Politica

«LE DONNE NON SONO MARIONETTE»

Salinardi defenestrato dal sindaco di Ruoti Scalise

Nuovi scenari si aprono nel governo del comune di Ruoti. Come preannunciato nei nostri servizi, Il sindaco Anna Maria Scalise ha destituito il suo vice, nonché mentore, Angelo Salinardi. «Per quanto doloroso è un atto doveroso sul piano politico – ha detto il primo cittadino Scalise -. La vicenda dell’aggressione verbale alla segretaria comunale di Ruoti si commenta da sé». Il sindaco, in una nota, fa sapere che si sarebbe attesa delle scuse e riprende l’atteggiamento di Salinardi bollandolo come un tradimento. Secondo Scalise chi riveste ruoli importanti nelle istituzioni non può porre in essere simili atteggiamenti a maggior ragione nei confronti di un pubblico ufficiale. Ma così non è stato anzi, a detta del sindaco, si è cercato di mistificare la realtà, negando l’accaduto e delegittimando le persone con insinuazioni e affermazioni destituite di ogni fondamento, capovolgendo la realtà dei fatti. L’idillio politico-amministrativo tra i due è ormai solo un ricordo. Scalise ha mollato gli ormeggi abbandonando al suo destino colui che nel comizio finale della campagna elettorale fece dichiarazioni talmente equivoche e spropositate facendo apparire il sindaco Scalise come una marionetta nelle sue mani. Il sindaco di Ruoti ora si sente libera nel suo mandato di primo cittadino forte del fatto di essere stata eletta e non nominata da qualcuno. Dopo un’attenta analisi dei fatti in seno alla maggioranza è stata presa la decisione di estromettere dal governo del paese Angelo Salinardi che ora dovrà sedere nell’assise come semplice consigliere. Non esiste alcuna contromossa se non quella di abbandonare la maggioranza e semmai finire nel gruppo misto. Con questo atto di Scalise finisce un’era? Quella di Salinardi che ha governato per più di un lustro la cittadina. Domande che per il momento hanno una sola risposta: fuori dall’Amministrazione per le «pesanti, infamanti, offensive e denigratorie espressioni verbali a livello personale e professionale» nei confronti della segretaria comunale, come ci tiene a sottolineare Anna Maria Scalise. Non si è fatta attendere la replica di Salinardi che tiene a precisare che si tratta solo di ingratitudine umana e mancanza di rispetto, come nelle migliori tradizioni che hanno preso il via “dall’ultima cena”. «Se avesse avuto dignità doveva rassegnare le dimissioni già il giorno dopo a seguito del comizio che ella stessa richiama nella sua nota. Se poi è stata una prova di forza per riscattare il ruolo di donna impegnata in politica scevra da ogni condizionamento – evidenzia Salinardi -, credo che sortisca esattamente l’effetto contrario. E qui devo respingere ogni maliziosa allusione al mancato rispetto del ruolo delle donne in politica al punto che l’ho voluta, con forza, sindaca, convincendo anche i più riottosi che la scelta di una candidata esterna fosse la cosa migliore per mettere tutti d’accordo».

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