Attualità

NUOVE ASSUNZIONI A MELFI MA NON SUBITO

Fca: Bentivogli della Fim rinvia un annuncio molto atteso

Se alcune sigle sindacali del comparto metalmeccanico hanno pressoché dato per scontate delle nuove assunzioni presso lo stabilimento della Fca di Melfi, dove si produrrà la Jeep Compass, il leader nazionale della Fim, Marco Bentivogli attenua gli entusiasmi. “Mentre altre case automobilistiche licenziano – spiega il segretario generale della Federazione italiana metalmeccanici Cisl, Marco Bentivogli – il piano che ci è stato presentato il 30 novembre scorso dall’amministratore generale Fca Global, Mike Manley e dal responsabile per l’area Emea, Pietro Gorlier prevede nuovi prodotti e investimenti per 5 mld nei prossimi 3 anni. Su Melfi il piano prevede la produzione della Compass plug-in hybrid un prodotto tecnologicamente avanzato ed ecologico, destinato non solo al mercato interno ma anche ai mercati pure extra europei. Parlare però di nuove assunzioni è ancora presto. In compenso verranno sicuramente azzerati i contratti di solidarietà ma se dovessero decollare le vendite, come è successo con la Jeep Renegade, l’ipotesi non è da escludere”. Si individuano possibili deterrenti che paradossalmente potrebbero venire dall’azione del Governo centrale. “L’unica incognita di queste ore – conferma il segretario Fim Cisl, Bentivogli – è data dall’emendamento 79 bis inserito nella Finanziaria che penalizza gran parte delle auto prodotte in Italia. Ci auguriamo che il Ministro, Di Maio si renda conto dei danni che una norma del genere può causare, se non gestita con gradualità sulla nostra filiera dell’auto e sul Prodotto interno nazionale. La Basilicata ne sa’ qualcosa. Di Maio si occupi di accelerare la rete infrastrutturale dell’elettrico”. Maurizio Landini ha recentemente lanciato segnali per ritrovare e provare a costruire una nuova unità sindacale della Triplice. “I tempi della proposta – ammonisce Marco Bentivogli – sono quanto mai sospetti. Quando lo proponemmo noi fummo criticati. Bene se in Cgil hanno cambiato idea. Tuttavia l’unita’ si fa da soggetti autonomi, dai partiti e sulle idee. Mi pare che su Fca non ci sia alcun ripensamento. Noi non saremo mai collaterali a nessun partito. Con questo governo Maurizio Landini non parla più di mobilitazione. L’unita’ non è un valore in se’, lo è se prima di proporla la si pratica sul terreno della contrattazione. Io ricordo le differenze di posizioni in Fiat, che sottendevano una differente idea del ruolo che può avere il sindacato, ancor di più oggi dentro la grande trasformazione che la digitalizzazione del lavoro sta portando. Su questi punti le posizioni sono ancora molto distanti”. Sul progetto del sindacato unico. Il sindacato unico – commenta il segretario del comparto metalmeccanico Cisl, Marco Bentivogli – c’è in Germania per settori di impiego, in Giappone, nei Paesi scandinavi, negli Usa, quasi ovunque. Quando Marchionne diceva che lui era abituato a parlare con un solo sindacato, aveva ragione. C’è sicuramente la necessità di semplificare il quadro delle relazioni sindacali. Al tavolo della Fiat siamo in sette, in altri settori addirittura in quindici. Così non si può andare avanti. Continuo a pensare che se si vuole dare efficacia e futuro alla rappresentanza bisogna ridurre il numero di contratti, evitare la proliferazione di sigle applicando il Testo Unico e dentro le Confederazioni, accorpare il numero delle categorie”. Infine un commento sulla dilatazione dei tempi per arrivare al rinnovo del CCSL. “Penso che ormai siamo in dirittura di arrivo – conclude il segretario Fim, Marco Bentivogli – anche perché siamo al terzo rinnovo ed il sistema è abbastanza rodato. Arrivare rapidamente al rinnovo, bypassando le ritualità ed entrando subito nel merito delle questioni per chiudere l’intesa, sarebbe un buon segnale per il Paese”.

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