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OFFICIOSITA’ DEI CORSI D’ACQUA REGIONALI : AGGIORNAMENTI

Tra le azioni urgenti indichiamo: sistemazioni idrauliche, regimazione di fossi e corsi d’acqua minori; rifacimento e ammodernamento delle reti di bonifica; realizzazione, adeguamento e rifacimento briglie ed altre opere di bonifica; realizzazione nuovi impianti idrovori; consolidamenti arginali, stabilizzazioni degli alvei e delle sponde.

MONITORIAGGIO DEI VIGILI DI POLICORO SUI CANALI DI BONIFICA (n.d.r. 10 novembre 2010)

Le abbondanti piogge di inizio novembre hanno causato molti disagi ai cittadini e al mondo agricolo tanto che la Regione Basilicata ha chiesto lo stato di calamità naturale. Anche i Vigili urbani del centro jonico si sono attivati nella perlustrazione post calamità dei canali di scolo del Consorzio di bonifica rientranti nella città di Policoro. Dalla relazione del Capitano della Polizia locale, Antonio Labate, si evince lo stato di degrado e abbandono della maggior parte dei canali di bonifica a cui si aggiunge: “la mancanza di cunette su alcune strade interpoderali causando gli allagamenti del Pantano Sottano e di altre zone rurali”, evidenziandone la pericolosità. Da qui l’invito all’Ente consortile di attivarsi entro 10 giorni, a partire dal 9 novembre, alla pulizia dei canali e fossi: “avendo riguardo per le zone ad elevato rischio ulteriore allagamenti, e ad attivare ogni altro intervento manutentivo utile allo scopo”. In caso contrario, decorso tale termine “il Comune di Policoro si attiverà a proprie spese autonomamente, con espressa riserva di rivalsa nei confronti del Consorzio e con riserva di tutelarsi presso le competenti sedi, non escluse quelle giudiziarie, anche ai fini risarcitori”. Già nei giorni scorsi e prima delle precipitazioni l’assessore comunale all’Agricoltura, Saverio Carbone, aveva intimato il Consorzio e in subordine la Regione Basilicata, da cui dipende, ad attivarsi immediatamente per prevenire fenomeni di allagamenti come poi, purtroppo, ci sono stati soprattutto nella notte tra il primo e il due novembre. Ma dal monitoraggio è emerso un quadro ancora più grave della situazione: “i canali di bonifica –continua la relazione- sono pieni di erbacce, pneumatici, arbusti, animali morti, frigoriferi, a cui bisogna aggiungere la mancanza di cunette sulle strade interpoderali che i contadini hanno ricoperto per adibirle a coltivazioni agricole, parcheggi, giardini vari, contribuendo in concorso al disastro registrato nei giorni scorsi”.

