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ACQUEDOTTO LUCANO RIMANDA LA PALLA AL COMUNE DI POTENZA

POTENZA. Una notizia, seppur piccola, per i residenti di corso Garibaldi l’abbiamo. Il Comune allertato dalla denuncia pubblicata ieri sul

POTENZA. Una notizia, seppur piccola, per i residenti di corso Garibaldi l’abbiamo.
Il Comune allertato dalla denuncia pubblicata ieri sul Roma ha avvertito immediatamente Acquedotto lucano per effettuare un sopralluogo congiunto, al fine di trovare una soluzione rapida.
L’ente lucano ci ha spiegato che: «Già a marzo facemmo un sopralluogo a corso Garibaldi, e allora come oggi, constatammo che il pozzetto da cui fuoriescono liquami maleodoranti appartiene ad un privato. Si tratta di uno scarico che, evidentemente, risulta guasto e per questo è intasato da detriti e rifiuti che poi invadono il marciapiede. Perciò noi non possiamo intervenire».
Insomma, dopo i sopralluoghi la situazione si complica e il cattivo odore rimane.
Il problema persiste, come si può vedere dalle foto (scattate ieri mattina ndr.), creando una vera e propria fogna a cielo aperto vicino le abitazioni.
Succede evidentemente che la fognatura, non regga il carico, con conseguente fuoriuscita di liquami maleodoranti che invadono la carreggiata causando disagi ai pedoni e alla circolazione, ma soprattutto determinando una vera e propria emergenza igienico – sanitaria.
Non risulterebbe di competenza del Comune né di Al. Quindi? Cosa si fa in questi casi? Esiste un problema igienico sanitario oltre che di civile convivenza. Il responsabile, non è ancora chiaro chi sia. Ma la legge è abbastanza chiara in materia. Oltretutto abbiamo appreso che si tratta di un reato ambientale: la legge del 22 maggio 2015, numero 68 recante “Disposizioni in materia di delitti contro l’ambiente” ha previsto l’introduzione di nuovi delitti a salvaguardia dell’ambiente, introducendo pene gravi. Nel codice penale il Titolo VI-bis (dei delitti contro l’ambiente), comprende reati come inquinamento ambientale. Ma c’è di più. Secondo l’articolo 50 del Testo unico Enti locali (Tuel), spetta, infatti al sindaco, in qualità di massima autorità sanitaria locale e titolare del potere di emanare ordinanze contingibili ed urgenti risolvere in materia sanitaria.
In pratica, l’ordinanza di Dario De Luca avrebbe carattere di provvedimento amministrativo diretto alla generale tutela, sotto il profilo sanitario, dell’ interesse della collettività alla salute.
Ebbene sì, toccherebbe al sindaco verificare gli interventi da realizzare per evitare che la situazione, che va avanti già da alcuni mesi degeneri ulteriormente causando una vera e propria emergenza igienico sanitaria, particolarmente dannosa soprattutto con queste giornate di grande caldo. I residenti sono esasperati. L’olezzo è forte. Ieri mattina, intorno alle 11, si è formato un laghetto. I cattivi odori hanno richiamato stuoli di mosche e moscerini. Gli abitanti della zona così non possono più vivere, sono disposti a raccogliere delle firme ed inviare la petizione al Comune, affinché De Luca accolga l’appello «a garantire condizioni dignitose ai residenti».

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