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CRIMEA ALMENO 18 MORTI UN BAGNO DI SANGUE 70 FERITI

Il Comitato ha aperto un’indagine criminale sulla base dell’articolo 205 del codice penale russo, ossia “atto terroristico”. La maggior parte dei feriti sono adolescenti, riportano i media russi

Crimea, attentato all’università: un attacco a Vladimir Putin? Mosca: “È terrorismo”. Bilancio gravissimo
17 Ottobre 2018 UN BAGNO DI SANGUE
La strage nella scuola in Crimea
Uno studente ha fatto esplodere una bomba e ha sparato contro chiunque incontrasse, prima di uccidersi: le autorità russe hanno inizialmente parlato di terrorismo, poi di semplici omicidi

Strage in un college in Crimea, l’istituto di Kerch. Un attacco brutale che il Cremlino bolla senza esitare come “atto terroristico”. Il bilancio parziale è di 18 morti e almeno 70 feriti. L’attacco è stato portato a termine da uno studente iscritto al quarto anno dello stesso istituto e che in seguito si è tolto la vita. Il suo corpo, secondo quanto riferito dal governatore della regione Sergei Aksyonov, è stato ritrovato nella biblioteca del secondo piano. Il presidente russo, Vladimir Putin, ha subito fatto le condoglianze a parenti e amici delle vittime.

Secondo i primi rilievi, la bomba esplosa nella mensa dell’istituto politecnico di Kerch “conteneva elementi metallici”: è quanto ha reso noto il Comitato Investigativo russo, che ha citato i dati preliminari delle indagini.

Il Comitato ha aperto un’indagine criminale sulla base dell’articolo 205 del codice penale russo, ossia “atto terroristico”. La maggior parte dei feriti sono adolescenti, riportano i media russi.

Almeno 18 persone, compreso un assalitore, sono morte in un attacco in una scuola tecnica a Kerch, in Crimea, la regione ucraina che è stata invasa e annessa dalla Russia nel 2014

Le autorità russe hanno detto che un 18enne studente della scuola – Vladislav Roslyakov – ha fatto esplodere una bomba artigianale nella caffetteria e ha poi aperto il fuoco contro chiunque trovasse. Alcuni testimoni hanno però parlato di più di un assalitore e le stesse autorità russe sembrano aver cambiato la loro versione ufficiale: inizialmente avevano parlato di un attentato terroristico, poi hanno detto che stavano trattando quanto successo solo come “omicidi”.

Per ora non sono state date indicazioni sulle motivazioni della strage. I primi comunicati che parlavano di terrorismo avevano fatto pensare alle tensioni politiche cresciute negli ultimi anni in Crimea, ma le ultime informazioni ufficiali fanno pensare più a un attacco simile ai molti accaduti negli ultimi anni in scuole degli Stati Uniti.

Il presidente russo Vladimir Putin, che al momento dell’attacco si trovava a Sochi, in Russia, ha detto che si è trattato chiaramente di un «crimine» e che la polizia indagherà a fondo.

La Commissione nazionale antiterrorismo – il principale organo dell’antiterrorismo russo – ha detto che una bomba di fabbricazione artigianale (che conteneva frammenti di ferro per massimizzare i danni) è esplosa nella caffetteria della scuola e che poi una persona ha sparato contro studenti e altre persone che si trovavano nell’edificio (sembra che ci siano filmati di sicurezza che mostrano quello che è successo). L’assalitore, ha detto sempre la Commissione antiterrorismo, si è suicidato dopo la strage. La direttrice della scuola Olga Grebennikova ha detto però che c’erano più assalitori e che correvano da un ufficio all’altro e da un’aula all’altra aprendo le porte e sparando con armi automatiche. Una prima versione di quanto accaduto, inoltre, attribuiva i morti all’esplosione di una bombola di gas. I feriti sono almeno 40, per la maggior parte studenti adolescenti della scuola.

 

Domenico Leccese 

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