MALTEMPO, CIA: INTERVENTI STRUTTURALI SU CANALI DI BONIFICA (n.d.r. 23 ottobre 2018)
Ad evidenziarlo è Cia-Agricoltori del Metapontino che è impegnata nel monitoraggio dei danni provocati oltre alle colture e alle aziende alla viabilità interpoderale e rurale.
Ancora una volta le conseguenze degli allagamenti di queste ultime ore nelle aziende agricole del Metapontino, dovuti principalmente, alla forte intensità delle piogge sono state aggravate dallo straripamento dei canali di bonifica che risentono della mancata o comunque adeguata pulizia delle infrastrutture da parte del Consorzio di bonifica.
Le aree agricole più colpite, per ora, sono quelle ricadenti nei territori di Pisticci, Scanzano Jonico, Nova Siri, dopo Rotondella già segnalata dalla Cia nei giorni scorsi.
Nel ribadire che “sui territori come il Metapontino a più alto pericolo esondazioni serve una costante azione di forte contrasto al rischio idraulico e lotta al dissesto idrogeologico”, Giuseppe Stasi presidente Cia-Agricoltori Matera sottolinea che “non basta richiedere incondizionatamente il pagamento del contributo di bonifica senza adeguare l’attività. In più occasioni, per la trascuratezza dovuta alla non manutenzione ordinaria delle stesse strutture, urgono di manutenzioni straordinarie che non possono essere accollate a carico dei contribuenti, già colpiti patrimonialmente e nella produzione del reddito dai danni subiti a causa delle incurie.
Secondo la Cia, dunque, i lavori vanno programmati con un piano pluriennale dei Consorzi, che permetta di intercettare fondi comunitari, nazionali e regionali che consentano interventi strutturali in concorso con altri enti, e non procedendo ognuno per proprio conto, così da programmare lavori evitando sovrapposizioni e sprechi di risorse utili per la tutela del territorio. Deve essere la Regione a farsi carico di coordinare i lavori e di utilizzare al meglio le professionalità dei Consorzi.
La Cia-Agricoltori Italiani ritiene necessarie: la redazione e discussione del piano industriale di tutti i consorzi; la rivisitazione del Piano di Classifica e Criteri di Riparto; la definizione della debitoria pregressa che non deve assolutamente ricadere sui consorziati. Peraltro lo stesso personale deve essere utilizzato a 360 gradi e non solo al servizio irriguo, nel periodo non irriguo deve essere utilizzato per la manutenzione ordinaria degli stessi impianti irrigui e alla manutenzione ordinaria degli impianti di tutela del territorio.
“Le questioni inerenti al corretto ed efficiente funzionamento dei Consorzi di Bonifica sono di fondamentale importanza per l’agricoltura e per la buona gestione del territorio. Il nostro auspicio è che al più presto esse siano oggetto di riflessioni e azioni tese a risolvere i problemi messi in evidenza. E’ questa una priorità perché con la cosiddetta riforma della governance agricola i Consorzi, riorganizzati, diventino strutture fondamentali per attuare un programma territoriale di sviluppo rurale, in stretta sintonia con i titolari delle aziende agricole ai quali affidare compiti specifici di manutenzione. Bisogna adeguare i Consorzi a nuove attività riferite al riciclo dell’acqua, alla produzione di energie rinnovabili sino alla certificazione di qualità dei territori rurali.
Nel ribadire la disponibilità degli agricoltori a diventare manutentori del territorio “a costo zero” (con compensazioni su tributi consortili, spese previdenziali ed aziendali), il presidente della Cia aggiunge che è questo l’unico modo per salvaguardare le aziende agricole e i produttori che vivono ed operano a ridosso delle aree fluviali più sottoposte a rischio esondazioni per i noti problemi di scarsa o del tutto inesistente manutenzione e i titolari di aziende colpite da calamità naturali improvvise e violente.
E tra le azioni urgenti indichiamo: sistemazioni idrauliche, regimazione di fossi e corsi d’acqua minori; rifacimento e ammodernamento delle reti di bonifica; realizzazione, adeguamento e rifacimento briglie ed altre opere di bonifica; realizzazione nuovi impianti idrovori; consolidamenti arginali, stabilizzazioni degli alvei e delle sponde”

“L’acqua disfa li monti e riempie le valli e vorrebbe ridurre la Terra in perfetta sfericità s’ella potesse” Leonardo da Vinci

La vignetta di MARIO BOCHICCHIO in tema :

PREFETTURA MATERA, INCONTRO SU CRITICITÀ CANALI DI SCOLO

 

Nella sede della Prefettura di Matera si è svolto, nella mattinata odierna, 25 ottobre 2018 un incontro presieduto dal Prefetto di Matera, Dott.ssa Bellomo, con lo scopo di individuare soluzioni congiunte per le criticità riguardanti i canali di scolo che intersecano le maggiori infrastrutture strategiche di questo territorio provinciale.

Lo rende noto la Prefettura di Matera.

All’incontro erano presenti, l’Assessore alle Politiche Agricole e Forestali della Regione Basilicata, rappresentanti della Provincia di Matera, dell’Anas di Basilicata, del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, della Rete Ferroviaria Italiana, del Consorzio di Bonifica della Basilicata, nonché l’Amministratore Unico del Consorzio dello Sviluppo Industriale della provincia di Matera.

Nel corso della riunione sono state affrontate le problematiche riguardanti la mancata manutenzione idraulica dei canali di scolo ricadenti in questo ambito provinciale e la necessità di individuarne le competenze al fine di stabilire le priorità di intervento che consentano di assicurare alle infrastrutture la fruibilità in sicurezza.

Dopo ampia discussione, il Prefetto di Matera ha rappresentato l’esigenza di formalizzare presso questo Palazzo del Governo un tavolo tecnico, in tempi brevi, a cui prenderanno parte, per la Regione Basilicata i Dipartimenti Infrastrutture e Mobilità, Agricoltura e Foreste, Ambiente ed Energia, oltre ai rappresentanti della Provincia di Matera, Rete Ferroviaria Italiana, ANAS di Basilicata, Consorzio di Sviluppo Industriale per la provincia di Matera, Consorzio di Bonifica di Basilicata nonché il Commissario Straordinario delegato per la realizzazione degli interventi di mitigazione del Rischio Idrogeologico per la Regione Basilicata.

Domenico Leccese

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