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PER IL 65enne MAURO FELICORI È L’ULTIMO GIORNO NELLA REGGIA DI CASERTA

Chiunque verrà al suo posto, si spera che non disperda tutto ciò che di buon ha fatto Mauro Felicori

Ma adesso, dopo tanti successi e altrettante soddisfazioni, cosa farà il vulcanico manager?

Alla domanda posta dal Francesco Vastarella per Il Mattino, Mauro Felicori ha risposto:

«Vedremo. La mia vicenda è la metafora di una certa approssimazione amministrativa: il ministero mi ha proposto un contratto di quattro anni che, alla luce dei fatti, non poteva propormi. Questa riduzione inattesa è stata un dispiacere professionale ma anche un danno per tutti. La legge già scadente e applicata male ha interrotto il mio percorso professionale: mi sento anziano per tante cose ma non per il lavoro. Sono un direttore che ha vissuto a Caserta, ne ha respirato l’aria, ne ha condiviso modi di vivere, ha dormito qui: non si può fare il direttore della Reggia se non così»

Intanto non si sa ancora il nome del dirigente che prenderà il posto del manager bolognese.

Chiunque verrà al suo posto, si spera che non disperda tutto ciò che di buon ha fatto Mauro Felicori.

Oggi è l’ultimo giorno di Mauro Felicori alla Reggia Caserta. Dopo tre anni, il 65enne manager bolognese è costretto a fare le valigie per “raggiunti limiti di età”, paradossi della burocrazia italiana! Comunque l’ormai ex-direttore del Monumento Vanvitelliano, nonostante sia stato più volte preso di mira da taluni sostenitori del “vecchio sistema”, si sente un po’ casertano.

Tuttavia i risultati parlano da soli: 930mila visitatori paganti; quando arrivò a Caserta erano meno della metà. Per non parlare di tutto il movimento culturale che si è creato in questi tre anni intorno al fenomeno Reggia di Caserta, con eventi, rappresentazioni, aperture straordinarie e tante altre iniziative che solo una mente aperta come Felicori poteva realizzare.

 

 

Domenico Leccese 

 

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