Politica

«SCONTRINOPOLI, CORTE DEI CONTI E OGGI REFERENDUM: E’ ORA CHE PITTELLA VADA A CASA»

Da tempo così tanti lucani non si vedevano alle urne per una giornata di democrazia e di liberazione. Oltre il 62%

Da tempo così tanti lucani non si vedevano alle urne per una giornata di democrazia e di liberazione. Oltre il 62% degli aventi diritto (rispetto allo sconfortante dato delle Regionali ed Europee -abbondantemente sotto il 50% degli elettori) ha voluto partecipare all’esito elettorale difendendo la democrazia dagli attacchi oligarchici e antidemocratici della maggioranza che sostiene il governo Renzi. La sonora sconfitta del Si, accentuata in Basilicata dove i No hanno ottenuto il 66% dei consensi, testimonia come la riforma costituzionale pensata e voluta dai poteri forti, e votata dal governo Renzi, ha incontrato il fermo e deciso diniego della stragrande maggioranza degli italiani. I lucani, dove massiccia é stata la mobilitazione del comitato per il No con la presenza del Senatore Volpi più volte in Basilicata, non hanno mostrato tentennamenti, affossando il tentativo di deturpare la nostra Costituzione. E se il premier Renzi ne ha tratto le conseguenze, annunciando le dimissioni dal Presidente del Consiglio, Comitato per il No “Noi con Salvini-Liberi e Sovrani” e con maggior forza il senatore Volpi, -a maggior ragione- chiede la stessa coerenza alla giunta regionale e al suo presidente Marcello Pittella. Indubbio, infatti, che il voto straripante dei lucani per il No sia una richiesta di sfratto anche per Pittella e i suoi commensali. Noi con Salvini si attende che il governatore, al pari del fratello eurodeputato Gianni Pittella -da tempo esecutori delle politiche renziane nel Mezzogiorno- seguano il dignitoso percorso dell’ormai ex presidente del Consiglio. Non si é votato solo per difendere la Costituzione Repubblicana, ma anche per liberare la Basilicata da un sistema di potere che l’attanaglia e sgoverna da ormai troppo tempo. Salvata la Costituzione, ora é tempo di salvare la Lucania. Il primo passo é il passo indietro di un governo regionale che, impegnandosi per il Si, ha dimostrato di rappresentare appena un terzo degli votanti è molto meno dei cittadini lucani. E non dimentichiamoci il fatto che questo Governo Regionale ha presentato un bilancio che la corte dei conti non ha ritenuto “appropriato”, oltre alla condanna da parte della corte dei conti per lo stesso Presidente Pittella per scontrinopoli. Crediamo ce ne sia abbastanza, ribadiamo, per chiedere le giuste dimissioni.

Noi con Salvini Basilicata

Sen. Raffaele Volpi

Luigi Modrone

Antonio Cappiello

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