Cronaca

DE LUCA TORNA A PARLARE DI MAFIA IN CITTÀ, IN ATTESA DELLE INDAGINI SUGLI ATTI VANDALICI DEL SABATO SERA

Chissà cosa ne pesano di noi in Sicilia, dove sanno bene cos’è veramente la mafia. Oggi il primo cittadino lucano

Chissà cosa ne pesano di noi in Sicilia, dove sanno bene cos’è veramente la mafia. Oggi il primo cittadino lucano torna, come già fece in passato, a gridare alla mafia, all’indomani degli atti vandalici che si stanno consumando il sabato notte e che questa volta hanno riguardato un parente di un suo assessore, probabilmente a causa di qualche teppistello ubriaco. La parola mafia forse è un po’ abusata. Fosse non altro che con quelli che definiva mafiosi, De Luca ci ha poi fatto la sua nuova giunta. E oggi continua a vedere la mafia in città per il caso dei vandali con questa testuale iperbole: “Qualora dovesse emergere, dalle indagini in corso, un collegamento tra l’episodio e l’attività amministrativa che l’assessore svolge al mio fianco da quasi due anni e mezzo, l’intera vicenda assumerebbe contorni ancor più preoccupanti. Sarà nostra priorità moltiplicare gli sforzi affinché una mentalità delinquenziale e atteggiamenti che non esito a definire mafiosi, continuino a essere denunciati, combattuti, sconfitti”. Ma anche se dice di voler attendere l’esito delle indagini, De Luca spara la sua sentenza: “Con Dino e con tutta la Giunta siamo pronti a pagare le conseguenze delle nostre scelte, consapevoli che quanti credono di poterci intimidire, anche attraverso gesti vili, dovranno rispondere dei loro comportamenti delittuosi agli organi competenti e alla città tutta”.

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