YOAN CAPOTE E LA SUA RIFLESSIONE SUL PRESENTE: “OPEN MIND” ED OLTRE

Nato come artista eclettico, il cubano Yoan Capote ha trovato la sua strada definitiva soprattutto nella scultura. Egli ha la sua base a L’Avana e le sue opere sono considerate irriverenti, controverse e anticonformiste.

“In effetti la scultura che ha anticipato questo approfondimento, il busto umano col cervello al posto delle parti intime maschili, la dice tutta sul suo stile provocatorio. La domanda sorge spontanea: è per caso una velata insinuazione sul fatto che voi maschietti ragioniate col ca@@o? #nonsempre #magarisí #forse #cisonoipresupposti” di LAURA SCOLLO da GELA #maledettamentesiciliana 

Arte e curiosità dal mondo – Lo stile provocatorio di Yoan Capote

Nato come artista eclettico, il cubano Yoan Capote ha trovato la sua strada definitiva soprattutto nella scultura. Egli ha la sua base a L’Avana e le sue opere sono considerate irriverenti, controverse e anticonformiste.
In effetti la scultura che ha anticipato questo approfondimento, il busto umano col cervello al posto delle parti intime maschili, la dice tutta sul suo stile provocatorio.
Per esprimersi, Yoan Capote non utilizza solo la pittura e la scultura, ma anche la fotografia, l’installazione e la performance.
Vi segnalo anche un’altra sua opera interessante: Open Mind (2006) che rappresenta un labirinto a forma di cervello in cui le persone possono entrare. Nelle intenzioni dell’autore, gli uomini diventano neuroni che trasmettono informazioni gli uni agli altri. In questo modo egli vuole rappresentare le interconnessioni fra le persone nel loro difficile tentativo di convivenza.
dal blog di Barbara Picci 30aprile2014

YOAN CAPOTE E LA SUA RIFLESSIONE SUL PRESENTE: “OPEN MIND”

Yoan Capote è un artista cubano, che ama giocare con il corpo umano. Egli ne prende alcune parti e le reinventa per altri bisogni umani.
L’immagine del cervello è stata ricavata da un volume di PVC. La scultura è un modellino per un progetto pubblico. La sua idea è quella di creare uno spazio architettonico aperto a ogni tipo di pubblico.
Il progetto si chiama “Open Mind”. Questo consiste in un parco sotterraneo, i cui muri sono posizionati in modo tale da formare nell’insieme un labirinto a forma di cervello umano. Tutta intorno dovrebbe essere presente dell’erba. Le persone che vi si addentrano rappresentano i neuroni che trasmettono informazioni in base al loro movimento. La forma particolare di questo dedalo dovrebbe stimolare il fruitore che si addentra all’interno di esso.
Il progetto sarebbe ideale per uno spazio urbano circondato da edifici che permettono di veder l’opera anche dall’alto, comprese le persone che si muovono al suo interno. L’esperienza è accompagnata da un soffondo musicale che favorisce la meditazione e che aiuta a creare una relazione con l’ambiente.

Le persone che passeggiano al suo interno rappresentano il possesso di informazioni. Installazione e fruitori diventano insieme l’immagine metaforica della nostra mente. Il rapporto richiesto con il paesaggio intorno vuole portare la riflessione delle persone sull’ambiente che le circonda e sul loro modo di relazionarsi con essa. In poche parole, l’artista vuole far riflettere tutti sul nostro modo di vivere la vita all’interno delle città, spesso piene di traffico, che non permette di rilassarsi e non favorisce la meditazione.
L’installazione vuole anche far riflettere su altre tematiche, per certi versi ancora più profonde. Un dettaglio di uno dei muri presenta la forma della cartina di Cuba. Ciò dovrebbe portare a riflettere riguardo alla situazione odierna di Cuba. Più nel profondo l’opera chiede di meditare riguardo al bisogno umano di tolleranza e di un apertura mentale all’interno di un mondo sempre più globale.

Bibliografia per immagini e testo

http://www.benbrownfinearts.com/exhibitions/77/overview/
http://www.yoan-capote.com/en/artworks/public-space-projects/open-mind-0