. Zingaretti lo è di più, ma anche Martina già dopo l’arresto di Pittella invocava un cambio drastico. Con un Pittella, Marcello, intento a ricucire il rapporto coi vertici del Pd, l’uscita dell’altro Pittella, Gianni, o è studiata oppure è destinata a deteriorare ulteriormente il rapporto del fratello minore con i maggiorenti politici di riferimento.

Ferdinando Moliterni

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