Cronaca

CASSAZIONE DÀ VIA LIBERA A REFERENDUM SU VOUCHER E LICENZIAMENTI ILLEGITTIMI

Il Segretario Generale Cgil Basilicata, commentando il via libera dell’Ufficio centrale per il referendum della Cassazione sulla verifica dei 3,3 milioni di

Il Segretario Generale Cgil Basilicata, commentando il via libera dell’Ufficio centrale per il referendum della Cassazione sulla verifica dei 3,3 milioni di firme raccolte e depositate all’inizio di luglio per i tre quesiti referendari a sostegno della legge di iniziativa popolare “Carta dei diritti universali del lavoro” ha detto: «una notizia positiva che dopo la grande partecipazione al referendum costituzionale ci fa ben sperare in un cambiamento possibile».  La Cassazione, infatti, ha certificato il superamento per tutte e tre le iniziative referendarie delle 500mila sottoscrizioni valide. «Adesso – aggiunge il segretario – bisognerà attendere che la Corte costituzionale, cui spetta l’ultimo via libera sull’ammissibilità, trattandosi di richieste abrogative, promuova anch’essa i quesiti referendari, ma la Cgil Basilicata è fiduciosa». In Basilicata sono state raccolte complessivamente oltre 60.000 firme per i referendum che riguardano la cancellazione del lavoro accessorio, voucher, la reintroduzione della piena responsabilità solidale in tema di appalti e una nuova tutela reintegratoria nel posto di lavoro in caso di licenziamento illegittimo per tutte le aziende al di sopra dei cinque dipendenti. «Un risultato storico – fa sapere CGIL Basilicata – che testimonia una forte domanda di cambiamento del mondo del lavoro da lungo tempo sottoposto a precarizzazione e frammentazione. La Basilicata non fa certo eccezione a questo trend: nel periodo gennaio-settembre 2016, si riduce il totale delle assunzioni rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente con un saldo negativo pari a – 6548 assunzioni.  Si accorcia sempre più il differenziale tra attivazioni di contratti a tempo indeterminato e attivazioni di contratto a termine». Nello stesso periodo continua incessante la crescita dell’utilizzo dei voucher come formula per le assunzioni. Da gennaio a settembre i voucher venduti sono stati 793.783, con una crescita di 178mila circa rispetto allo stesso periodo del 2015 (+29%) e più che raddoppiati (375mila) rispetto al 2014, segno evidente di una tendenza evolutiva e non più congiunturale, che conferma un aspetto comportamentale delle imprese e degli imprenditori. In merito a ciò, «se si considera la strutturale debolezza all’assorbimento di forza lavoro giovane – commenta il sindacato – e se si considera che in regione circa un giovane su tre (32,4%) è completamente assente da attività inerenti al mercato del lavoro, i cosiddetti NEET, si pone un problema molto grande e relativo a fenomeni sociali assai negativi quali l’esclusione e la povertà». «Ci aspetta una campagna referendaria – afferma Summa – con l’obiettivo ambizioso di imprimere un punto di svolta alle politiche del lavoro e dare risposte concrete ai fenomeni di disagio e di povertà lavorativa che attanagliano questo paese. Un cambiamento è possibile soprattutto se sostenuto dalla partecipazione democratica, ed il referendum è e rimane il più grande strumento di partecipazione diretta che la nostra Costituzione garantisce».

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