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QUANDO POTENZA OSPITO’ DUE RE E LA MADRE DI RICCARDO CUOR DI LEONE

di Leonardo Pisani Il 18 settembre 1180 a Melun moriva Luigi VII, detto il Giovane, nato intorno al 1120, sesto

di Leonardo Pisani
Il 18 settembre 1180 a Melun moriva Luigi VII, detto il Giovane, nato intorno al 1120, sesto re della dinastia dei Capetingi e ultimo a farsi chiamare Re dei Franchi quando regnò dal 1137 alla sua morte. Era il figlio maschio secondogenito del re d Luigi VI e Adelaide di Savoia (1092 – 1154). Fu il sesto re di Francia della Dinastia Capetingia dal 1137 alla sua morte e fu anche l’ultimo re a farsi chiamare re dei Franchi. Succeduto al padre Luigi VI detto il grosso, per via dell’obesità, dopo l’improvvisa morte del genitore diventò re a soli diciassette anni, pur se come secondogenito era stato avviato alla carriera monastica. Una figura storica che è legata anche alle vicende della Basilicata e di Potenza, a seguito della sfortunata seconda crociata bandita ,dopo una grande vittoria dei musulmani culminata con la presa di Edessa nel 1144; da il papa Eugenio III a bandire la seconda Crociata nel 1145. Alla nuova chiamata risposero appunto Luigi VII – accompagnato anche dalla consorte Eleonora D’Aquitania, l’imperatore Corrado III di Svevia della dinastia Staufen (poi detta Hohenstaufen.) ciascuno intervenendo con un proprio esercito di circa 70mila armati. La crociata fu un fallimento sia da parte tedesca che da parte franca: nel gennaio del 1148 l’esercito fu rovinosamente attaccato dai Turchi, sulle montagne del Cadmos (odierno Homaz), salvati dal tempestivo dei Templari che, sotto la guida di Everardo di Barre, alzarono una linea di difesa, consentendo la ritirata dell’esercito francese, fino ad Antiochia.
Dopo il ricongiungimento con l’esercito decimato di Corrado di Svevia ad Acri, si decise di tentare la conquista di Damasco, il 24 luglio 1148. L’assedio fu fallimentare, nessun bastione era stato conquistato e nessuna breccia aperta, le fortificazioni si rilevarono più resistenti del previsto e le perdite ingenti. La città rimase inespugnata grazie alla mancanza di una strategia militare dell’esercito crociato e per il soccorso portato da Norandino (Nur ad-Din). Dunque il Re franco, fallito anche questo tentativo, riuniti i resti del suo esercito, decise di tornare nel suo regno.

L’incoronazione di Ruggero II

 

E qui la sua vicenda si intreccia con la Basilicata e con Ruggero II D’Altavilla – nella foto l’affresco dell’incoronazione – (Mileto, 22 dicembre 1095 – Palermo, 26 febbraio 1154). fondatore di quel Regno di Sicilia nel 1130 proprio in Lucania a Melfi che mantenne l’unità territori seppur sotto differenti dinastie fino al 1861 e di uno dei tanti episodi a volte dimenticati, a volte anche per lungo tempo descritti con errori storici (è capitato che si chiamasse il Capetingio Luigi con il nome Ludovico – tipico degli imperatori del Sacro Romano Impero e si scambia re Ruggero III con il lo zio Roberto il Guiscardo morto nel 1085) di quando la Basilicata era “Grande” e al centro degli importantissimi avvenimenti politici – lasciamelo passare- anche internazionali come appunto sull’ospitalità data a Luigi VII a Potenza e d alla sua consorte Eleonora d’Aquitania, la gran Mecenate dei trovatori e diventò regina di Inghilterra sposando Enrico II Plantageneto e madre di Riccardo Cuor di Leone e – ironia della storia- di Giovanna che andò in sposa all’Altavilla Guglielmo II il Buono, nipote e successore al trono fondato da Ruggero II, L’episodio oltre ad essere registrato dalla cancelleria regia del Regno di Sicilia quando avvenne l’evento, si ritrova anche in un documento del 1168 . durante la reggenza di Margherita di Navarra per il figlio Guglielmo II , nipote di Ruggero e futuro sposo della figlia di Eleonora D’Aquitania. Lo storico Pierre Aubè, docente di Storia Medioevale nella Normanna Rouen nel volume “Ruggero II Re di Sicilia, Calabria e Puglia. Un Normanno nel Medioevo” afferma che Luigi il giovane ed Eleonora dopo le sfortunate vicende della seconda crociata riuscirono a lasciare le Terre d’Outre Mer salpando da Acri separatamente su due vascelli normanni della flotta di Ruggero, mentre Luigi VII fu protetto da un attacco della marina bizantina al largo di Capo Maléas per poi arrivare in Calabria, la consorte Eleonora invece si ritrovò in ostaggio dei Bizantini ma poi liberata dalla flotta normanna per poi proseguire un viaggio avventuroso verso le coste d’Ifriqiyya – nord africa all’epoca sotto il dominio di Ruggero- per poi sbarcare a Palermo. Poi la coppia regale s’incontrò dopo un mese in Lucania, a Potenza. Aubé afferma che lo stesso Ruggero il Normanno incontrò Luigi VII il 18 agosto 1149 a Potenza. Un’accoglienza definita suntuosa offrendo l’Altavilla al Re di Francia alcuni dei più bei cavalli della scuderia reale e lo ricolmandolo di doni.

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